Leone XIV (CHI È IL NUOVO PAPA - IL DISCORSO) presiederà domenica 18 maggio la messa di inizio Pontificato, per la quale sono attesi fino a 250mila fedeli e leader da tutto il mondo. Per gli Usa potrebbe esserci il vicepresidente Vance. Domenica è in programma il primo Regina Coeli dalla Loggia centrale di San Pietro. Ieri mattina Prevost ha celebrato la prima messa nella Cappella Sistina: “Voi mi avete chiamato a portare quella croce, so di poter contare su voi nel camminare con me. Bisogna farsi piccoli perché Cristo sia conosciuto” ha detto il Pontefice rivolto ai cardinali presenti. Il Pontefice ha confermato provvisoriamente tutti gli incarichi di Curia e resterà per ora nel suo appartamento al Sant'Uffizio, in attesa dei lavori al Palazzo Apostolico.
Secondo quanto riferito dal cardinale del Madagascar Désiré Tsarahazana, arcivescovo metropolita di Toamasina, il nuovo pontefice “ha avuto molto più di 100 voti".
Pesanti bordate dall'ultradestra americana contro Leone XIV: “L'elezione di Prevost è un voto anti-Trump da parte dei globalisti della Curia e la scelta peggiore per i cattolici Maga”, tuona l'ex stratega del tycoon Steve Bannon. La portavoce della Casa Bianca assicura che non c'è alcun rancore tra Trump e il nuovo Pontefice. Tra gli attacchi al Papa anche le accuse di aver insabbiato casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti quando era in Perù e a Chicago.
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meno di un minuto fa
L'Iran al Papa, vogliamo rafforzare rapporti col Vaticano"La Repubblica Islamica dell'Iran, in linea con il proprio approccio fondamentale basato sulla promozione dell'etica e sulla difesa dei diritti umani e della dignità umana nel mondo attraverso l'insegnamento religioso, continuerà - come in passato - a impegnarsi nel rafforzamento dei rapporti con il Vaticano e non risparmierà alcuno sforzo per incoraggiare il dialogo interreligioso, promuovere la pace e la sicurezza globali, e contrastare la violenza, l'oppressione, l'ingiustizia e l'arroganza". E' quanto afferma, in un messaggio a papa Leone XIV, Seyed Abbas Araghchi, ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran. "Siamo pronti ad ogni forma di confronto, sinergia e cooperazione con il Vaticano in questi ambiti", sottolinea.
17 minuti fa
Cardinali: "Al Conclave per Prevost molto più di 100 voti""L'incontro di questa mattina è andato molto bene. Abbiamo parlato anche della necessità di rendere la chiesa più collegiale. È un ottimo Papa e ha avuto molto più di 100 voti". Lo dice il cardinale del Madagascar Désiré Tsarahazana, arcivescovo metropolita di Toamasina, all'uscita dal primo incontro del nuovo Papa con i cardinali convenuti a Roma per il conclave.
37 minuti fa
Parroco Tor Bella Monaca: "È Papa delle periferie, lo invito""Aspettiamo il Papa a Tor Bella Monaca. Io spero che venga e lo invito. Da pontefice attento alle periferie, potrebbe venire qui per la sua prima visita. Peraltro è già venuto lo scorso anno in occasione del quarantesimo anniversario della consacrazione della chiesa di Santa Rita". Lo dice all'ANSA padre Francesco Maria Giuliani, responsabile della parrocchia di Tor Bella Monaca quartiere alla periferia di Roma. Giuliani conosce personalmente il nuovo pontefice, essendo anche lui un agostiniano.
