Davanti a 150mila fedeli che hanno riempito piazza San Pietro, via della Conciliazione e piazza Pia, Papa Leone XIV si è affacciato dalla loggia delle benedizioni per salutare la folla pronunciando le sue prime parole: “La pace sia con tutti voi”. Visibilmente emozionato Robert Francis Prevost, 267esimo Pontefice, ha voluto anche ricordare il suo predecessore: “Grazie a Francesco. Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l'incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace". Il primo Papa nordamericano ha poi ricordato che oggi è la Madonna di Pompei e ha recitato una Ave Maria con i fedeli
Davanti a 150mila fedeli che hanno invaso piazza San Pietro, via della Conciliazione e piazza Pia, Papa Leone XIV si è affacciato dalla loggia delle benedizioni per salutare la folla, pronunciando le sue prime parole: "La pace sia con tutti voi fratelli e sorelle carissimi. Questo è il primo saluto del Cristo Risorto e anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli. Dio ci ama tutti incondizionatamente" (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL LIVEBLOG).
Visibilmente emozionato Robert Francis Prevost, 267esimo Pontefice, il primo nordamericano, ha voluto anche ricordare il suo predecessore: "Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole di Papa Francesco, che benediva Roma e il mondo intero quella mattina di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella benedizione: Dio ci ama tutti e il male non prevarrà. Senza paura, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Aiutateci voi a costruire ponti con il mondo. Grazie a Papa Francesco", ha proseguito.
"Alla Chiesa di Roma un saluto speciale: dobbiamo cercare insieme di essere una chiesa missionaria, che costruisce ponti e dialogo, sempre aperta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità e della nostra vicinanza. Vogliamo essere una chiesa che cerca sempre la pace", ha osservato.
Due momenti sono stati particolarmente intensi, quello in cui Leone XIV ha concesso l'indulgenza plenaria e quello pronunciato in spagnolo. ''Se mi permettete voglio rivolgere un saluto a tutti e in modo particolare alla mia amata diocesi di Ciclaio in Peru, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo e ha condiviso la sua fede e ha dato tanto per continuare a essere chiesa fedele a Gesù Cristo'', ha detto dedicando un omaggio alla diocesi del Peru dove è stato missionario per oltre un decennio.
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