Il David di Donatello per il Miglior film è stato assegnato a Vermiglio, diretto da Maura Delpero.
La pellicola di Delpero ha battuto gli altri quattro candidati nella categoria, ossia Berlinguer - La grande ambizione diretto da Andrea Segre, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L'arte della gioia firmato da Valeria Golino e Parthenope di Paolo Sorrentino.
Miglior regia: vince Maura Delpero con VermiglioIl David di Donatello per la Miglior regia, consegnato da Luca Zingaretti, attore e recentemente anche regista grazie al suo film La casa degli sguardi, è stato attribuito a Maura Delpero per Vermiglio.
Nel suo discorso di accettazione, Maura Delpero ha parlato di un genere a cui si è dedicata a lungo, quello documentaristico, affermando che "il cinema del reale non è un cinema minore, anzi. E sono felice che in questa sala ci siano tanti colleghi documentaristi". Ha poi aggiunto: "Voglio ringraziare di cuore chi ha reso possibile questo film, un grazie mille al cast e alla troupe che hanno avuto molta pazienza; è stato un film davvero impegnativo".
I candidati al premio per la Miglior regia erano Andrea Segre con Berlinguer - La grande ambizione, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Valeria Golino per L'arte della gioia, Paolo Sorrentino con Parthenope, oltre alla vincitrice Maura Delpero per Vermiglio.
Miglior esordio alla regia: vince Margherita Vicario per Gloria!Il David di Donatello per il Miglior esordio alla regia è stato assegnato a Margherita Vicario per Gloria!, premiando la sua sorprendente opera prima, capace di unire freschezza, forza visiva e uno sguardo originale.
Vicario è salita sul palco per ritirare il premio, ringraziando tutti i suoi straordinari collaboratori, dal direttore della fotografia a tutte le maestranze. "Devo ringraziare innanzitutto la mia famiglia, perché ho avuto la fortuna di vivere un'infanzia felice. E poi perché mia madre e mio padre mi hanno fatto avvicinare alla musica, qualcosa di fondamentale per me, un mezzo attraverso cui sono riuscita a sublimare il dolore che, nonostante quell'infanzia serena, è arrivato più tardi".
Margherita Vicario ha concluso il suo discorso con un augurio che ha rivolto sia a se stessa che a tutti i suoi colleghi e al pubblico: "Spero che i nostri politici decidano di investire miliardi nell'industria cinematografica e un po' meno nelle armi."
Gloria! è il primo lungometraggio di Margherita Vicario, che firma sia la regia che la sceneggiatura. Uscito nel 2024, il film ha debuttato in concorso alla 74ª Berlinale, dove ha ricevuto un’accoglienza calorosa dalla critica. Il lavoro di Vicario è stato particolarmente apprezzato per la capacità di affrontare con originalità e sensibilità temi sociali come il femminismo e il ruolo delle donne nel mondo della musica. L’opera ha ottenuto nove candidature ai David di Donatello, oltre a essersi aggiudicata due Nastri d’Argento, due Globi d’Oro e il premio alla regia al Seattle International Film Festival.
Nella categoria Miglior esordio alla regia, il David di Donatello ha visto i seguenti candidati, tutti talenti emergenti del nostro cinema che si sono dimostrati autori da chapeau che con il loro primo lungometraggio hanno saputo farsi notare per originalità, visione e coraggio espressivo. Tra i candidati, c'erano Edgardo Pistone con Ciao bambino, Loris Lai con I bambini di Gaza - Sulle onde della libertà, Gianluca Santoni per Io e il Secco, e Neri Marcorè con Zamora, oltre alla vincitrice Margherita Vicario per Gloria!.
Migliore sceneggiatura originale: vince Maura Delpero con VermiglioA trionfare nella categoria Migliore sceneggiatura originale è stata Maura Delpero, che con Vermiglio si è aggiudicata il David di Donatello, premiata per la forza e l’originalità del suo racconto, capace di coniugare intensità emotiva e scrittura cinematografica di grande qualità.