52 minuti fa
Hollerich: "Da noi un voto anti-Trump? Leone XIV durerà di più""Non abbiamo eletto un Papa anti-Trump. Abbiamo scelto un uomo di preghiera, un discepolo di Gesù, un timoniere che sappia guidare la Chiesa fra le onde della storia. Il fatto che sia un cittadino americano è una coincidenza. Anche perché Donald Trump passerà, mentre il pontificato di Leone durerà a lungo". Risponde così, in un'intervista ad Avvenire, il cardinale lussemburghese Jean-Claude Hollerich, gesuita e tra i fedelissimi di papa Francesco, alla domanda se il Papa americano che chiede di costruire ponti lancia un segnale anche all'amministrazione Usa che deporta i migranti. "Sarà un pontificato in continuità con il magistero di papa Francesco. E di ciò sono molto felice. È quello che la maggioranza dei cardinali ha voluto", sottolinea Hollerich che è stato relatore generale al Sinodo dei vescovi sulla sinodalità. "Papa Leone - spiega - ha parlato di 'Chiesa sinodale' nel suo primo messaggio. Avendo partecipato ai lavori del Sinodo, abbiamo un Pontefice che conosce la sinodalità, che capisce la sinodalità, che osa la sinodalità. Non ci sarà alcuna rivoluzione che nella Chiesa nessuno vuole, ma un'evoluzione sì. Ed è la migliore via di cambiamento". Hollerich racconta che "sono state giornate intense" e "in realtà abbiamo impiegato ventiquattro ore per scegliere il nuovo Papa". E su cosa aspettarsi da Prevost, "non una copia di papa Francesco, perché una copia è di per sé debole e non è mai bella come l'originale - risponde -. Dunque Leone XIV avrà il suo stile e le sue caratteristiche, ma sulla scia di Francesco. Certo, non lo abbiamo scelto perché sembra meno appariscente del predecessore". E anche la brevità del Conclave è stato un segnale "dell'unità della Chiesa - aggiunge -. La grande maggioranza dei cardinali ritiene che la Chiesa debba guardare avanti e non tornare dietro".
11:59
Parolin: "Capisco il 'tifo' per me ma serve logica di Chiesa"La "'tifoseria' dei vicentini in mio favore (umanamente comprensibile, penso)", "alla fine va superata secondo una logica diversa, di fede e di Chiesa". Lo ha scritto il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nel messaggio che accompagna la lettera al Giornale di Vicenza dopo l'elezione di papa Leone XIV, di fatto la sua prima dichiarazione pubblica dopo il Conclave. "Sappiamo che è molto legato a questo territorio - scrive il giornale berico - e non gli abbiamo nascosto che tutti i vicentini hanno 'tifato' per la sua elezione". LEGGI L'ARTICOLO
11:57
Papa, Becciu: "L'ho abbracciato e condiviso la gioia di tutti""Dopo l'elezione ho abbracciato il Papa nella Cappella Sistina e ho condiviso la gioia di tutti". Così il cardinale Angelo Becciu in un passaggio dell'intervista pubblicata oggi sul quotidiano L'Unione Sarda, nella quale racconta la sua emozione e la sua contentezza seguita all'elezione di Leone XIV, ma anche i suoi ricordi legati al nuovo Pontefice. "Una volta ci siamo incontrati per caso in piazza San Pietro. Fu lui ad avvicinarsi per dirmi: 'noi ci conosciamo. Si ricorda quando, in qualità di Superiore generale degli agostiniani, sono venuto a Cuba nella Nunziatura apostolica che lei guidava, per visitare i padri agostiniani a L'Avana?' Ma l'ho incontrato altre volte - precisa - per il suo ruolo all'interno della Curia". Becciu si è soffermato anche sulla sua vicenda giudiziaria: "Non nego la sofferenza, ma questo soffrire, per me prete e cardinale, voglio offrirlo a Dio per il bene della Chiesa. Le nostre sofferenze sono momenti difficili, ma nella prospettiva della Chiesa diventano piccole cose che hanno valore perché poi ottengono la grazia di Dio". E sulla sua esclusione dal Conclave dice: "Non ho partecipato, ma mi sono sentito quasi un piccolo Mosè che eleva le mani al cielo perché Dio possa inviare lo Spirito Santo per illuminare i cardinali. È stata un'esperienza speciale".
