Il comico, al suo debutto alla conduzione della serata dei premi più importanti per il cinema, scherza sui film candidati, su Amazon e Netflix, ma non tocca la politica. E si fa serio quando si parla degli incendi
La prima volta da conduttore della serata degli Oscar (SEGUI IL LIVE) di Conan O’Brien parte piano ma poi accelera e non fa prigionieri, pur non parlando di politica. Nel suo discorso d’apertura, arrivato subito dopo un numero musicale da pelle d’oca delle star di Wicked Ariana Grande e Cynthia Erivo e una clip in cui usciva da un un corpo citando The Substance, il comico ha esordito con la solita lista dei titoli candidato alla statuetta come miglior film con battute per ciascuno di essi.
Le battute sui filmConclave, quindi, “è un film sulla chiesa… ma non vi preoccupate”. E poi The Brutalist, che gli è piaciuto così tanto “che speravo non finisse. E infatti non finiva…”. In platea attori e registi dei film sorridono divertiti alla battute, persino Karla Sofia Gascón fa buon viso a cattivo gioco quando il presentatore ironizza sui suoi tweet controversi: “In Anora la parolaccia impronunciabile è stata detta due volte in più di quelle dell’addetto stampa di Karla Sofia Gascón… Karla è qui con noi: se vuoi fare dei tweet sulla serata, il mio nome è Jimmy Kimmel”.
Approfondimento Oscar 2025, Anora miglior film e vince altri 4 premi. VIDEO John Lightow e Adam Sandler spalle comicheO’Brien ha scherzato anche sull’abito giallo di Timothée Chalamet: “Di sicuro non ti investirà nessuno” e ha trovato due complici in platea in John Lightow, a cui spetta il ruolo delle faccia perplessa quando qualcosa non va, e Adam Sandler che si alza irritato e polemico dopo esser stato criticato per il suo outfit, felpa col cappuccio e calzoncini corti, e da appuntamento a tutti a mezzanotte per una partita a basket. Battute anche su Amazon per la gestione di James Bond e con la gag dell’arrivo di Jeff Bezos consegnato da un corriere dentro un pacco lasciato sul red carpet e poi rubato da un passante.
Il discorso sugli incendiPoi, però, il discorso di O’Brien si è fatto decisamente più serio quando si è trattato di parlare degli incendi che hanno colpito Los Angeles, e del senso della cerimonia in questo momento: “Qualsiasi premio può sembrare autoreferenziale e superfluo – ha detto O’Brien -. Stasera renderemo omaggio a molte star ma gli Oscar gettano luce anche su persone che non vediamo mai, artigiani, tecnici, costumisti, uomini e donne che lavorano duro dietro alle quinte e hanno dedicato le loro vite all’arte del cinema. Non sono famose ma sono dedite a un’arte che può portarci più vicini agli altri. E anche all’orribile realtà di una politica che divide e degli incendi, questo rituale continua e continuerà ancora. La bellezza del cinema e la sua gioia ci accompagneranno per sempre”.
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