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Intronizzazione Papa Leone XIV, il 18 maggio la messa di inizio pontificato
Introduzione
La messa di inizio Pontificato a San Pietro di Papa Leone XIV è prevista per il 18 maggio 2025. Una giornata che rappresenta una delle più importanti per il nuovo Pontefice, a causa del suo valore e dei riti che l’accompagnano: ecco cosa sapere.
Quello che devi sapere La procedura nei secoli
- Nei secoli l’inizio del papato prevedeva una vera e propria incoronazione, che era parte integrante dell’intronizzazione del Papa. A suggello di ciò avveniva l’imposizione della tiara papale, o triregno, sul capo del pontefice da parte del decano dell'Ordine dei diaconi (in foto, papa Pio XII incoronato con la tiara papale).
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Paolo VI l’ultimo Papa a essere incoronato
- L’ultimo Papa a indossare la tiara papale è stato Paolo VI che, il 13 novembre 1964, depose il triregno sull’altare per offrirla ai poveri. La tiara fu venduta e il ricavato donato in beneficenza: oggi è conservata presso la basilica del santuario nazionale dell'Immacolata Concezione a Washington, capitale degli Stati Uniti.
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La messa sostituisce l’incoronazione
- Da Papa Giovanni Paolo I in poi, la messa ha sostituito l'incoronazione papale, praticata per secoli. La messa ha comunque assunto un vero e proprio significato simbolico: il Papa entra in carica immediatamente dopo aver accettato la propria elezione.
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Le modifiche di Papa Benedetto XVI
- Dopo Giovanni Paolo I, anche Giovanni Paolo II ha mantenuto le stesse modifiche volute appena qualche mese prima dal predecessore. Il 20 aprile 2005 Papa Benedetto XVI ha approvato un rito permanente, di cui una bozza era stata precedentemente preparata dall'Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice sotto il pontificato di Giovanni Paolo II. Questo è stato poi reso noto come libro liturgico ufficiale della Chiesa con il nome Ordo Rituum pro Ministerii Petrini Initio Romae Episcopi (Ordine dei riti per l'inaugurazione del ministero petrino del vescovo di Roma). L'arcivescovo Piero Marini, cerimoniere pontificio, lo ha descritto come parte dell'applicazione ai riti pontifici delle riforme liturgiche successive al Concilio Vaticano II. Al suo interno è presente non solo il rito della messa dell'inaugurazione, ma anche quello della messa in occasione della presa di possesso della cathedra romana, la cattedra del vescovo di Roma, in San Giovanni in Laterano. Alcune modifiche sono state poi introdotte da Benedetto XVI nel 2013, poco prima delle sue dimissioni: ad esempio, le cerimonie strettamente non sacramentali si svolgono prima o al di fuori della messa; è prevista una scelta musicale più ampia; le visite alle due basiliche papali di San Paolo fuori le Mura e di Santa Maria Maggiore potranno essere compiute quando il neoeletto pontefice riterrà più opportuno e, infine, viene ripristinato l'atto di omaggio individuale di ciascun cardinale al nuovo Pontefice.
I simboli
- Con Papa Giovanni Paolo I, la messa di inaugurazione ha così previsto tre soli atti: l’imposizione del pallio sulle spalle del nuovo papa, l'imposizione dell'anello del pescatore e il ricevimento dell'obbedienza dei cardinali. Il pallio viene imposto al neoeletto Papa dal cardinale protodiacono. Il significato del pallio, insegna episcopale confezionata con lana di agnelli, è illustrato da varie testimonianze dei Padri. Simeone di Tessalonica scrive: "Il pallio indica il Salvatore che incontrandoci come la pecora perduta se la carica sulle spalle, e assumendo la nostra natura umana nella Incarnazione, l’ha divinizzata, con la sua morte in croce ci ha offerto al Padre e con la risurrezione ci ha esaltato". Il pallio per il Pontefice, nella sua forma nuova che riprende quella originale, è intessuto della lana di agnelli e di pecore. L’anello del pescatore viene imposto dal cardinale decano. Sin dal primo millennio l’anello è insegna propria del Vescovo. Quello consegnato al nuovo Papa, con l’immagine-sigillo di San Pietro e la barca con la rete, ha il significato dell’anello-sigillo che autentica la fede e significa il compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli
Il discorso
- La messa e l'omelia del Papa rappresentano anche il momento del discorso "programmatico" perché è il tempo in cui effettivamente comincia il ministero petrino, anche se una prima idea di come sarà il pontificato di Leone XIV si è già intravista con il saluto ai fedeli subito dopo l’elezione
Il giro in papamobile
- Il numero di fedeli presenti dovrebbe essere in linea con quello che ha partecipato ai funerali di Papa Francesco, circa 250mila persone secondo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza ha dichiarato: "La macchina è già partita, è un lavoro in progressione". È lecito attendersi infine, in occasione della messa, sia il saluto alle delegazioni che saranno presenti che il primo giro in papamobile del nuovo Papa, per un saluto più informale alla sua gente.
Per approfondire: Papa Leone XIV negli anni ’70 alla “Minitalia”, la foto inedita davanti a San Pietro
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