Accessori di tendenza e giocattoli da collezione, i "mostriciattoli" provenienti dalla Cina hanno ormai un pubblico vastissimo, ben lontano da quello di partenza. Oggetti del desiderio degli appassionati di stile e celebrity, hanno (anche) il merito di avvicinare gli acquirenti che si incontrano di persona per scambiarseli
Tutti pazzi per i Labubu, piccoli e (soprattutto) adulti. Dagli appassionati di musica e cultura asiatica, al popolo delle sfilate. Dalle celebrità alla gente comune che fino a qualche mese fa, dei pupazzetti di Pop Mart, non aveva mai sentito parlare.
In Italia la moda che è nata in Asia lo scorso anno è arrivata al grande pubblico solo questa primavera.
Oggi i Labubu sono appesi alle borse, agli zaini, alle cinture dei più inaspettati, ovvero, di coloro che hanno avuto la pazienza di mettersi in fila per acquistarne uno. In fila, allo store fisico di Pop Mart che nel nostro Paese si trova solo a Milano (per adesso), perché le creazioni Pop Mart si trovano anche online ma, chi può, preferisce immergersi in un'esperienza di shopping tradizionale così da poter eventualmente scambiare i Labubu doppioni.
Perché una parte del divertimento sta nel fatto che si acquistano a scatola chiusa.
Per alcuni sono elfi, per altri invece sono più simili ai conigli, per via delle orecchie lunghe e ovali. L'unica certezza è che i Labubu, i pupazzetti con la faccia in gomma e il corpo e le orecchie pelose (di cui esistono moltissime varianti)) sono ultra riconoscibili per il ghigno, l'espressione con gli occhi furbi e il sorriso coi denti aguzzi, che dà loro un aspetto buffo e al contempo mostruoso.
Nati all'interno della linea "The Monsters" di Pop Mart, l'azienda cinese che li produce dal 2019, sono diventati nel giro di un paio di stagioni le creazioni più richieste del pur vasto catalogo del marchio.
Pop Mart produce e distribuisce pupazzetti e gadget di ogni tipo, perlopiù asian inspired (non mancano le licenze per collezioni speciali che includono soggetti Disney o Warner Bros., vedi Harry Potter), ma sono i Labubu ad aver fatto centro nel cuore del pubblico occidentale per la loro oroginalità, il design accattivante e la possibilità di far tornare tutti un po' bambini.
Aggiungere un tocco giocoso al proprio look, sdrammatizzandolo con un guizzo di colore, è diventata prerogativa anche delle icone fashion internazionali più seguite.
Si deve anche a loro la diffusione della moda di agganciare un Labubu alla propria borsa.
Ma i fan dei pupazzetti, anche italiani, hanno appreso la lezione dei loro pari all'estero, così la tendenza è esplosa e Labubu è diventato un oggetto da collezione. Scorte permettendo.
Da quando Pop Mart ha aperto anche in Italia la scorsa estate, non è raro per chi vive a Milano imbattersi nella coda dei clienti dello store di Corso Buenos Aires.
La coda è un fenomeno comune per gli amanti dei gadget di Pop Mart.
Quando c'è un restock o il lancio di un nuovo prodotto gli appassionati sanno che devono fare in fretta. L'azienda non ne produce a sufficienza per la domanda.
I prodotti di Pop Mart vanno a ruba, specie adesso che sono noti ai più, non solo a una nicchia di clienti. I Labubu, in particolare, hanno fatto riscoprire a molti le gioie del collezionismo.
Ogni pupazzetto viene venduto nella sua scatola, ben chiuso nel suo sacchetto. La logica della blind box non ci permette di sapere quale stiamo acquistando e poiché il gusto ormai è quello di collezionarli, è facile avere dei doppioni da rivendere o scambiare.
Il Labubu è un must have e ormai c'è chi ne ha più di uno. Accanto a chi decide di tenere i pupazzetti tutti per sé, c'è chi è interessato a venderli (con cifre che crescono in base alla rarità) o scambiarli - e in questo sono fondamentali i social media che vengono usati per gli unboxing e per tenersi in contatto con gli altri utenti interessati.
Quello di Labubu è un trend globale cavalcato e spinto da celebrity seguitissime che fanno diventare desiderabile tutto ciò che toccano, che indossano, che fotografano.
Ha iniziato Lisa, star del k-pop e attrice (in questa stagione l'abbiamo apprezzata in The White Lotus 3). A lei si sono aggiunte Rihanna, Dua Lipa, Chiara Ferragni, dimostrando che i Labubu stanno bene un po' dappertutto, non solo come charm per personalizzare borse di lusso come le Birkin (ne abbiamo avute tante testimonianze alle sfilate: i pupazzetti Labubu sono stati protagonisti dello street style, da Parigi a Londra, a Milano).
La versione di Labubu da appendere è una delle tante. Ci sono le statuine, i classici pupazzi, fino ad arrivare alla versione MEGA da arredamento, giocattoli di design realizzati spesso in collaborazione con altre realtà e in edizione limitata (alcune hanno fatto debutto in Italia all'ultima Milano Design Week).
Anche le celebrità non fanno eccezione e si sono unite al coro social di appassionati di Pop Mart. Sono centinaia di migliaia i video, tra Instagram e TikTok che permettono di esplorare la tendenza anche a chi non la conosce.
E se il mondo di Labubu è enorme (c'è chi realizza per loro piccoli vestiti, chi si è inventato le custodie per non farli impolverare), quello di Pop Mart lo è ancora di più. Oltre Labubu ci sono anche le Crybaby, Skullpanda, etc.
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