11:17
Papa Leone XIV, virali sui social le foto del Pontefice da giovaneAppena eletto Pontefice, dal web e dagli archivi sono riemerse alcune immagini che ritraggono Robert Prevost nella sua "vita precedente", quando era un missionario in Perù e si dedicava al servizio dei poveri. Diverse le strette di mano con Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, colui che lo ha creato cardinale. LA FOTOGALLERY
10:54
Auguri dall'Iran a Leone XIV: "Rafforzi ruolo religioni nel mondo"Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha espresso le sue congratulazioni al neoeletto Papa Leone XIV e ha espresso la speranza che il nuovo papa rafforzi il ruolo dei valori religiosi nel promuovere giustizia, pace e dialogo in un mondo sempre più travagliato. "In un momento in cui il mondo è afflitto come raramente prima da ingiustizia e crudeltà, povertà e disuguaglianza, guerra e spargimento di sangue - afferma Araghchi in un messaggio inviato al Papa - l'attenzione globale per l'elezione di un nuovo Papa riflette una speranza condivisa che la religione e gli insegnamenti religiosi salvaguardino elevati valori morali e umani e impediscano il predominio dei vizi morali sull'umanità". Il sito iraniano Mehr evidenzia che l'Iran sarebbe disponibile a rafforzare le relazioni e la cooperazione con il Vaticano.
10:40
Delpini: "Leone XIV ci ha indicato la via della pace per tutti""Mi pare che il Papa abbia detto che noi riprendiamo il cammino con la certezza di Gesù risorto e che la prima parola di Gesù è 'sia pace tra voi'. Il Papa ha detto sia pace, sia pace per noi, sia pace per tutti". Così Mario Delpini, arcivescovo di Milano, a margine di un evento su 'Comunicazione e Chiesa' all'Università Cattolica. Una "pace disarmata e disarmante che richiede un investimento di pensiero e di riflessione e un'autocritica - ha aggiunto -. Mi pare un percorso promettente anche se impegnativo, quindi io confido che la Chiesa si unisca in questo cammino per seminare speranza di pace. "Mi pare che il Signore abbia detto a questo Papa una parola come quella che ha detto ai suoi discepoli: 'ecco, alzate, levate il capo, guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura' - ha aggiunto poco dopo l'arcivescovo -. Perciò l'augurio che vogliamo fare a Papa Leone XIV è proprio quello di vedere i campi che già biondeggiano per la mietitura e quindi che la scena del mondo non è dominata dallo spavento e dall'angoscia ma dall'avvicinarsi del regno di Dio".
10:33
Delpini: "Leone XIV non è propriamente un Papa statunitense""Non è proprio un Papa statunitense nel senso che un agostiniano è sempre al di sopra dei confini del Paese dove nato". Così l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini ha risposto, a margine di un appuntamento all'Università Cattolica, a chi gli ha chiesto che tipo di rapporto con Donald Trump ci si possa aspettare da un Papa nato negli Stati Uniti. "Non è un Papa solo statunitense perché credo che sia stato più a lungo in giro nel mondo che negli Stati Uniti - ha aggiunto -. E quindi non so proprio che tipo di rapporto può avere con Stati Uniti e con il loro governo".
09:53
Cardinale Dolan: "Profilo Prevost cresciuto durante Congregazioni"Il cardinale di New York, Timothy Dolan, racconta alla giornalista della Cnn, Erin Burnett, come è avvenuta la scelta di Robert Francis Prevost come Papa. La giornalista, ricapitolando i colloqui quotidiani con Dolan dal momento della sede vacante, chiede: "All'inizio eravamo qui e dicevamo, sarà Parolin, sarà Tagle ma non abbiamo mai parlato di un Papa americano perchè nessuno prendeva sul serio questa eventualità. A che punto ha realizzato che sarebbe accaduto?". "Non mi stupisce quello che dici - risponde il card. Dolan - perchè ho provato lo stesso. Sapevo ovviamente qualcosa di Prevost ma lo ritenevo uno dei periferici. Ero aperto a tutti, sai che c'è l'assioma, chi entra Papa esce cardinale. Finchè mercoledì (30 aprile,ndr) alle Congregazioni generali dopo il funerale del Papa, quando sono arrivato, immediatamente le persone, hanno cominciato a chiedermi, Eminenza, conosci questo Roberto? E io dicevo, mi spiace, mi piacerebbe essere d'aiuto. Perchè il pensiero naturale della gente era che siccome lui è nato negli Stati Uniti, allora dovevamo avere familiarità". "Così - continua - mi sono reso conto che quello che sapevo di lui era abbastanza stellare ma molto poco, che non lo conoscevo bene e questo pensiero è continuato per 2,3 giorni finchè mi sono detto, Dolan, devi conoscere questa persona". "Io sono andato da diversi cardinali - ha aggiunto - e molti sono venuti da me, ci si voleva conoscere meglio, indovinare il pensiero gli uni degli altri, e così ho cominciato a conoscerlo ed ogni giorno di più". Un profilo quindi, quello del nuovo Papa, che a detta di Dolan, sarebbe cresciuto in pochissmi giorni durante le Congregazioni generali.
