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Pablo Virgilio David, il cardinale filippino papabile che potrebbe scalzare il connazionale Tagle
Introduzione
Tra i vari cardinali considerati potenziali successori di Papa Francesco c’è anche Pablo Virgilio David, filippino, vescovo di Kalookan. È cardinale – per volere di Bergoglio – dal 7 dicembre 2024. È contrario al “trionfalismo” della Chiesa ed è favorevole all’Eucaristia anche per i peccatori. Si è schierato contro i crimini commessi nelle Filippine da Duterte (CONCLAVE, LA DIRETTA)
Quello che devi sapere Le origini
- Il Cardinale Pablo Virgilio Siongco David è nato a Betis, nella municipalità di Guagua, situata a sua volta nella provincia di Pampanga, il 2 marzo 1959. Decimo di 13 fratelli, è figlio di un avvocato. È stato ordinato Sacerdote il 12 marzo 1983 per l’Arcidiocesi Metropolitana di San Fernando. Dopo un anno come Vice-Parroco, è stato Direttore del Mother of God Counsel Seminary fino al 1986
Per approfondire:
Conclave, chi è il cardinale americano Robert Prevost possibile successore di Francesco
Gli studi
- Dal 1986 al 1991 ha studiato all’estero, conseguendo la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia presso la Katholieke Universiteit Leuven, e frequentando i corsi dell’École Biblique de Jerusalem dove si è diplomato. Rientrato nelle Filippine, ha ricoperto diversi ruoli di direzione e insegnamento nell’équipe educativa del Seminario Arcidiocesano
Gli scritti e la nomina a vescovo
- Nel 2002 è stato Direttore del Dipartimento di Teologia del Seminario, continuando a insegnare Sacra Scrittura. Nello stesso anno è stato eletto Vice-Presidente dell’Associazione dei Biblisti Cattolici delle Filippine e Vice-Presidente dell’Archdiocesan Media Apostolate Networks. È autore, a livello sia accademico sia divulgativo, di diverse pubblicazioni sulla Sacra Scrittura. Il 27 maggio 2006 è stato nominato da Papa Benedetto XVI Vescovo titolare di Guardialfiera ed Ausiliare di San Fernando, ed è stato consacrato il 10 luglio successivo. Il 14 ottobre 2015 è stato nominato vescovo di Kalookan da Papa Francesco
L’opposizione a Duterte
- A livello politico, è molto critico nei confronti dell’ex presidente filippino Rodrigo Duterte. Nello specifico si è opposto alla cosiddetta “guerra alla droga” portata avanti da quest’ultimo, che ha provocato le uccisioni di migliaia di persone dal 2016 al 2022. Per questa ragione David è stato vittima di minacce. Non ha tuttavia smesso di difendere i diritti umani e la giustizia sociale. Duterte nei mesi scorsi è stato arrestato a Manila: il mandato arrivava dalla Corte penale internazionale, e l’accusa era di crimini contro l’umanità
Contro il "trionfalismo"
- Di David è conosciuta soprattutto la sua preoccupazione per la giustizia sociale e l’aiuto ai poveri. Non apprezza tutto ciò che è "trionfalismo" della cristianità. Si è infatti impegnato molto per avvicinare la Chiesa alle comunità emarginate. In questo senso ha fondato 21 stazioni missionarie urbane in diverse aree povere a Kalookan. L’obbiettivo era ed è tutelare le comunità sottoposte alla repressione di Duterte
Contro la mondanità e la regalità
- Ha anche criticato la tendenza a rappresentare la regalità di Cristo in termini che ha definito “mondani”: non approva le grandi cattedrali e l’utilizzo di simboli reali. Allo stesso modo, non apprezza la regalità di sacerdoti e vescovi e i “paramenti sontuosi”: “Se il Papa e i vescovi si comportassero così, i sacerdoti li imiterebbero sicuramente. Farebbero delle loro parrocchie dei piccoli regni”, ha detto. Questo approccio, ha detto, “viene riproposto oggi con paramenti molto elaborati e sontuosi pieni di abbellimenti, in chiese riccamente decorate con retablo (pala dell'altare, ndr) che sembrano essere totalmente ricoperti di foglie d’oro che gridano al lusso. E fanno sembrare la cattedra un vero trono”
L’Eucaristia anche ai peccatori
- Ha detto di voler considerare tutte le persone come esseri umani di pari livello. Nel dicembre del 2024 ha suggerito che l’Eucaristia dovrebbe essere data a tutti, compresi i peccatori gravi, e ha lasciato intendere che Gesù abbia dato l’Eucaristia a Giuda come segno di perdono. Ha descritto il Cristianesimo come “mai destinato solo ai santi e ai meritevoli”. L’Eucaristia, ha detto, “non è un pasto esclusivo per i giusti, ma un corpo spezzato per le persone spezzate”
Perché difende Giuda
- Dai suoi scritti emerge una difesa nei confronti di Giuda: ha sottolineato che Gesù lo scelse personalmente come uno dei 12 apostoli e ha suggerito che non fosse in sé durante il tradimento. Queste posizioni gli hanno attratto diverse critiche: ha risposto che la sua intenzione era attirare l’attenzione su un “atteggiamento di condanna” che ritiene “molto poco cristiano” e ha aggiunto che condannare il peccato di Giuda e condannare Giuda “sono due cose completamente diverse”
Le donne
- Si è espresso anche su uno dei temi più controversi all’interno della Chiesa, cioè il ruolo delle donne: nella sua omelia del dicembre 2024, David ha citato Santa Maria Maddalena e altre donne di quel tempo che dovettero “lottare con gli atteggiamenti sessisti di questi discepoli maschi androcentrici e patriarcali che non si fidavano della loro testimonianza solo perché erano donne”
Poliglotta
- È inoltre riconosciuto per il suo lavoro scientifico negli studi biblici e per la sua capacità di parlare più lingue: kapampangan, filippino, inglese, francese, fiammingo, tedesco, italiano e spagnolo. Conosce il latino, il greco e l’aramaico
Per approfondire: Conclave, quante fumate oggi e a che ora potremmo vederle
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