Nella categoria dedicata alla Migliore sceneggiatura originale, la competizione è stata di altissimo livello, con opere che hanno saputo distinguersi per profondità e potenza narrativa. Tra i candidati figuravano Marco Pettenello e Andrea Segre per Berlinguer - La grande ambizione, Enrico Maria Artale con El paraíso, Anita Rivaroli e Margherita Vicario per Gloria!, Francesca Comencini con Il tempo che ci vuole e Paolo Sorrentino per Parthenope. Un panorama ricco e variegato, che riflette la vitalità e la creatività del cinema italiano contemporaneo.
Migliore sceneggiatura non originale: L'arte della gioiaIl David di Donatello per la Migliore sceneggiatura non originale è stato assegnato a Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo per L'arte della gioia (serie Sky Original di Valeria Golino disponibile su Sky e NOW, uscito in sala in due parti con Vision Distribution), premiando il loro straordinario lavoro di adattamento, capace di restituire con forza e sensibilità la complessità e la ricchezza dell'opera originale. Valeria Golino ha voluto ringraziare Sky e tutti coloro che hanno creduto ne L'arte della gioia. "Grazie per aver creduto in questa avventura e averci dato la possibilità di vincere questo premio", ha aggiunto Golino.
Nella categoria Migliore sceneggiatura non originale, si sono confrontati alcuni tra gli autori più apprezzati del panorama italiano, capaci di rileggere e adattare storie già esistenti con sensibilità e intelligenza. Tra i candidati figuravano Gianni Amelio e Alberto Taraglio per Campo di battaglia, Adriano Chiarelli, Francesco Costabile e Vittorio Moroni per Familia, Roberto Proia per Il ragazzo dai pantaloni rosa e Gabriele Salvatores per Napoli - New York.
Miglior produttore: per il film VermiglioIl David di Donatello per il Miglior produttore è stato assegnato a
Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet e Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in coproduzione con la Francia (Charades) e con il Belgio (Versus) per il film Vermiglio.
I candidati al David di Donatello per il Miglior produttore includevano Rai Cinema insieme a Joseph Rouschop (Tarantula), Martichka Bozhilova (Agitprop), Marta Donzelli e Gregorio Paonessa (Vivo Film), e Francesco Bonsembiante (Jolefilm) per Berlinguer - La grande ambizione; Alessandro Elia e Walter De Majo (Anemone Film), Andrea Leone e Antonella De Martino (Mosaicon Film), Gaetano Di Vaio e Giovanna Crispino (Bronx Film), Santo Versace e Gianluca Curti (Minerva Pictures) per Ciao bambino; Katrin Renz (Tellfilm), Valeria Jamonte, Manuela Melissano e Carlo Cresto-Dina (Tempesta) per Gloria!; Alessandra Stefani, Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà e Nanni Moretti per Vittoria, e infine i vincitori Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet e Maura Delpero per Vermiglio, prodotto da Cinedora con Rai Cinema e in coproduzione con Francia e Belgio.
Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia per L'arte della gioiaTecla Insolia vince il David di Donatello come Migliore attrice protagonista per la sua straordinaria performance in L'arte della gioia. Dopo aver ricevuto il premio, consegnatole dall'attrice romana Emanuela Fanelli (che l'anno scorso è stata premiata nella stessa categoria per la sua performance in C'è ancora domani), Insolia ha espresso gratitudine, ma ha anche voluto dedicare un pensiero alle "personalità scomode", come lei stessa le ha definite, come Goliarda Sapienza, l'autrice del romanzo L'arte della gioia adattato da Valeria Golino. Nata a Catania il 10 maggio 1924 e morta a Gaeta il 30 agosto 1996, Sapienza è stata una scrittrice e attrice italiana dalla personalità eclettica e profonda. Il grande successo per lei è arrivato quando ormai non poteva goderselo più: l'ha ottenuto, grazie al romanzo L'arte della gioia, dopo la sua morte, quando il libro è stato dato alle stampe post mortem. È considerata una delle voci più importanti e significative della letteratura italiana del Novecento.
