Gli Stati Uniti hanno annunciato che Israele non parteciperà al piano di distribuzione di aiuti alimentari alla Striscia di Gaza, dove il cibo scarseggia da quando Israele ha deciso di bloccare tutte le consegne più di due mesi fa. "Gli israeliani saranno coinvolti nel garantire la necessaria sicurezza militare, perché questa è una zona di guerra, ma non saranno coinvolti nella distribuzione del cibo o nel suo trasporto a Gaza", ha affermato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee in una conferenza stampa.
Gli Stati Uniti e Israele hanno discusso "al livello più alto" della possibilità che Washington guidi un governo temporaneo nel periodo successivo alla guerra nella Striscia di Gaza. Le fonti hanno aggiunto che le discussioni si sono concentrate sull'opzione di istituire un governo di transizione guidato da un funzionario americano che supervisionerebbe Gaza finché non sarà smilitarizzata e stabilizzata e finché non sarà istituito un governo palestinese.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di fare ai leader di Teheran ciò che "abbiamo fatto ad Hamas a Gaza", dopo l'attacco dei ribelli Houthi yemeniti - alleati dell'Iran - all'aeroporto di Tel Aviv.
Gli Houthi hanno lanciato un missile contro l'aeroporto di Tel Aviv: lo riportano i media yemeniti e israeliani. Secondo questi ultimi il missile è stato intercettato, mentre a Tel Aviv e nelle pianure della Galilea risuonavano le sirene dall'allarme antiaereo.
L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff terrà nuovi colloqui con l'Iran domenica in Oman. Lo riferiscono fonti informate alla Afp.
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Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della PalestinaNato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER
23:00
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finoraL'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO
22:37
Incontro Abu Mazen-Al Sisi a MoscaIl Presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha incontrato a Mosca il Presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, a margine delle celebrazioni per l'80* anniversario della vittoria sul nazismo. Nel corso dell'incontro, Abbas ha elogiato il fermo sostegno dell'Egitto ai legittimi diritti del popolo palestinese, in particolare al diritto all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente lungo i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.
22:30
Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a RafahDestituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE
22:00
Incendi a Gerusalemme, case evacuate: Israele dichiara stato d'emergenza. FOTOIl ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato ''emergenza nazionale'' in Israele a causa dell'incendio partito dai boschi sopra Gerusalemme e che ha portato alla chiusura dell'autostrada verso Tel Aviv. Un incendio di cui ancora non si conosce l'origine, ma che è scoppiato in concomitanza con un appello rivolto da Hamas ai suoi sostenitori attraverso Telegram. ''Bruciate Israele'', si legge in un post, ''bruciate i boschi, le foreste, le case dei coloni, tutto ciò che potete''. LE IMMAGINI
21:49
Al Sisi vede Abu Mazen: "Egitto sempre al fianco dei palestinesi"Il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha incontrato a Mosca, a margine della parata della Vittoria, diversi leader e capi di Stato, tra cui il presidente palestinese Abu Mazen e il presidente cinese Xi Jinping. Con Abu Mazen, Sisi ha confermato "il pieno sostegno dell'Egitto alla causa palestinese". Il presidente palestinese ha sottolineato che la perdita di vite umane nella Striscia sta superando le 100 o più al giorno. Ha auspicato un cessate il fuoco permanente e un riconoscimento più ampio dello Stato palestinese annunciando una iniziativa a sostegno della soluzione a due Stati il 18 giugno a New York. "La parte palestinese - ha detto Abu Mazen secondo quanto riferito dalla presidenza egiziana - sta compiendo grandi sforzi negli Stati Uniti per promuovere la causa palestinese" e "questi sforzi hanno iniziato a dare risultati positivi". Il presidente palestinese ha aggiunto che la situazione finanziaria dell'Autorità Nazionale Palestinese è estremamente difficile, "soprattutto perché Israele trattiene circa due miliardi di dollari di quote palestinesi". Ha poi sottolineato "l'importanza di tenere il prossimo vertice arabo in Iraq per affrontare questa difficile situazione finanziaria e giungere a risultati positivi tangibili in tal senso".
