26 apr 2025 - 08:00 21 foto
La zona dell'ex centrale nucleare, dopo l'esplosione del 26 aprile 1986, è praticamente disabitata. Ecco le immagini dei cambiamenti avvenuti nei decenni dopo l'incidente
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Nei pressi del reattore continuano a registrarsi altissimi livelli di radioattività, a cui è pericoloso esporsi troppo a lungo
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Il centro abitato più vicino alla centrale era Pripyat. Nel 1986 contava circa 47mila abitanti
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Oggi è una città fantasma, dove tutto è rimasto immobile, fermo ai giorni dell’improvvisa evacuazione
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Sui muri di quella che allora era una scuola elementare resistono ancora murales dedicati all’Unione Sovietica
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Il vecchio sarcofago era stato progettato per durare fino al 2016 e il 29 novembre 2016 sono stati completati i lavori della nuova struttura che protegge il nocciolo
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Si tratta di un involucro che contiene tonnellate di polveri ancora oggi radioattive
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Nel 2018, la zona ha ricominciato a produrre energia elettrica dopo che il governo ucraino ha inaugurato una centrale solare di 3.800 pannelli, proprio accanto al vecchio reattore numero 4
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Nel 2019 è stato inaugurato il nuovo scudo protettivo del reattore 4. Il New Safe Confinement, struttura in acciaio di 36mila tonnellate, è costato 1,5 miliardi di euro. Limiterà le fughe radioattive per 100 anni. All’interno ha una gru per rimuovere la vecchia struttura protettiva, il “sarcofago"
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Sempre nel 2019, la serie tv "Chernobyl", targata Sky e HBO, ha avuto uno straordinario successo di pubblico e critica. Dopo la messa in onda si sono registrati decine di migliaia di turisti nelle zone della catastrofe nucleare, diventata una delle mete più visitate del “dark tourism”
Il successo della serie tv che racconta il disastro di Chernobyl21/21 ©Ansa
Nel 2022, con l’invasione russa in Ucraina, le truppe di Mosca hanno conquistato la zona di Chernobyl. Si è temuto per possibili nuovi incidenti a causa dell’interruzione di energia. Dopo circa un mese i russi si sono ritirati. I soldati avrebbero scavato trincee in aree a rischio e sarebbero passati dalla zona proibita della Foresta Rossa. Secondo alcune fonti, "toccavano scorie nucleari a mani nude” e avrebbero rubato sostanze radioattive dai laboratori di ricerca
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