Le altre candidate per il David di Donatello come Migliore attrice protagonista erano Barbara Ronchi per Familia, Romana Maggiora Vergano per Il tempo che ci vuole, Celeste Dalla Porta per Parthenope e Martina Scrinzi per Vermiglio.
Attore protagonista: Elio Germano (Berlinguer - La grande ambizione)Elio Germano ha vinto il David di Donatello come Miglior attore protagonista per il film Berlinguer - La grande ambizione (dal 26 maggio disponibile su Sky), un film biografico che racconta la vita di Enrico Berlinguer, il leader storico del Partito Comunista Italiano. Germano ha ricevuto questo riconoscimento per la sua interpretazione intensa e commovente del politico, evidenziando la sua straordinaria capacità di immergersi in un personaggio complesso.
Questa vittoria è solo una delle numerose occasioni in cui Elio Germano è stato premiato per il suo talento, consolidandosi come uno degli attori più apprezzati del panorama cinematografico italiano. Questo è il sesto David di Donatello che Elio Germano, classe 1980, si aggiundica.
Nel suo discorso di accettazione, l'attore ha sottolineato l'importanza dell'uguaglianza di dignità per tutte le persone, indipendentemente dal loro genere o dalla loro provenienza, sia che si tratti di uomini, donne e, ha voluto sottolineare Elio Germano, anche palestinesi o israeliani.
I candidati per il David di Donatello come Miglior attore protagonista sono stati, oltre a Elio Germano per Berlinguer - La grande ambizione, Francesco Gheghi per Familia, Fabrizio Gifuni per Il tempo che ci vuole, Silvio Orlando per Parthenope e Tommaso Ragno per Vermiglio.
A conquistare il David di Donatello come Migliore attrice non protagonista è stata Valeria Bruni Tedeschi (IL DISCORSO DI VALERIA BRUNI TEDESCHI AI DAVID DI DONATELLO), premiata per la sua intensa e sfaccettata interpretazione in L'arte della gioia (serie Sky Original di Valeria Golino disponibile su Sky e NOW, uscita in sala con Vision Distribution in due parti la scorsa estate). A premiarla, è stata Beppe Fiorello. "Vorrei ringraziare tanto Valeria Golino (regista di L'arte della gioia, ndr) che non so se definire un'amica, una sorella o un doppio. Lavorare con una persona che amo, come lei, è per me il massimo della gioia", ha detto con grande emozione Valeria Bruni Tedeschi, che interpreta la Principessa Gaia Brandiforti. Si tratta della matriarca della famiglia nobiliare dei Brandiforti. Vedova e figura di grande autorità, accoglie Modesta Spataro (la protagonista interpretata da Tecla Insolia) nella sua villa dopo che quest'ultima viene allontanata dal convento, offrendo rifugio e protezione in un momento di difficoltà.
La categoria Migliore attrice non protagonista ha visto in gara Geppi Cucciari per Diamanti, Tecla Insolia per Familia, Jasmine Trinca – anche lei per L'arte della gioia, come la vincitrice Valeria Bruni Tedeschi – e Luisa Ranieri per Parthenope.
Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva (Familia)Vince il David di Donatello per il miglior attore non protagonista Francesco Di Leva per la sua intensa interpretazione in Familia, confermando il suo straordinario talento. "Sapevo di vincere, se l’è sognato mia figlia Morena! Io ti amo, figlia mia. Tu sei la mia vita... sogna sempre!", dice l'attore salendo sul palco a ritirare il premio. "La storia (di Famila di Francesco Costabile, ndr) è magnifica e ci insegna a capire come dobbiamo essere padri. Ai miei produttori dico una cosa: lo dedico all'amicizia. Troppe volte diamo per scontata l'amicizia. Io ho amici straordinari e sono qui in sala", aggiunge con grande emozione.
Tra i candidati in lizza figuravano nomi di grande rilievo: Roberto Citran per Berlinguer - La grande ambizione, Guido Caprino con la sua interpretazione in L'arte della gioia, Pierfrancesco Favino per Napoli - New York e Peppe Lanzetta per il film Parthenope.