21:41
Usa annunciano distribuzione di aiuti a Gaza senza IsraeleGli Stati Uniti hanno annunciato che Israele non parteciperà al piano di distribuzione di aiuti alimentari alla Striscia di Gaza, dove il cibo scarseggia da quando Israele ha deciso di bloccare tutte le consegne più di due mesi fa. "Gli israeliani saranno coinvolti nel garantire la necessaria sicurezza militare, perché questa è una zona di guerra, ma non saranno coinvolti nella distribuzione del cibo o nel suo trasporto a Gaza", ha affermato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Mike Huckabee in una conferenza stampa. La sicurezza nei punti di distribuzione sarà garantita "da appaltatori privati", mentre l'esercito israeliano fornirà la sicurezza "a distanza" per proteggerli dai combattimenti in corso, ha spiegato Huckabee. Israele non ha commentato gli annunci. Sostenendo che non vi è alcuna crisi umanitaria a Gaza, Israele afferma che il blocco, imposto il 2 marzo, mira a costringere Hamas a rilasciare gli ostaggi ancora trattenuti lì dall'attacco del movimento islamista palestinese del 7 ottobre 2023. Per settimane, funzionari delle Nazioni Unite e delle Ong hanno lanciato l'allarme per la carenza di cibo, medicine e carburante nel territorio palestinese, dove gli aiuti sono vitali per i 2,4 milioni di persone rimaste nella Striscia dopo oltre 19 mesi di guerra.
21:30
La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di GazaÈ stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO
21:00
23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA
20:36
Trump sull'Iran: "Accordo o faremo saltare in aria le centrifughe nucleari"Il leader degli Stati Uniti ha dichiarato che sarebbe pronto anche ad agire con la forza in caso di mancato accordo con Teheran sul nucleare. LEGGI QUI
20:34
Sisi e Putin: "Necessario stabilizzare il Medio Oriente"Il ministro egiziano Abdel Fattah Al Sisi e quello russo Vladimir Putin si sono incontrati a margine della parata della Vittoria, concordando sulla necessità "di ripristinare la stabilità in Medio Oriente, in particolare nella Striscia di Gaza, e di intensificare gli sforzi per evitare un'escalation regionale". Lo riporta una nota diffusa dall'ufficio del presidente egiziano.
19:59
Scambio battute Tajani-Boccia su Gaza: "Pronto a riferire"Scambio di battute in Aula alla Camera, a margine della cerimonia in ricordo delle vittime del terrorismo, tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani rivolgendosi al capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia. Al centro della breve discussione la richiesta, da parte dei dem, di un'informativa del governo su Gaza sollecitata da tutte le opposizioni. Il ministro si è avvicinato ai banchi del Partito democratico e, secondo quanto riferito da diversi presenti, avrebbe sottolineato come non gli fosse arrivata al momento nessuna richiesta formale di informativa e che comunque è sempre "pronto" a riferire al Parlamento. Dai banchi del Pd sarebbe stato ribadito che l'unica cosa che interessa sapere è proprio la posizione del governo e quindi di poter ascoltare al più presto l'informativa del ministro degli Esteri sul dramma di Gaza.
19:53
La Russa: “A fianco di Israele nonostante eventuali errori di Netanyahu”"Nonostante gli eventuali errori di Netnayahu sono senza se e senza ma al fianco della gente di Israele che è stata attaccata, ha subito una cosa senza precedenti. Tutti coloro che fanno finta di essere per la pace, i pro Pal, sono per far sparire l'esistenza degli ebrei. Intanto da quella parte del mondo, poi probabilmente dal resto del mondo". E' quanto ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa nel corso dell'iniziativa 'Spazio Cultura' a Firenze.
19:39
Giudice Usa ordina rilascio studentessa turca pro PalestinaUn giudice federale ha ordinato il rilascio immediato di Rumeysa Ozturk, una dottoranda turca della Tufts University la cui detenzione videoregistrata da parte di agenti federali mascherati e' diventata un caso nella controversa campagna dell' amministrazione Trump contro gli studenti filopalestinesi nei campus universitari americani. Il giudice distrettuale statunitense William Sessions III ha stabilito che Ozturk e' stata detenuta illegalmente a marzo per aver scritto un editoriale critico nei confronti di Israele sul giornale della sua scuola. "È proprio così. Non ci sono prove... in assenza dell'editoriale", ha affermato il giudice - nominato da Obama - descrivendolo come un'apparente violazione del suo diritto alla libertà di parola. Ha anche affermato che Ozturk aveva avanzato significative denunce di violazioni del giusto processo. "La sua detenzione non può essere mantenuta", ha stabilito il giudice.
