09 ago 2022 - 07:00 10 foto
©IPA/FotogrammaLo ha segnalato una ricerca, condotta su quasi 800 individui over 60, presentata di recente al congresso della Alzheimer's Association International, svoltosi a San Diego, in California
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Secondo gli esperti, il rischio di deficit mnemonici può risultare più che doppio specie nei casi in cui persistano i problemi olfattivi causati dal Covid
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Lo studio, condotto da Gabriela Gonzalez-Alemán dell'Università Pontificia di Buenos Aires, ha coinvolto quasi 800 individui, tutti over 60 e senza problemi cognitivi prima di contrarre il Covid
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In base a quanto analizzato dai ricercatori, è emerso che, al di là dalla gravità dell'infezione, due terzi delle persone coinvolte hanno riportato problemi di memoria, perduranti dopo la guarigione dalla malattia
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Quindi, per metà del campione coinvolto, sono risultati problemi così gravi da interferire con la vita quotidiana
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Infatti, gli esperti hanno notato che, in modo del tutto indipendente dai sintomi dell'infezione e dalla loro gravità, i pazienti che hanno manifestato la perdita dell’olfatto sono risultati più del doppio a rischio di disturbi cognitivi e di memoria perduranti, anche a distanza di tre mesi dalla guarigione
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Secondo i ricercatori, tra l’altro, questo studio ha potuto sottolineare ulteriormente come il coronavirus possa danneggiare il cervello penetrando nell’organismo attraverso il naso
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A conclusioni simili, di recente, erano giunti una serie di esperimenti di laboratorio condotti da Chiara Zurzolo, esperta dell'Istituto Pasteur in Francia, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances
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