Scritto da Paolo Nizza e pubblicato da Bietti Edizioni, un viaggio tra misture a base di vodka, whisky, rum, brandy, tequila, gin e capolavori della Settima arte. Dal Martini Cocktail agitato e non mescolato bevuto da James Bond al Manhattan preparato nella boule dell’acqua calda da Marilyn in A qualcuno piace caldo, dal White Russian ingollato da Jeff Bridges in il Grande Lebowski alla macchina che genera drink ista nel nuova pellicola di Wes Anderson, ecco alcuni dei film e dei drink raccontati nel volume
Cosa unisce Casablanca, La febbre del sabato sera e Asteroid City, l’ultimo film targato Wes Anderson? La risposta è l’alcol miscelato, ovvero: i cocktail. La storia della mixologia e quella del cinema danzano briosamente intrecciate dai tempi delle comiche di Charlot."I have a drink .un brindisi tra cinema e cocktail ", vergato da Paolo Nizza e pubblicato da Bietti Edizioni è iaggio tra misture a base di vodka, whisky, rum, brandy, tequila, gin e capolavori arcinoti o dimenticati della Settima arte
Una lettura che, senza il rischio di una sbronza triste, potrebbe risolvere la questione posta dal mitico Humphrey Bogart: «Il problema del mondo è che tutti sono indietro di qualche drink».
ASTEROID CITY (2023). Il nuovo vero sogno di ogni adepto di questa divina mistura però è la Martini Machine immaginata dal regista Wes Anderson per il suo ultimo film: uno strabiliante prodigio della tecnica capace di miscelare cocktail perfettamente raffreddati in pieno deserto, molto apprezzati dai protagonisti – e chi non apprezzerebbe un Martini in compagnia di Scarlett Johansson, nel film Midge Campbell, diva degli anni Cinquanta.
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