19:00
Governo italiano proroga di 12 mesi lo stato di emergenza a GazaIl governo italiano ha deliberato, su proposta del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e previa relazione del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza nella Striscia di Gaza, in conseguenza degli accadimenti in atto in quel territorio, al fine di consentire la prosecuzione degli interventi di assistenza alla popolazione interessata, che versa in una situazione drammatica, con carenza di cibo e delle cure necessarie, senza la prospettiva del ripristino delle strutture di assistenza sanitaria. Lo comunica la Farnesina. Viene inoltre integrato il precedente stanziamento di 5 milioni di euro, di ulteriori risorse pari a 2 milioni e 500 mila euro, provvedimento necessario per effettuare i trasferimenti di pazienti in Paesi dove possano ricevere le cure necessarie, soprattutto persone, spesso bambini, affette da serie patologie che non possono essere curate e assistite in loco. Le risorse sono a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. "Dall'inizio della crisi, l'Italia è stata in prima linea per assistere la popolazione civile della Striscia - ha commentato il ministro Tajani -. Stiamo lavorando con Israele, con l'Autorità nazionale palestinese e con il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu per cercare di riaprire un varco per proseguire il programma Food for Gaza e far passare gli aiuti alimentari italiani. Intanto, proseguiremo nell'assistenza ai malati palestinesi. Ad oggi, oltre 100 minori, insieme alle loro famiglie, sono stati trasferiti da Gaza per essere trattati in strutture italiane. Siamo pronti a proseguire in questa azione per alleviare le sofferenze della popolazione civile palestinese" ha aggiunto. "Con la nostra Protezione Civile - ha spiegato il Ministro Musumeci - ci stiamo adoperando per assicurare tempestiva assistenza e il necessario soccorso alla popolazione di Gaza. Con la risorsa finora erogata dal governo Meloni, 7,5 milioni, puntiamo essenzialmente ad effettuare ulteriori trasferimenti di persone bisognose di cure mediche e a fornire beni e mezzi di sostentamento ai civili palestinesi"
18:32
Gaza, Bonelli: "Governo ipocrita""Non una condanna, non una parola contro lo sterminio in atto nella Striscia di Gaza. Il Governo Meloni continua ad adottare una linea di profonda e insopportabile ipocrisia: da un lato stanzia 2,5 milioni di euro per curare i feriti palestinesi - molti dei quali bambini - colpiti dai bombardamenti israeliani, dall'altro mantiene attivi accordi militari e autorizza l'esportazione di armi verso Israele. Una contraddizione morale inaccettabile": lo dichiara Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. "Si parla di programmi come 'Food for Gaza' quando l'esercito israeliano impedisce l'ingresso perfino di un panino e bombarda i depositi alimentari. Si parla di assistenza sanitaria mentre si tace sull'assedio, sulle migliaia di civili uccisi, sui medici assassinati e sugli ospedali distrutti. Meloni, Tajani e Salvini: perché non riuscite a provare vergogna?", conclude.
18:26
Governo proroga stato emergenza e ulteriori risorse per GazaIl governo ha deliberato, su proposta del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e previa relazione del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza nella Striscia di Gaza, in conseguenza degli accadimenti in atto in quel territorio, per consentire la prosecuzione degli interventi di assistenza alla popolazione interessata, che versa in una situazione drammatica, con carenza di cibo e delle cure necessarie, senza la prospettiva del ripristino delle strutture di assistenza sanitaria. Viene inoltre integrato il precedente stanziamento di 5 milioni di euro, di ulteriori risorse pari a 2 milioni e 500 mila euro. Il provvedimento è necessario anche per effettuare i trasferimenti di pazienti in Paesi dove possano ricevere le cure necessarie, soprattutto persone, spesso bambini, affetti da serie patologie che non possono essere curati e assistiti in loco. Le risorse sono a valere sul Fondo per le emergenze nazioni. "Dall'inizio della crisi, l'Italia è stata in prima linea per assistere la popolazione civile della Striscia. Stiamo lavorando con Israele, con l'Autorità nazionale palestinese e con il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu per cercare di riaprire un varco per proseguire il programma Food for Gaza e far passare gli aiuti alimentari italiani. Intanto, proseguiremo nell'assistenza ai malati palestinesi. Ad oggi, oltre 100 minori insieme alle loro famiglie sono stati trasferiti da Gaza per essere trattati in strutture italiane. Siamo pronti a proseguire in questa azione per alleviare le sofferenze della popolazione civile palestinese", ha commentato il ministro Tajani. "Con la nostra Protezione civile - ha spiegto il ministro Musumeci - continuiamo ad operarci per assicurare tempestiva assistenza e il necessario soccorso alla popolazione di Gaza. Con la risorsa finora erogata dal governo Meloni, 7,5 milioni, puntiamo essenzialmente ad effettuare ulteriori trasferimenti di persone bisognose di cure mediche e a fornire beni e mezzi di sostentamento ai civili palestinesi".