Miglior casting: Maurilio Mangano e Stefania Rodà per VermiglioIl David di Donatello per il Miglior casting è stato assegnato a Maurilio Mangano e Stefania Rodà per il film Vermiglio.
Tra i candidati nella categoria Miglior casting figuravano Stefania De Santis per Berlinguer - La grande ambizione, Anna Pennella per Familia, Massimo Appolloni per Gloria!, il trio composto da Anna Maria Sambucco, Francesco Vedovati e lo stesso Appolloni per L'arte della gioia, e infine i vincitori, Maurilio Mangano insieme con Stefania Rodà per Vermiglio.
Migliore autore della fotografia: Michail Kričman per VermiglioIl premio per il Migliore autore della fotografia è stato attribuito a Michail Kričman per Vermiglio.
I candidati al premio per il Migliore autore della fotografia erano Luan Amelio Ujkaj per Campo di battaglia, Matteo Cocco per Dostoevskij, Daniele Ciprì per Hey Joe, Fabio Cianchetti per L'arte della gioia, Daria D'Antonio per Parthenope e il vincitore, Michail Kričman per Vermiglio.
Miglior compositore: Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!Il David di Donatello per il Miglior compositore è stato assegnato a Margherita Vicario e Davide Pavanello per la colonna sonora del film Gloria!.
I candidati al David di Donatello per il Miglior compositore erano Iosonouncane per le musiche di Berlinguer - La grande ambizione, Thom Yorke per Confidenza, Colapesce per Iddu - L’ultimo padrino e Nicola Piovani per la colonna sonora de Il treno dei bambini, oltre ai vincitori Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!.
Canzone originale: Aria!, co-scritto da Margherita Vicario per Gloria!Il David di Donatello per la Migliore canzone originale è stato vinto da Aria!, brano scritto da Margherita Vicario insieme a Davide Pavanello, Edwyn Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio, e interpretato dalla stessa Vicario per il film Gloria!.
Tra i candidati al David di Donatello per la Migliore canzone originale c'erano Knife Edge, scritta, musicata e interpretata da Thom Yorke per il film Confidenza; Diamanti, con musica di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, testo e voce di Giorgia, dal film omonimo; Atoms, composta e scritta da Valerio Vigliar e interpretata da Greta Zuccoli per Familia; La malvagità, musica, testo e voce di Colapesce per Iddu - L’ultimo padrino; e, infine, Aria!, il brano vincitore firmato da Margherita Vicario insieme a Davide Pavanello, Edwyn Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio, cantato dalla stessa Vicario per la pellicola da lei scritta e diretta, Gloria!.
Miglior scenografia: Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria AntoniettaIl David per la Migliore scenografia è stato assegnato a Tonino Zera, per l’arredamento, insieme a Carlotta Desmann e Maria Grazia Schirripa, per la scenografia, per il loro straordinario lavoro nel film Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta. Un riconoscimento che celebra la loro capacità di ricreare, con rigore e immaginazione, ambienti storici di grande impatto visivo e suggestione, contribuendo in modo determinante all’atmosfera del racconto.
Nella categoria Miglior scenografia, la selezione ha messo in luce il talento di straordinari professionisti capaci di dare forma visiva alle storie attraverso ambientazioni evocative e ricche di significato. Tra i candidati figuravano Alessandro Vannucci e Laura Casalini per Berlinguer - La grande ambizione, Luca Merlini e Giulietta Rimoldi per L'arte della gioia, Carmine Guarino e Iole Autero per Parthenope, e infine Pirra con Vito Giuseppe Zito e Sara Pergher per Vermiglio, oltre ai vincitori, per il film Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
Migliori costumi: Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria AntoniettaA conquistare il David di Donatello per i Migliori costumi è stato Massimo Cantini Parrini per il suo lavoro in Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta. Un riconoscimento che premia la sua abilità nel restituire, attraverso l’abito, la raffinatezza e la decadenza di un’epoca, con una cura minuziosa dei dettagli e una sensibilità estetica impeccabile.
