06 ago 2022 - 07:00 10 foto
©AnsaMentre i casi in Italia raddoppiano nel giro di una settimana, la Regione Veneto ha fornito una serie di indicazioni sulla malattia, che può causare un’encefalite letale in un caso su 1.000. “Il periodo di incubazione può variare tra i 2 e i 14 giorni e solitamente l’infetto non ha sintomi”, ha spiegato l’Iss
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Indossare indumenti di colore chiaro dal crepuscolo all'alba, con pantaloni e maniche lunghe, usare repellenti cutanei e, per gli ambienti, insetticidi a base di piretro. Ma anche soggiornare e dormire solo in ambienti provvisti di zanzariere alle porte alle finestre, preferibilmente trattate con repellenti per zanzare e usare il condizionatore durante la notte. Questi i consigli della Regione Veneto per prevenire la West Nile, pericolosa soprattutto per anziani e persone deboli, che rischiano una forma neuroinvasiva grave
GUARDA IL VIDEO: West Nile, cosa sapere sul virus trasmesso dalla zanzara6/10 ©Ansa
Questi sono solo due dei casi rintracciati di recente. “Sono più che raddoppiati nell'ultima settimana in Italia i casi di infezione da West Nile Virus nell'uomo. Dall'inizio di giugno 2022, sono state confermate 94 persone contagiate (42 la settimana prima), di cui 55 hanno avuto una forma grave e neuro-invasiva, mentre 7 sono morte”, sottolinea nel suo bollettino del 2 agosto l’Iss
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Come sottolinea l’istituto la malattia, per la quale non esiste un vaccino, “nei casi più gravi, circa 1 su mille può causare un'encefalite letale"
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La febbre West Nile è provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta in Uganda, nel distretto chiamato appunto West Nile, e diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America
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“La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona e ha un periodo di incubazione dal momento della puntura in genere fra 2 e 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo”, sostiene l’Iss
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Dopo il primo caso, scoperto a giugno a Padova, la West Nile si è diffusa in tutta la Pianura padana, dal Piemonte al Veneto, e adesso sembra aumentare. “Numeri che sono più elevati degli anni precedenti non epidemici, in quanto i contagi sono iniziati precocemente. Comunque sono lontani dai valori del 2018”, evidenzia l'Associazione Microbiologi Clinici Italiani
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