18:24
Erdogan al Papa, insieme per porre fine a tragedia di Gaza"Sono sinceramente convinto che un ulteriore progresso nelle relazioni tra la Turchia e il Vaticano contribuirà in modo significativo al rafforzamento della tolleranza sulla scena internazionale e alla fine delle tragedie umanitarie, soprattutto a Gaza". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in una lettera a Papa Leone XIV con cui si è congratulato per l'elezione del Pontefice, a nome suo e della Turchia. "Ho piena fiducia sul fatto che continueremo il dialogo sincero e costruttivo che abbiamo instaurato con Papa Francesco", ha scritto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
18:00
Media: "Nuovi colloqui Iran-Usa in Oman domenica"L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff terrà nuovi colloqui con l'Iran domenica in Oman. Lo riferiscono fonti informate alla Afp. Fonti di Teheran hanno confermato i colloqui di domenica. L'incontro è previsto nuovamente in Oman, ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, citando un membro del team negoziale. Secondo i mediatori dell'Oman, il quarto round di colloqui sul nucleare, originariamente previsto per il 4 maggio a Roma, è stato rinviato per "ragioni logistiche". Esperti, tuttavia, hanno attribuito la causa alle divergenze e alle difficoltà iniziali nelle posizioni negoziali. Finora hanno partecipato ai colloqui in qualità di mediatori l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Aragchi e il ministro degli Esteri dell'Oman Badr al-Busaidi.
17:40
Houthi lanciano razzo verso aeroporto di Tel Aviv: intercettatoGli Houthi hanno lanciato un missile contro l'aeroporto di Tel Aviv: lo riportano i media yemeniti e israeliani. Secondo questi ultimi il missile è stato intercettato, mentre a Tel Aviv e nelle pianure della Galilea risuonavano le sirene dall'allarme antiaereo. In seguito al rilevamento del lancio, scrive Ynet, è scattato il sistema di difesa anti-missili Arrow 3, con i voli dell'aeroporto Ben Gurion che sono stati temporaneamente sospesi. Ferma la risposta di Israele: "Risponderemo con forza'
16:03
Hegseth cancella viaggio in Israele della settimana prossimaIl capo del Pentagono Pete Hegseth ha cancellato il viaggio in Israele dove doveva recarsi la settimana prossima, prima della visita di Donald Trump nella regione. Lo rivela il Jerusalem Post. Nei giorni scorsi il sito Axios ha fatto sapere che Hegseth sarebbe dovuto arrivare in Israele il 12 maggio, un giorno prima dell'inizio del viaggio del presidente Usa in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Sarebbe stato il suo primo viaggio nello Stato ebraico in qualità di segretario alla Difesa e avrebbe dovuto incontrare il premier Benjamin Netanyahu e l'omologo Israel Katz.
15:47
Idf: "Intercettato un missile dallo Yemen verso Israele"L'esercito israeliano ha comunicato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen. Attivate le sirene d'allarme. Lo scrive il Times of Israel.
15:47
Svedese-iraniano detenuto a Teheran ha avuto un infartoIl ricercatore svedese-iraniano Ahmadreza Djalali, detenuto nel carcere di Evin da 9 anni, ha avuto un infarto e ora rischia di morire, lo dichiarano il suo avvocato e la moglie. Djalali fu arrestato a Teheran durante una sua visita all'università e nonostante gli sforzi diplomatici da parte della Svezia rimane ancora in prigione. "Ieri sera Ahmadreza Djalali ha avuto un attacco di cuore ed è stato trasferito nella sezione ospedaliera della prigione di Evin. Gli è stato detto che non gli sarebbe stato permesso di vedere un cardiologo fino a domenica" hanno dichiarato la moglie e l'avvocato, riportati dall'agenzia di stampa svedese, TT. "Dopo nove anni di sofferenze, la sua salute si sta rapidamente deteriorando. La sua vita è ora in immediato pericolo" aggiungono, facendo appello al premier svedese Ulf Kristersson e la ministra degli Esteri Maria Malmer Stenergard di prendere tutte le misure d'emergenza necessarie per portarlo a casa.