Nella categoria Migliori costumi, il David di Donatello ha visto in lizza alcuni tra i più raffinati professionisti del settore. I candidati erano Mary Montalto per Gloria!, Maria Rita Barbera per L’arte della gioia, Carlo Poggioli per Parthenope, Andrea Cavalletto per Vermiglio e, vincitore, Massimo Cantini Parrini per Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
Miglior trucco: Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria AntoniettaIl David di Donatello per il Miglior trucco è stato assegnato ad Alessandra Vita e Valentina Visintin per il film Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
I candidati al David di Donatello per il Miglior trucco includevano Sara Morlando, Rossella Sicignano, Leonardo Cruciano e Viola Moneta per Berlinguer - La grande ambizione; Maurizio Fazzini per L'arte della gioia; Paola Gattabrusi e Lorenzo Tamburini per Parthenope; e Frédérique Foglia per Vermiglio, oltre ad Alessandra Vita e Valentina Visintin che hanno vinto per Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
Miglior acconciatura: Le Déluge-Gli ultimi giorni di Maria AntoniettaIl David di Donatello per la Migliore acconciatura è stato assegnato ad Aldo Signoretti e Domingo Santoro per Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
I candidati al David di Donatello per la Migliore acconciatura erano Desiree Corridoni per Berlinguer - La grande ambizione, Marta Iacoponi e Carla Indoni per Gloria!, Marco Perna per Parthenope e Tiziana Argiolas per Vermiglio, oltre ai vincitori Aldo Signoretti e Domingo Santoro per Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta.
Miglior montaggio: Jacopo Quadri per Berlinguer - La grande ambizioneIl David di Donatello per il Miglior montaggio è stato assegnato a Jacopo Quadri per Berlinguer - La grande ambizione.
I candidati al David di Donatello per il Miglior montaggio erano Walter Fasano per Dostoevskij, Giogiò Franchini per L'arte della gioia, Cristiano Travaglioli per Parthenope e Luca Mattei per Vermiglio, oltre al vincitore Jacopo Quadri per Berlinguer - La grande ambizione.
Miglior suono: Farzanehpour, Guyader e de Boissieu per VermiglioIl David di Donatello per il Miglior suono è stato assegnato a Dana Farzanehpour, Hervé Guyader e Emmanuel de Boissieu per Vermiglio.
I candidati al David di Donatello per il Miglior suono erano Alessandro Palmerini, Marc Bastien, Vincent Grégorio e Franco Piscopo per Berlinguer - La grande ambizione; Emanuele Cicconi, Alessandro Feletti, Alessandro Giacco e Marco Falloni per Campo di battaglia; Xavier Lavorel, Daniela Bassani, Francois Wolf e Maxence Ciekawy per Gloria!; Emanuele Cecere, Silvia Moraes, Mirko Perri e Michele Mazzucco per Parthenope; e i vincitori, ossia Dana Farzanehpour, Hervé Guyader e Emmanuel de Boissieu per Vermiglio.
Migliori effetti speciali visivi VFX: Víctor Pérez (Napoli - New York)Il David di Donatello per i Migliori effetti speciali visivi è stato assegnato a Víctor Pérez per Napoli - New York.
Nel suo discorso di accettazione, Víctor Pérez ha voluto ringraziare il regista Gabriele Salvatores, al quale ha detto: "Questo è il secondo premio, perché il primo è stato lavorare con te". Si è espresso in modo toccante parlando del fratello, scomparso a causa di un cancro proprio mentre lui stava lavorando al film Napoli - New York, sottolineando come non abbia mai smesso di sostenerlo con entusiasmo. Ha poi rivolto un pensiero alla difficile situazione tra Russia e Ucraina, ricordando che al film hanno collaborato numerosi professionisti provenienti da entrambi i Paesi.