09:09
Parolin: "Per Leone XIV un lunghissimo applauso dei cardinali""Credo di non rivelare nessun segreto, se scrivo che un lunghissimo e caloroso applauso è seguito a quell''accetto' che lo rendeva il 267mo Papa della Chiesa Cattolica. Di lui mi ha colpito soprattutto la serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, 'drammatici', perché cambiano totalmente la vita di un uomo". Lo scrive il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, in una lettera scritta al Giornale di Vicenza "ancora 'fresco' - nota - della forte e coinvolgente esperienza del Conclave". Parolin esprime la "gioia che in così breve tempo la Chiesa universale abbia ritrovato il suo Pastore, il Successore di Pietro, il Vescovo di Roma, dopo la malattia e la morte di Papa Francesco, che ha avuto la pazienza di tenermi come suo Segretario di Stato per quasi 12 anni". "Il nuovo Papa - prosegue - ha ben presenti i problemi del mondo d'oggi, come ha dimostrato fin dalle sue prime parole sulla Loggia di San Pietro, riferendosi immediatamente alla pace 'disarmata e disarmante'". La serenità del nuovo Pontefice "io l'ho sempre sperimentata nel Card. Prevost - ricorda Parolin - che ebbi modo di conoscere all'inizio del mio servizio come Segretario di Stato per una questione spinosa che riguardava la Chiesa in Perù, dove egli era Vescovo della Diocesi di Chiclayo. Ho avuto poi la possibilità di collaborare direttamente con lui in questi due ultimi anni, dopo che Papa Francesco l'ha chiamato a Roma e l'ha messo a capo del Dicastero per i Vescovi. Ho potuto sperimentare in lui conoscenza delle situazioni e delle persone, pacatezza nell'argomentazione, equilibrio nella proposta delle soluzioni, rispetto, attenzione e amore per tutti. Credo che Papa Leone XIV, oltre ovviamente che nella grazia del Signore, troverà nella sua grande esperienza di religioso e di pastore, come pure nell'esempio, nell'insegnamento e della spiritualità del grande padre Agostino - che egli ha citato nelle sue prime parole - le risorse per lo svolgimento efficace del ministero che il Signore gli ha affidato, a bene della Chiesa e dell'umanità intera. Noi gli siamo vicini con il nostro affetto, la nostra obbedienza e la nostra preghiera", conclude.
09:03
Veltroni: "Scelto un pastore gentile"Quella di eleggere a Papa Robert Francis Prevost "probabilmente è la scelta più responsabile e matura che in questo momento di grande caos, di esasperazione e radicalizzazione, la Chiesa potesse compiere. Hanno scelto un pastore con un'esperienza missionaria, un teologo che si è formato studiando matematica. Mi sembra un uomo gentile, che di questi tempi è un tratto rivoluzionario. Un uomo che non ha mascherato la sua commozione quando è comparso davanti alla folla, non ha cercato la frase a effetto, e ha usato la parola che in questo momento è più giusto usare: pace. Mi sembra abbia quel tratto inclusivo e rassicurante, un sorriso e un'autorevolezza che sono quanto di meglio possa aspettarsi dalla Chiesa chi crede e chi non crede". Lo ha detto l'ex segretario del Pd Walter Veltroni, intervistato da La Repubblica. "Anche chi non crede, è come sentisse il bisogno di un leader, di un pastore, di qualcuno che fornisca luce e speranza in tempi così bui e violenti", afferma Veltroni, secondo cui "non è più il tempo dell'indifferenza". Sulle aspettative di continuità con papa Francesco, l'ex segretario Dem auspica: "Mi auguro si vada ancora più avanti sul piano delle acquisite libertà della società", riferendosi "a quella condizione di libertà di scelta nella quale oggi per fortuna si trovano tanti esseri umani e che non può essere trattata senza considerare che Dio non fa graduatorie". Veltroni sottolinea: "Credo che questo Papa possa riuscire a realizzare quelle riforme che nella Chiesa non arrivano a strappi, ma facendo ogni giorno un passo in più".