15:26
De Luca: "Genocidio a Gaza, Governo italiano dica una parola"Il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, torna a parlare dello Stato israeliano, che "sta dando prova di una totale insensibilità per i valori umani fondamentali. Sta proponendo l'occupazione di Gaza e stato della Palestina, una vergogna che dovrebbe lacerare la coscienza di ogni persona perbene". E auspica che "il Governo italiano dica una parola su quello che sta succedendo a Gaza, l'unico che ne ha parlato è stato Papa Francesco". "Quello che sta avvenendo a Gaza è sconvoglente, un genocidio, il calpestamento di tutte le norme del diritto internazionale", sottolinea nel corso della diretta Fb dove aggiunge anche che "la memoria dei campi di concentramento rischia di affievolirsi" e che il "principale alimentatore dell'antisemitismo di chiama Netanyahu"
13:31
Media, Hegseth annulla visita del 12 maggio in IsraeleIl segretario alla Difesa americano Pete Hegseth ha annullato la programmata visita in Israele. Lo riferisce il giornalista di Axios Barak Ravid, citando due fonti israeliane. Hegseth era atteso a Gerusalemme il 12 maggio.
12:37
Ambasciatore Usa: "Con Tel Aviv legami rimangono forti"Washington non si sta "allontanando" dagli stretti legami con Gerusalemme e non sta cercando di eludere il governo "israeliano". Lo ha dichiarato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, durante un incontro con i giornalisti all'ambasciata statunitense a Gerusalemme. Huckabee ha sottolineato che le relazioni tra i due Paesi rimangono molto stretti, dopo che un rapporto ha rivelato che l'amministrazione Trump non è in grado di chiedere che l'Arabia Saudita riconosca Israele come parte di un patto nucleare con Riyadh. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, Huckabee, ha spiegato che "con il presidente Trump, la relazione speciale non e' mai stata così forte". In merito alla ripresa degli aiuti umanitari, l'ambasciatore ha chiarito "non dipendono dall'esistenza di un cessate il fuoco" e che gli elementi chiave del piano sono "distribuire il cibo in modo efficiente e sicuro, e impedire al gruppo terroristico di Hamas di metterci le mani sopra e rubarlo". Ai giornalisti Huckabee ha ribadito che gli Usa ritengono Hamas "responsabile al 100% dell'orribile situazione", quinidi di "affamare il proprio popolo" e di impedire una soluzione. Proprio su Hamas, Huckabee ha sollecitato una condanna internazionale unanime delle "torture effettuate nei confronti degli ostaggi".
12:14
Raid dell'Idf su Gaza, 5 morti di cui un neonato e un pescatoreNella Striscia di Gaza almeno cinque persone, di cui un neonato e un pescatore, sono state uccise in diversi attacchi aerei israeliani attuati nelle ultime ore nel campo profughi di Nuseirat, a Gaza City e al largo della costa settentrionale. Lo riferisce l'agenzia stampa palestinese Wafa. Fonti locali hanno riportato che aerei militari israeliani hanno bombardato un'abitazione, uccidendo tre membri della stessa famiglia nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. L'attacco ha causato la morte di Rashad Abu Hayya Hamdan, di sua moglie Safa e del loro neonato Amr. In un altro attacco, un drone israeliano ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Al-Rimal a Gaza City, uccidendo una persona e ferendone diverse altre. Sempre questa mattina, un pescatore palestinese è stato ucciso e un altro ferito dopo che le forze navali israeliane hanno aperto il fuoco su un peschereccio al largo della costa settentrionale di Gaza, secondo fonti locali. I pescatori sono stati presi di mira mentre lavoravano nelle acque al largo di Gaza City. Uno di loro è deceduto sul posto per le ferite riportate, mentre l'altro è stato trasportato in ospedale con ferite di media entità.