I candidati al David di Donatello per i Migliori effetti speciali visivi erano Tristan Lilien e Michel Denis per Berlinguer - La grande ambizione, Francesco Niolu e Rodolfo Migliari per L'arte della gioia, Fabio Tomassetti e Daniele Tomassetti per Limonov, Rodolfo Migliari e Lena Di Gennaro per Parthenope, e il vincitore Víctor Pérez per Napoli - New York.
Miglior documentario: Lirica Ucraina di Francesca MannocchiIl David di Donatello per il Miglior documentario è stato assegnato a Lirica Ucraina, diretto da Francesca Mannocchi.
Nel suo discorso di accettazione, Francesca Mannocchi ha ringraziato la sua famiglia, sia quella d’origine che quella dell’anima. Ha espresso gratitudine verso chi le ha affidato ciò che di più prezioso si possa donare: il proprio dolore e il proprio lutto. Infine, ha voluto dedicare un pensiero a tutte le persone che stanno soffrendo nella Striscia di Gaza.
I candidati al David di Donatello per il Miglior documentario erano Duse, The Greatest diretto da Sonia Bergamasco, Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio, L'occhio della gallina di Antonietta De Lillo e Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer diretto da Samuele Rossi, oltre al vincitore Lirica Ucraina firmato da Francesca Mannocchi.
Miglior cortometraggio: "Domenica sera" di Matteo TortoneIl David di Donatello per il Miglior cortometraggio è stato assegnato a Domenica sera, diretto da Matteo Tortone.
I candidati al premio per il Miglior cortometraggio erano: La confessione di Nicola Sorcinelli, La ragazza di Praga di Andree Lucini, Majonezë di Giulia Grandinetti e The Eggregores' Theory di Andrea Gatopoulos, oltre al vincitore Domenica sera di Matteo Tortone.
Miglior Film Internazionale: ha vinto AnoraCome è già stato annunciato in precedenza, a vincere il David di Donatello per il Miglior Film Internazionale è Anora di Sean Baker.
Il regista statunitense ha presenziato alla cerimonia, salendo sul palco per ritirare il premio al suo film, vincitore anche della Palma d'Oro al Festival di Cannes e di quattro Premi Oscar (tra cui miglior film).
"È un onore incredibile", ha affermato Sean Baker nel suo discorso di accettazione. "Voglio ringraziare l’Accademia, la Universal che ha distribuito il nostro film in Italia, e naturalmente tutti i votanti, che hanno riconosciuto nel nostro lavoro un'espressione di una certa tradizione del cinema italiano. Il cinema italiano mi ha formato come regista: sono cresciuto amando tanti generi, dal poliziottesco alla commedia, dal western all’italiana fino al neorealismo. Vi ringrazio di cuore, è quasi un’esperienza surreale essere qui, perché Le notti di Cabiria di Fellini, che è stato in parte girato proprio in questa città, è uno dei film che più mi ha ispirato nella mia carriera.
David Giovani: vince Napoli - New YorkIl David Giovani viene assegnato al film Napoli - New York, diretto da Gabriele Salvatores. Purtroppo, Salvatores non può essere presente per ritirare il premio, come ha spiegato Elena Sofia Ricci.
Sul palco è salito il cast di Napoli - New York, che ha espresso il suo sincero ringraziamento a Gabriele Salvatores per il lungo viaggio che il regista ha permesso loro di compiere, un viaggio che ha arricchito non solo la loro carriera, ma anche la loro crescita personale. Pierfrancesco Favino ha affermato che il David Giovani è il premio più bello di tutti e ha colto l'occasione per ringraziare Salvatores e i due giovani attori protagonisti, che erano con lui sul palco.
I candidati al David Giovani di quest’anno erano tutti caratterizzati da una visione fresca, che rappresentano il meglio del panorama cinematografico italiano contemporaneo. I film in gara erano Berlinguer - La grande ambizione, diretto da Andrea Segre, Familia di Francesco Costabile, Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini e, il vincitore, Napoli - New York, diretto da Gabriele Salvatores.
