Salmo, nome d’arte di Maurizio Pisciottu, ha concepito il disco nello stesso periodo nel quale ha sia lavorato alla serie tv Sky Original Blocco 181, conosciuta anche come Gangs of Milano – Le nuove storie del Blocco a partire dalla seconda stagione, sia scritto il libro Sottopelle, perché, come ha raccontato a Sky TG24, “in quel momento dovevo cercare di essere un’altra persona”. Il rapper, che da bambino era “timido e disagiato”, almeno fino a quando un video di Neffa con il rapper Kaos gli ha suggerito di voler “fare rap e cantare così dal vivo, e dunque sono uscito dal mio guscio”, ha sviluppato il progetto in Sardegna, “un posto magico per la creatività”. Salmo ha poi girato in pochi giorni 16 video in Bulgaria, realizzando così “un concept parallelo al disco. C’è un personaggio che vive da solo nel Ranch come se fossimo nel 2070: ci sono ritagli di giornale che spiegano la guerra tra esseri umani e intelligenza artificiale”. Nel prossimo futuro, il 6 settembre a Milano si esibirà nell’appuntamento Lebonski Park, mentre il 9 ottobre il tour vero e proprio partirà da Padova. “Inoltre, e aggiungo, finalmente, farò un tour mondiale che doveva esserci già nel 2020, ma poi c’è stato il Covid. Non vedo l’ora, lo sto aspettando da tanto. Lo faremo nei club, situazione che mi riporta da dove sono partito”. Intanto il rapper, che lo scorso 29 giugno ha compiuto 40 anni, ha fatto un bilancio della propria vita e carriera: “Il rap mi ha dato la possibilità di sentirmi sicuro. Ho passato la vita a essere un duro e ora a 40 anni ho scoperto di essere una brava persona, ed è raro. Ne sono fiero”. Ha anche un consiglio per i giovani: “Oggi ai ragazzini dico di osare e di creare una rivoluzione”.
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