11:58
Due soldati israeliani uccisi e sei feriti in attacchi di HamasDue soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono stati uccisi e almeno altri sei sono rimasti feriti in due distinti attacchi avvenuti ieri durante i combattimenti nel sud della striscia di Gaza, secondo quanto riferito dall’esercito di Israele. Sale così a 418 il bilancio dei militari israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva di terra contro Hamas a Gaza e delle operazioni lungo il confine con la striscia.
Gli scontri sono avvenuti nel quartiere Jenina di Rafah, in due offensive separate di Hamas che hanno causato la morte dei due soldati israeliani e il ferimento degli altri sei. Nel primo attacco, un Rpg ha colpito un edificio provocandone il crollo parziale; nel secondo, un mezzo blindato è stato centrato da un ordigno. Hamas ha rivendicato le azioni con messaggi su telegram, dichiarando che i suoi uomini hanno teso un’imboscata a una forza israeliana composta da 12 soldati all’interno di una casa nel quartiere Tanur, nella zona est di Rafah (adiacente a Jenina), colpendoli con due Rpg e facendo esplodere un ordigno vicino alle truppe.
11:47
Telefonata Merz-Netanyahu: "Discusso di ostaggi, Gaza e Siria"Il cancelliere Friedrich Merz in una telefonata con il primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso la sua preoccupazione per il destino degli ostaggi e la difficile situazione umanitaria a Gaza. Lo rende noto Reuters, riportando le dichiarazioni del portavoce del governo tedesco. Merz "ha espresso la sua speranza che i negoziati per un cessate il fuoco inizino presto", ha detto il portavoce, il quale ha aggiunto che nella telefonata si è disucssa anche la situazione in Siria.
11:16
Tajani: "Israele apra le porte all'operazione italiana 'Food for Gaza''"Noi dobbiamo ottenere un risultato che è quello di arrivare a un cessate il fuoco, far liberare gli ostaggi israeliani che sono dal 7 ottobre nelle mani dei terroristi e permettere alla popolazione civile di avere tutti gli aiuti umanitari di cui ha bisogno". Lo ha detto a Start Sky TG24 il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando "il lungo colloquio di ieri con il ministro degli Esteri israeliano, perché Israele apra le porte all'operazione italiana 'Food for Gaza', che ha avuto già successo, che noi stiamo realizzando con il sostegno del governo di Israele e con quello dell'Autorità Nazionale Palestinese".
"Oggi pomeriggio parlerò con il primo ministro palestinese Mustafa - annuncia Tajani - per far sì che possano entrare i beni alimentari. Da un lato, Israele tentenna, dall'altro Guterres non vuole che le organizzazioni delle Nazioni Unite si impegnino in operazioni che possano coinvolgere i privati. Noi non siamo mai passati attraverso Hamas, non abbiamo lavorato con l'Unrwa, ma con il Programma Alimentare Mondiale, attraverso i nostri rappresentanti diplomatici, a Tel Aviv, a Gerusalemme, il nostro console che parla con l'Anp l'ambasciata d'Italia presso la Fao e a New York, l'ambasciata d'Italia presso le Nazioni Unite, stiamo cercando di fare sì che si possano aprire le porte agli aiuti umanitari italiani".
10:57
Axios: "Trump incontra il ministro israeliano Dermer"Il Presidente americano Donald Trump ha incontrato ieri il Ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer, stretto collaboratore del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, e ha discusso dei colloqui sul nucleare con l'Iran e della guerra a Gaza. A scriverne è Barak Ravid su Axios, citando due fonti informate sull'incontro.
L'incontro alla Casa Bianca, che non è stato reso pubblico né dagli Stati Uniti né da Israele, si è svolto alla vigilia del quarto round di colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran, in programma domenica a Muscat, e del viaggio del Presidente Trump in Medio Oriente che inizierà lunedì. Trump visiterà l'Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti.
L'incontro tra un presidente e un funzionario, quindi non un capo di stato è alquanto insolito, fa notare Axios. I colloqui si sono svolti due giorni dopo l'annuncio di Trump - che ha colto di sorpresa Netanyahu - di una tregua con gli Houthi.