David dello Spettatore: Diamanti di Ferzan ÖzpetekCome già precedentemente annunciato, il David dello Spettatore è stato assegnato a Diamanti di Ferzan Özpetek. Il regista, sceneggiatore e scrittore turco naturalizzato italiano è salito sul palco a ringraziare innanzitutto il pubblico, con oltre 2 milioni e 300mila spettatori che sono andati in sala a guardare la sua pellicola.
Il David dello Spettatore, lo ricordiamo, è un riconoscimento attribuito al film che ha conquistato il maggior consenso del pubblico in sala. Si tratta di un premio che celebra non solo il successo al botteghino, ma anche la capacità dell’autore di entrare in profonda sintonia con gli spettatori, emozionando e coinvolgendo attraverso una narrazione intensa e visivamente raffinata. Ed è proprio quello che ha fatto Ferzan Özpetek con Diamanti.
Premio speciale Cinecittà David 70 a Giuseppe TornatoreConsegnato il premio speciale Cinecittà David 70 a Giuseppe Tornatore, "un poesta e un regista", come l'ha definito Manuela Cacciamani, amministratore delegato di Cinecittà, prima di conferire al Maestro questo David speciale.
Per l'occasione, sul palco è salita Monica Bellucci la quale, incalzata dai conduttori Mika ed Elena Sofia Ricci, ha dichiarato di sentirsi "italiana al 100%", aggiungendo: "Ho un solo passaporto io, ed è quello italiano". A chiamare sul palco Tornatore, è stata Bellucci. Giuseppe Tornatore ha confessato, ritirando il premio: "In qualche modo mi sento a casa qui, ho passato giorni e notti in questo studio, immergendomi nel lavoro e nelle sue atmosfere".
Dal palcoscenico allestito al Teatro 5 di Cinecittà, cuore pulsante del cinema e dell'industria audiovisiva italiana, l'omaggio a una figura centrale nella storia del grande schermo come quella di Tornatore è stato davvero emozionante.
"Cinecittà la ritengo proprio casa mia", ha detto commosso il cineasta siciliano. "Voglio dedicare questo premio a tutte le registe e a tutti i registi che in questo momento stanno lavorando al loro primo film. Voglio dire loro: 'Resistete!'"
David Speciale a Timothée ChalametCome già annunciato, il David Speciale viene conferito a Timothée Chalamet. Salendo sul palco, il divo di Hollywood ringrazia tutti per averlo accolto (IL DISCORSO DI CHALAMET). Mika sottolinea quanto sia stato incredibile per Chalamet imparare a suonare e cantare così bene per il suo ruolo nel film su Bob Dylan, A Complete Unknown. La conduttrice, nel frattempo, aggiunge che Luca Guadagnino è stata la figura più importante nella carriera di Chalamet. Nel pubblico, come sottolineato dalla conduttrice Elena Sofia Ricci, sono presenti la fidanzata Kylie Jenner e il padre dell’attore. Mika, inoltre, rivela che Chalamet ha scelto di non utilizzare l’auricolare per la traduzione simultanea, perché capisce perfettamente l’italiano...
Timothée Chalamet prende la parola e, con un sorriso, afferma: "Per me è un onore essere qui. L'Italia è un Paese straordinario, con una storia del cinema e una storia in generale davvero pazzeschi. Mi sono ispirato a Ladri di biciclette, ho iniziato la mia carriera con Luca Guadagnino, ho avuto la fortuna di lavorare in film italiani. Devo molto all'industria cinematografica italiana. Non ho legami diretti con l’Italia, ma sento una connessione profonda con questo Paese e sono davvero grato alla comunità cinematografica italiana."
Conclude il suo discorso citando Francesco Totti, con una battuta che aggiunge un tocco di leggerezza e chiude il suo lungo e intenso intervento con un sorriso.
David alla Carriera a Pupi AvatiCome già anticipato, il David alla Carriera è stato conferito a Pupi Avati, maestro indiscusso del cinema italiano. A consegnargli il premio è stata Elena Sofia Ricci, che ha emozionato il pubblico dicendo: "Per me è un onore dare questo premio a Pupi Avati, perché ho iniziato la mia carriera proprio con lui." Avati, con il suo consueto spirito ironico, ha replicato sorridendo: "E ha iniziato malissimo."
