08 mag 2025 - 11:10
Vatican MediaUn’ottica di riciclo e di risparmio quella adottata dal Vaticano che, in vista del Conclave iniziato il 7 maggio, ha fatto arrivare solo una nuova talare, tagliata per un uomo di corporatura media. Gli altri due abiti, una small e una large, sono quelli già confezionati nel 2013 per Papa Francesco
Abiti riciclati e poca scelta di taglie. Questa la politica del Vaticano per i vestiti che andranno al futuro Pontefice: adesso nella sacrestia della Cappella Sistina, la famosa Stanza delle Lacrime nella quale il Papa eletto si prepara e raccoglie tutte le emozioni del momento, ci sono tre abiti papali, uno solo nuovo e due tramandati dal precedente Conclave, quando fu eletto Papa Francesco. La nuova talare, cucita dal sarto abruzzese di fiducia del Vaticano, è in seta bianca, confezionata per un uomo longilineo e di taglia media. Gli atri due, una veste bianca di taglia small e un’altra di taglia large, sono le talari già presenti nella Sistina ai tempi di Bergoglio nel 2013. (SECONDO GIORNO DI CONCLAVE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Spending review e green economySolitamente, in vista di una nuova elezione papale, gli abiti talari vengono cuciti da zero: tutti vestiti nuovi e di diverse misure per essere pronti a vestire la corporatura di chiunque sia il nuovo Pontefice. In questo caso, invece, forse per questioni di spending review o forse per accelerare i tempi, alcune vesti sono state riciclate. Se la motivazione fosse il risparmio economico, si tratterebbe di una scelta in linea con la politica di risparmio impostata da Bergoglio e con la sua enciclica Laudato Si improntata sul green e sull’importanza dell’economia circolare.
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