10:52
Tajani: "Su Gaza l'Italia si riconosce nel piano egiziano""Per la situazione a Gaza e in Israele ora si tratta di ottenere prima di tutto i risultati più importanti: il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e fa arrivare alla popolazione di Gaza gli aiuti umanitari" ha detto il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani a SkyTG24 Start. "Ho avuto un colloquio con il ministro degli esteri israeliano Israel Katz per aprire le porte al nostro programma Food for Gaza, per far entrare i beni alimentari che l'Italia ha inviato, Israele tentenna. Ma noi lavoriamo con il Pam, e non trattiamo con Hamas o con l'Unrwa" ha detto Tajani. "L'Italia si riconosce nel piano egiziano. Due Popoli, due Stati. L'ho ribadito anche al presidente egiziano Sisi. Noi non riconosciamo il piano di Netanyahu, il nostro progetto è diverso. Hamas d'altronde ha grandi responsabilità perchè non protegge e non fa nulla per proteggere la popolazione palestinese, e si registra molto malcontento della popolazione palestinese nei confronti di Hamas. Dobbiamo rafforzare l'Anp, aiutandoli, e stiamo lavorando in questa direzione. E oggi pomeriggio ribadirò la mia posizione al premier Mohammad Mustafa".
10:47
Svolti colloqui tra Hamas e Egitto-Qatar: "Nessuna svolta"Mercoledì e giovedì, una delegazione di Hamas ha incontrato a Doha mediatori egiziani e qatarioti per una tregua a Gaza, ma i colloqui "non hanno portato ad alcuna svolta". Lo fanno sapere fonti vicine ad Hamas. I negoziati tra funzionari egiziani e funzionari del Qatar incaricati dei negoziati con una delegazione di alto livello di Hamas guidata da Khalil al-Hayya sono stati "seri" ma non hanno portato ad "alcun progresso tangibile", ha sottolineato la fonte.
08:38
IDF, uccisi due soldati israeliani a Gaza, sei feritiDue soldati delle IDF sono stati uccisi e almeno sei sono rimasti feriti in incidenti separati avvenuti ieri nel corso dei combattimenti nella Striscia di Gaza meridionale. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. I soldati uccisi sono il sergente Yishai Elyakim Urbach, 20 anni, del 605 Battaglione del Corpo di Genio Militare, di Zikhron Yakov e il sergente maggiore Yam Frid, 21 anni, dell'unita' di ricognizione della Brigata Golani. Secondo un'indagine preliminare delle IDF sul primo incidente, agenti di Hamas hanno sparato con un lanciarazzi contro un edificio nel quartiere Jenina di Rafah, dove erano di stanza le truppe.
07:17
Ft accusa Israele: "Il silenzio dell'Occidente è una vergogna""Il silenzio vergognoso dell'occidente su Gaza". È il titolo dell'inedito editoriale di denuncia pubblicato oggi con toni da j'accuse dal Financial Times, autorevole giornale politico-finanziario britannico di orientamento tradizionalmente moderato e filo-occidentale, in cui si punta il dito contro Israele e il governo di Benyamin Netanyahu per la decisione di preparare una nuova "escalation dell'offensiva" nella Striscia di Gaza "dopo 19 mesi di conflitto che ha ucciso decine di migliaia di palestinesi e ha portato a rivolgere accuse di crimini di guerra" al premier. Ma soprattutto contro le complicità occidentali "Da due mesi" - scrive il Ft - "Israele ha già bloccato l'accesso di tutti gli aiuti nella Striscia. I tassi di malnutrizione fra i bambini stanno crescendo e i pochi ospedali che funzionano ancora stanno esaurendo le medicine", mentre salgono gli allarmi sulla diffusione di "carestia e malattie". "Eppure - prosegue - gli Usa e i Paesi europei che considerano Israele un alleato stentano a pronunciare anche una parola di condanna. Dovrebbero essere svergognati per il loro silenzio e dovrebbero smettere di consentire a Netanyahu di agire con impunità". L'editoriale imputa quindi al governo di destra israeliano d'aver fatto "collassare il cessate il fuoco", modificando unilateralmente "i termini dell'accordo di marzo con la copertura di Washington". Non senza contestare a Netanyahu di mettere in pericolo deliberatamente anche "le vite degli ostaggi" israeliani. Quanto ai leader del Paesi arabi, il giornale britannico li accusa d'ipocrisia, poiché si mostrano pubblicamente sdegnati verso Netanyahu, ma poi flirtano con i piani dell'amministrazione Usa di Donald Trump. "Il tumulto globale innescato da Trump" su vari dossier - conclude il Financial Times - "ha già distratto l'attenzione dalla catastrofe di Gaza. Tuttavia chi resta in silenzio o esita a parlare è ormai complice".
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