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Holden, il singolo Autodistruzione: 'La vita è complicata ma la speranza germoglia sempre'

Scritto, composto e prodotto da Holden, Autodistruzione è una riflessione sui propri errori, su come spesso questi ti feriscano e di come l’autodistruzione possa essere una fuga da una realtà che non ci appartiene. Con Autodistruzione l’artista canta delle sue vulnerabilità e si confronta con la propria ombra, senza paura di mostrarsi per quello che è in un brano che si muove su un arrangiamento capace di trasportare l’ascoltatore in un viaggio emotivo potente e intimo, tra immagini evocative e atmosfere oniriche.

Joseph partiamo dalla fine, da Autodistruzione: quando è nato e perché hai sentito che questo era il suo momento?

In realtà lavoravo a un altro brano e spesso negli anni mi è accaduto che all'improvviso un pezzo uscisse da solo e tutto insieme. La sera, invece della rifinitura del singolo in programma, mi sono messo al computer ed è uscito da solo Autodistruzione. E io mi fido dell'urgenza.

Il brano è una riflessione sui propri errori: ce ne è uno in particolare che è all'origine del brano?

Non c'è, come persona mi ritengo riservata. È un viaggio attraverso il quale si toccano temi personali. C'è il verso "odio il mondo tra te" che impone il cambio di prospettiva, ti segnala su cosa porre la propria attenzione.

Per natura tendiamo a essere indulgenti verso noi stessi: c'è un difetto che ti perdoni sempre?

Gli orari, spesso sto sveglio fino a tardi, sono innamorato della notte, ero il bambino che non vuole stare sveglio. Oggi ti dico che c'è del bello anche nello svegliarsi alla mattina presto e i miei amici già all'alba ricevono messaggi.

Nel finale di Autodistruzione arrivano i fuochi artificiali, ovvero la speranza: in cosa la tua generazione trova speranza visto il mondo che ci circonda?

La speranza non è un sentimento facile ma germoglia in ogni generazione come il coraggio di cambiare il mondo anche se non sempre accade. Ma tutti in piccola parte fanno il proprio poiché la speranza è intrinseca.

Dedichi molta attenzione alla produzione, è una tua peculiarità. Come ci lavori?

Dipende dal brano, è un esercizio costruire un mondo di armonia musicale e a volte arriva prima il paesaggio altre prima quello che gli sta intorno ma devono comunicare insieme. È un rapporto vicendevole: a volte le parole sono la sottolineatura dalle musica altre volte è il contrario.

"C'è chi ci prova, c'è chi ancora aspetta, chi pensa di non aver avuto scelta": mi sembra una sorta di aspettando Godot: nella vita sei fatalista?

È una domanda complessa. Da una parte penso sia tutto scritto dall'altra credo che noi siamo i padroni del nostro destino. C'è sempre una strada per noi che può pure essere non presa ma è comunque una scelta che abbiamo sempre. Scegliere è difficile ma personalmente mi piace mettermi alla prova.

Cosa si può fare per evitare di diventare parte di quella gente che dà un prezzo a tutto e dà valore a niente?

Ricordarsi cosa è il vero valore e che la bellezza è nelle piccole cose. Quando sono insoddisfatto per qualcosa per sorridere basta ascoltare le notizie che vorresti ignorare. L'armonia è nel non lamentarsi sempre.

Nella vita vera chi è, dal punto di vista iconografico, la ragazza bella, st***za, che veste Chanel che descrivi in Na Na Na?

Lì mi ero lasciato da poco dopo relazione lunga con ragazza posata, carina e femminile. Poco dopo ne ho conosciuta una matta, fuori dagli schemi, un po' scomoda e un po' maleducata. Ognuno ha un carattere, una sua identità.

Praticamente in ogni tua canzone c'è una donna unica, una che non lascia scampo... è sempre la stessa oppure ti innamori più volte al giorno e diventa ispirazione creativa?

Tra un paio d'anni ti darò una risposta diversa. La ragazza non è solo una ragazza, i vari temi relazionali sono infiniti. Interrogandomi sulla tua domanda penso che quella di cui scrivo non è ragazza e basta, è un qualcosa di più ampio e complesso. E comunque tra due anni ti dirò cosa penso.

Alla fine possiamo dire che oggi sei un po' meno il tuo nemico peggiore?

In tanti sensi sì, poi c'è anche un'accezione sportiva di quel concetto, c'è la sana competizione per migliorarsi. È l'elemento che mi connette col mio io interiore, è quello che mi aspetto da me stesso.

Che accadrà nelle prossime settimane?

Dopo l'estate ci sarà un secondo tour e dunque prima arriverà tanta nuova musica. Mi vivo naturalmente il flusso delle cose. Per le prossime settimane ci sarebbe un piano ma sono abituato a stravolgerli, dunque non te ne parlo. Però prima dell'estate almeno ancora un singolo arriverà.


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