08:50
Mamberti: "Mi ha sorpreso la scelta di chiamarsi Leone XIV"La scelta di Robert Francis Prevost di chiamarsi Leone XIV "mi ha sorpreso. Sono andato indietro ai predecessori, ho immaginato che da agostiniano volesse agganciarsi ai grandi padri della Chiesa, a Leone Magno. E poi sicuramente a Leone XIII e all'impulso che ha dato alla dottrina e quindi all'impegno sociale della Chiesa". Lo ha detto, in un'intervista a La Repubblica, il cardinale protodiacono Dominique Lamberti, che ha pronunciato la formula di rito Habemus Papam introducendo l'annuncio del nuovo pontefice. Mentre si concretizzata l'elezione, racconta Mamberti, Prevost "era commosso. È naturale: si stava realizzando un cambiamento totale nella sua vita. Ma era sereno quando ha pronunciato la formula con cui accettava l'elezione". Il pontefice ha detto che i cardinali gli hanno messo una croce sulle spalle: "Ne siamo consapevoli, sentiamo la responsabilità personale di aver caricato un nostro fratello e per questo gli saremo accanto, anche lui ci ha invitati a camminare insieme".
08:26
Conte: "Sarà un Papa scomodo com'era Bergoglio""Penso che saprà farsi sentire e parlare con logiche che non sono proprie di nessuna fazione politica e mi auguro che sarà anche lui 'scomodo', a suo modo, come lo è stato Bergoglio. Sono certo che diventerà un grande punto di riferimento spirituale e morale anche negli Stati Uniti e che la sua solida figura farà sfigurare le intemperanze non solo di Trump ma di tutti i politici che, negli Usa, in Italia e dappertutto, fingono di risolvere i problemi a colpi di annunci e di azioni dimostrative". Così, in un'intervista a La Stampa, il leader del M5s Giuseppe Conte, commenta l'elezione a Papa di Robert Francis Prevost. "Non lo inquadrerei come un Papa americano tout court. Gli anni missionari nelle diocesi povere del Perù credo gli abbiano garantito 'l'odore delle pecore' e la propensione a stare 'in mezzo al gregge', non rinserrato nei palazzi apostolici", afferma Conte. Secondo l'ex premier "in un mondo lacerato da guerre, competizioni economiche e fondamentalismi, frammentato da ingiustizie e diseguaglianze, la parola 'pace' che è risuonata più volte nel suo primo discorso, non è neutra. Su di essa si misurerà primariamente il ruolo della Chiesa nel mondo: costruire ponti, avvicinare i popoli in conflitto con l'ascolto e il dialogo, per dirla con Papa Francesco: 'disarmare le parole, le menti, la terra'". Per quanto riguarda i possibili cambiamenti nella politica su Ucraina e Medio Oriente con Leone XIV, Conte afferma: "Oggi credo che la Chiesa, con la sua rete diplomatica e le sue riconosciute qualità di saggezza, possa essere il più grande promotore di pace e di negoziati al mondo. Questo compito dovrebbe svolgerlo, laicamente, l'Onu, che però versa da anni in grave crisi senza che ci sia la volontà politica di riformarla e rilanciarla".
