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Fedez risponde a Ghali per il post sui rapper e Gaza I Sky TG24

Un nuovo scontro scuote la scena rap italiana. A far discutere è la polemica nata tra due tra i nomi più influenti del panorama musicale rap. Tutto prende forma da un lungo post pubblicato da Ghali su Instagram, in cui l’artista accusa molti colleghi di non essersi esposti sulla guerra tra Israele e Palestina. La sua denuncia, diventata virale in poche ore, ha attirato la replica di Fedez, che ha scelto di rispondere nel suo Pulp Podcast, in un episodio dal titolo eloquente: Spot al genocidio

Nuovo scontro nella scena rap italiana: Fedez si scaglia contro il collega Ghali, sottolineando che “fa la morale ma ha collaborato con brand che sostengono Israele”.  Fedez ha voluto rispondere alla discussione accesa qualche giorno fa da Ghali su Instagram, scegliendo come canale il suo Pulp Podcast.
In un episodio dal titolo eloquente (Spot al genocidio), Fedez si rivolge direttamente all’altro rapper. 
Tutto ha preso il via da un lungo post pubblicato lo scorso 3 ottobre da Ghali su Instagram, un contenuto in cui l’artista accusa molti colleghi di non essersi esposti sulla guerra tra Israele e Palestina. La sua denuncia, diventata virale in poche ore, ha attirato la replica di Fedez. 

Durante la puntata del suo Pulp Podcast, il rapper milanese ha rivolto direttamente una domanda al collega: “Ghali, undici anni fa, quando parlavo di Palestina, dov’eri?”. Una frase che ha riacceso il dibattito sul ruolo del rap come voce politica e sociale.

Trovate sia il post pubblicato da Ghali su IG sia il video in cui Fedez risponde al collega nei contenuti che trovate in fondo a questo articolo. 

Il messaggio di Ghali e le accuse al rap italiano

Pochi giorni prima della puntata di Pulp Podcast, Ghali ha pubblicato un carosello su Instagram accompagnato da parole destinate a far rumore. “Il rap è morto, è tutto un gran teatro”, aveva scritto, aprendo un vero terremoto nel settore. L’espressione “gran teatro” non era casuale: era lo stesso titolo del suo spettacolo Il Gran Teatro, andato in scena il 20 settembre 2025 a Fiera Milano Live, un evento concepito – come spiegato dal direttore creativo – per unire musica, politica e riflessione sociale.

Nel lungo post, Ghali ha poi rincarato la dose: “Quella del ‘io non ho mai fatto politica sui miei profili social quindi perché dovrei farlo ora’, oppure ‘è una storia molto delicata e complicata che va avanti da millenni’ sono tutte stron***e e scuse (…)”. Parole che hanno diviso il mondo della musica: alcuni le hanno interpretate come un appello sincero all’impegno civile, altri come un gesto di moralismo.

Approfondimento Ghali critica i rapper italiani sul silenzio su Gaza: “Il rap è morto"

Fedez: “Quando io parlavo di Palestina, tu dov’eri?”

A distanza di pochi giorni, Fedez ha rotto il silenzio affrontando apertamente l’argomento nel suo podcast. “Ghali lo conosco da tanti anni. Era proprio nel periodo 2010/2011 in cui io ho sempre affrontato tematiche politiche, ho fatto varie canzoni in cui parlavo del conflitto israelo-palestinese”, ha ricordato l’artista, rivendicando una lunga storia di attenzione per le questioni sociali.

Con tono fermo, Fedez ha messo in discussione la legittimità del discorso di Ghali: “Questo tipo di retorica del ‘sono il più puro’ è una retorica che non funziona. Se volessi applicare lo stesso criterio, ti direi: Ghali, undici anni fa, quando parlavo di Palestina, dov’eri?”.
Il rapper ha poi aggiunto una riflessione più ampia sull’attualità: “Oggi stiamo assistendo alla fase finale di una pulizia etnica. Mi sono emozionato a vedere le persone scese in piazza, perché ho visto finalmente qualcosa di reale, le persone nel mondo reale, non più nei commenti”.

Approfondimento Fedez si ritira dai social

“Dalla Fashion Week di Parigi alle prediche morali”

Nella seconda parte del suo intervento, Fedez ha puntato il dito contro quella che considera un’incoerenza del collega. “Quando vedo queste cose qui invece mi cadono le pa**e: vedere un rapper che, direttamente dalla Fashion Week di Parigi, viene a fare la morale ad altri”.
Il musicista ha insistito sull’idea che Ghali, come molti altri artisti, non sia immune da contraddizioni: “Perché tu, Ghali, così come me e come tanti altri rapper, hai collaborato con brand che sostengono Israele. Quindi è una retorica che non funziona, perché lo stesso moralismo che tu stai facendo agli altri, gli altri possono farlo su di te, Ghali”.

Poi, con toni più concilianti, Fedez ha precisato: “Dov’eri undici anni fa? E non è una colpa. Sai perché? Semplicemente non ti eri interessato al tema. Così come io non te ne faccio una colpa, tu non puoi farla agli altri. Perché oggi si può dire tutto sul conflitto israelo-palestinese, ma non si può dire che non se ne parli”.
Infine, il colpo di scena conclusivo, trasformato in una battuta amara: “Io spero vivamente che questo post non sia l’annuncio di un nuovo singolo. Perché se fosse realmente così, tu passeresti dallo ‘Stop al genocidio’ allo ‘Spot al genocidio’”.

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Le reazioni del rap italiano: solidarietà e dissenso

Le parole di Ghali avevano già provocato un effetto domino nel panorama hip hop, ben prima dell’intervento di Fedez. Clementino, con un post su Instagram, aveva scritto: “Millantate la parola hip hop. Potete avere tutti i platini del mondo (…) ma non siete nulla”, schierandosi apertamente dalla parte di Ghali.

Più tagliente era stato Inoki, che aveva commentato sotto il post: “E ti ringraziamo per averlo ucciso”, richiamando la frase “Il rap è ufficialmente morto”.
Artie 5ive aveva invece adottato un tono più riflessivo: “Puntare il dito sui nostri colleghi oggi non ci pulirà dai peccati commessi ieri”, per poi concludere con un messaggio di solidarietà: “Palestina libera dagli oppressori”.

Guè, infine, aveva scelto di rispondere a modo suo, pubblicando la prova di alcune donazioni a favore della popolazione palestinese e scrivendo: “Non ho mai amato le ca**ate di Instagram. Rapper da classifica che non ti esponi, fai come me. Dona, manda il grano. Questo è molto meglio”.

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Il ruolo dell’artista e la frattura nella scena rap

La querelle tra Fedez e Ghali non è solo uno scontro personale, ma riflette una divisione più ampia nella musica italiana. Da un lato, chi considera indispensabile che l’artista prenda posizione; dall’altro, chi difende la libertà di non farlo.
Nel mezzo, restano le accuse di incoerenza, i richiami alla responsabilità e una domanda che continua a tornare: quanto pesa, oggi, la voce del rap nel raccontare il mondo reale? Per ora, il dibattito resta aperto, e la tensione, almeno sul piano mediatico, non accenna a spegnersi.

Di seguito potete guardare il post di Ghali che è stato la miccia che ha innescato lo scontro con Fedez, seguito dal video del podcast di Fedez in cui risponde al collega. 

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