Il regista ha poi ricordato il loro primo film insieme, Impiegati, raccontando con ironia quel primo giorno di riprese: "Dopo 'motore' e 'azione', fu un disastro. Lei e il suo collega non erano affatto in sintonia, completamente fuori armonia".
Avati ha condiviso anche alcuni frammenti della sua vita personale, ricordando con affetto e sincerità i suoi inizi: "All'inizio vendevo surgelati per inseguire il sogno di fare cinema. Poi ho sposato la donna più bella di Bologna. Tanta della mia fortuna dipende anche dall'avere avuto un fratello eccezionale".
Durante il suo intervento, Pupi Avati ha voluto accendere i riflettori sulle difficoltà che stanno affrontando le società di produzione indipendenti nel panorama cinematografico italiano, sottolineando come queste realtà stiano vivendo un momento di grande sofferenza e abbiano urgente bisogno di sostegno concreto.
Con la schiettezza che lo contraddistingue, il regista ha aggiunto: "Secondo me, la cosa migliore sarebbe che Elly Schlein telefonasse a Giorgia Meloni e le chiedesse un incontro per discutere seriamente dello stato del cinema italiano, magari coinvolgendo anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti". Uno scroscio di applausi dalla platea ha accolto le parole di Pupi Avati.
David Speciale a Ornella MutiIl David Speciale è stato assegnato a Ornella Muti, un riconoscimento che era già stato annunciato in precedenza. Purtroppo, l'iconica attrice del cinema italiano non ha potuto essere presente alla cerimonia, ma è stata salutata affettuosamente da Elena Sofia Ricci.
David Rivelazioni 2025Tecla Insolia, Carlotta Gamba, Celeste Della Porta, Matteo Oscar Giuggioli, Emanuele Palumbo e Federico Cesari, che si sono distinti per le loro interpretazioni sul grande e piccolo schermo durante l’ultima stagione cinematografica, sono stati premiati a Firenze a fine marzo con il cosiddetto "Davidino", ovvero il David Rivelazioni Italiane, un riconoscimento giunto alla sua seconda edizione nel 2025.
Gli stessi interpreti sono poi saliti sul palco della cerimonia ufficiale, ciascuno assieme al proprio “Davidino”.
TikTok #DaVedere Awards: vince Il ragazzo dai pantaloni rosaÈ Il ragazzo dai pantaloni rosa il grande vincitore della prima edizione dei TikTok #DaVedere Awards, annunciati oggi sul profilo ufficiale dei Premi David di Donatello. L'iniziativa, che segna il debutto del riconoscimento nato dalla collaborazione tra l'Accademia del Cinema Italiano e TikTok, celebra il nuovo linguaggio cinematografico che si fonde con la creatività digitale. Il film ha conquistato due delle tre categorie in gara: "Racconto del Film su TikTok", per l'uso strategico e coinvolgente della piattaforma, e "Da personaggio a icona su TikTok", grazie alla figura di Andrea Spezzacatena (interpretato da Samuele Carrino), diventato simbolo di resilienza contro il cyberbullismo. Oltre 150.000 voti hanno guidato le scelte della community, trasformando il cinema in un’esperienza partecipativa e virale. Nella categoria "Dialogo di ispirazione per TikTok", si è distinto il film Napoli - New York (disponibile su Sky e NOW), con la frase diventata cult: "Tu non sei straniero, sei solo povero. Se sei ricco non sei mai straniero". Il successo dell’hashtag #DaVedere – oltre 100.000 video generati – conferma il potenziale di TikTok come nuovo spazio narrativo dove il cinema si guarda, si vive e si condivide. "Celebriamo due forze straordinarie: i film che parlano il linguaggio della piattaforma e la creatività della community", ha commentato Salvatore Di Mari, Head of Operations di TikTok Italia e Spagna.
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