08:25
Dolan: "Il Papa costruirà ponti anche con Trump""Il Papa costruirà ponti con i leader di ogni nazione. Anche con il presidente Trump. È proprio questo che significa la parola latina 'pontefice': colui che costruisce ponti. Non ci sarà un leader che Papa Leone considererà più o meno importante di un altro. Nei prossimi giorni comincerà a incontrare quotidianamente capi di Stato e rappresentanti di tutto il mondo, con la stessa volontà di dialogo". Lo ha detto il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York e leader della galassia conservatrice cattolica, intervistato da La Stampa. "Leone XIV è un uomo di profonda fede, radicato nella preghiera e capace di ascoltare. Non cerca il potere, ma il servizio", ha detto Dolan. Secondo il cardinale americano il fatto che Leone XIV sia il primo Papa nato negli Stati Uniti "è motivo di orgoglio e gratitudine per noi. Ma va detto che Leone XIV è anche cittadino peruviano. Ha vissuto in missione in Perù per decenni, si è legato moltissimo alla gente del posto, e ha preso la cittadinanza. È davvero un cittadino del mondo". Rispetto ai predecessori, Leone XIV "potrebbe essere una combinazione di Benedetto XVI e Francesco. Come sant'Agostino, papa Prevost ha un'intelligenza profonda, e sa anche che la fede deve toccare il cuore, deve potersi esprimere in modo credibile, coinvolgente e concreto. Ha un fervore missionario, e una mente teologica solida. Una bellissima combinazione".
06:12
Vance potrebbe partecipare a messa insediamentoPotrebbe essere presente anche il vicepresidente americano alla cerimonia di di intronizzazione di papa Leone XIV. Secondo quanto si apprende, JD Vance forse sarà a Roma per la cerimonia in programma il 18 maggio. Al momento non si escludebbe neanche la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che è stato a San Pietro in occasione delle esequie di papa Francesco.
06:11
Papa Leone XIV e l'eredità di Bergoglio, i tanti dossier apertiDopo la morte di Papa Francesco e alla vigilia del Conclave, l'idea di dover raccogliere l'eredità del Pontefice scomparso era un pensiero che poteva preoccupare chiunque. I tanti fronti di riforma, compiuti o ancora in corso, i tanti cantieri aperti lasciati da Francesco, i "processi avviati" come li chiamava lui, sono altrettanti capitoli di cui scrivere un futuro e su cui, se possibile, non fermarsi, né tanto meno tornare indietro. Il nuovo Papa, Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV, già al momento della sua elezione, ha davanti a sé una serie di dossier su cui intraprendere valutazioni dirette, adottare decisioni, metter già in atto il suo 'munus' di pastore universale della Chiesa. L'APPROFONDIMENTO
06:11
Chi è Robert Prevost che ha scelto il nome Leone XIVÈ stato eletto il nuovo Papa: è Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV. È nato il 14 settembre 1955 a Chicago, negli Stati Uniti. La sua elezione rappresenta la prima volta di un Papa nordamericano. Finora era prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina. IL PROFILO
06:11
Chi era Papa Leone XIII, l'autore dell'enciclica "Rerum Novarum"Originario del paese laziale di Carpineto Romano, restò in carica dal 1878 al 1903. Scrisse 86 encicliche, tra cui la "Rerum Novarum", promulgata il 15 maggio 1891, che gli valse il nome di "Papa dei lavoratori". Lì scrisse: "Se con il lavoro eccessivo o non conveniente al sesso e all'età, si reca danno alla sanità dei lavoratori, in questi casi si deve adoperare, entro i debiti confini, la forza e l'autorità delle leggi". L'APPROFONDIMENTO
06:10
Papa Leone XIV negli anni ’70 alla “Minitalia”, la foto inedita davanti a San PietroUna rara fotografia degli anni ’70 mostra il neoeletto Papa Leone XIV in visita alla Minitalia, il cuore storico di quello che oggi è Leolandia, parco divertimenti nella Bergamasca. Il Pontefice è ritratto davanti alla riproduzione di Piazza San Pietro insieme a Padre Giovanni Lenzi, suo amico di lunga data e agostiniano di Capriate San Gervasio. L’immagine, condivisa dal sindaco della cittadina lombarda, Cristiano Esposito, è il ricordo di una giornata trascorsa in amicizia pochi anni dopo l'apertura del parco a tema. LEGGI L’ARTICOLO
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