Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di fare ai leader di Teheran ciò che abbiamo "fatto ad Hamas a Gaza", dopo l'attacco dei ribelli Houthi yemeniti - alleati dell'Iran - all'aeroporto di Tel Aviv. "Avverto... i leader iraniani che finanziano, armano e sfruttano l'organizzazione terroristica Houthi: il sistema per procura è finito e l'asse del male è crollato", ha affermato Katz. "Siete direttamente responsabili. Quello che abbiamo fatto a Hezbollah a Beirut, ad Hamas a Gaza, ad Assad a Damasco, lo faremo anche a voi a Teheran", ha aggiunto in un comunicato.
Nella Striscia di Gaza la "situazione sta peggiorando di giorno in girono". Lo ha detto la portavoce dell'Onu Stephanie Tremblay nel corso dell'incontro con i media. "Tuttavia - ha aggiunto - i nostri partner sono determinati a restare e a fornire assistenza per alleviare le sofferenze della popolazione, esausta dopo molti mesi di combattimenti". Continuano a essere segnalati attacchi contro scuole che ospitano sfollati.
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Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della PalestinaNato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER
23:01
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finoraL'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO
22:27
Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a RafahDestituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE
21:54
Incendi a Gerusalemme, case evacuate: Israele dichiara stato d'emergenza. FOTOIl ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato ''emergenza nazionale'' in Israele a causa dell'incendio partito dai boschi sopra Gerusalemme e che ha portato alla chiusura dell'autostrada verso Tel Aviv. Un incendio di cui ancora non si conosce l'origine, ma che è scoppiato in concomitanza con un appello rivolto da Hamas ai suoi sostenitori attraverso Telegram. ''Bruciate Israele'', si legge in un post, ''bruciate i boschi, le foreste, le case dei coloni, tutto ciò che potete''. LE IMMAGINI
21:29
La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di GazaÈstato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO
21:27
Netanyahu: "Il Papa promuova la riconciliazione tra tutte le fedi"Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è congratulato con Papa Leone XIV e con la "comunità cattolica mondiale" per l'elezione del nuovo pontefice. "Auguro al primo Papa degli Stati Uniti successo nel promuovere la speranza e la riconciliazione tra tutte le fedi", ha scritto Netanyahu in un post su X dall'ufficio del Primo Ministro.
21:21
Netanyahu augura successo al "primo papa degli Usa"Il premier israeliano Benyamin Netanyahu augura successo al "primo papa degli Stati Uniti".
21:07
Consiglio supremo difesa: "Hamas liberi ostaggi, Israele consenta aiuti a Gaza""In Medio Oriente, l’interruzione del cessate-il-fuoco a Gaza suscita forte preoccupazione. I feroci attacchi terroristici di Hamas contro inermi cittadini israeliani del 7 ottobre 2023 hanno innescato una spirale di inaudita violenza causando migliaia di vittime e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, incendiando l’intera area, in un conflitto che si è esteso ben oltre il territorio palestinese e destabilizza l’intera area del Mediterraneo allargato. L’Italia ritiene indispensabili il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, la immediata e duratura cessazione dei combattimenti, la liberazione degli ostaggi ancora crudelmente nelle mani di Hamas, il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza". È quanto si legge nel comunicato emesso al termine della riunione del Consiglio supremo di difesa, svoltosi al Quirinale sotto la presidenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
"Occorre, con determinazione, lavorare ad una soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, miri alla creazione di due Stati riconosciuti sovrani e indipendenti. Il Consiglio -si legge ancora nella nota- condanna gli attacchi dei ribelli Houthi nei confronti di Israele e la minaccia portata alla sicurezza del traffico navale nel Mar Rosso e nello stretto di Bab el-Mandeb".
21:03
Consiglio Difesa: "Condanna per attacchi Houthi""Il Consiglio condanna gli attacchi dei ribelli Houthi nei confronti di Israele e la minaccia portata alla sicurezza del traffico navale nel Mar Rosso e nello stretto di Bab el-Mandeb". Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa.
21:03
Consiglio Difesa: "Rispettare diritto internazionale""In Medio Oriente, l'interruzione del cessate-il-fuoco a Gaza suscita forte preoccupazione. I feroci attacchi terroristici di Hamas contro inermi cittadini israeliani del 7 ottobre 2023 hanno innescato una spirale di inaudita violenza causando migliaia di vittime e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, incendiando l'intera area, in un conflitto che si è esteso ben oltre il territorio palestinese e destabilizza l'intera area del Mediterraneo allargato". Lo si legge nel comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa. "L'Italia ritiene indispensabili il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, la immediata e duratura cessazione dei combattimenti, la liberazione degli ostaggi ancora crudelmente nelle mani di Hamas, il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza", si legge ancora, "Occorre, con determinazione, lavorare ad una soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, miri alla creazione di due Stati riconosciuti sovrani e indipendenti".
21:03
23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA
20:50
Presidente Libano: "Il Papa rafforzi il dialogo interreligioso"Il presidente libanese Joseph Aoun, unico capo di Stato cristiano del mondo arabo, si è congratulato con il neoeletto Papa Leone XIV, esprimendo la speranza che possa rafforzare il dialogo interreligioso. Aoun, eletto a gennaio nell'ambito del sistema di condivisione del potere multiconfessionale del Libano, ha dichiarato in una nota del suo ufficio di sperare che il nuovo pontefice "rafforzi il dialogo tra religioni e culture".
20:50
CSD: "Bene dialogo Usa-Iran sul programma nucleare di Teheran""Il dialogo tra Washington e Teheran sul programma nucleare iraniano, ospitati recentemente a Roma ed avviati con la mediazione omanita, appare significativo per contribuire alla stabilità nell'intera area mediorientale". E' quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa (CSD) diffuso dal Quirinale al termine della riunione.
20:45
CSD: "Crisi umanitaria senza precedenti a Gaza""In Medio Oriente, l'interruzione del cessate-il-fuoco a Gaza suscita forte preoccupazione. I feroci attacchi terroristici di Hamas contro inermi cittadini israeliani del 7 ottobre 2023 hanno innescato una spirale di inaudita violenza causando migliaia di vittime e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, incendiando l'intera area, in un conflitto che si è esteso ben oltre il territorio palestinese e destabilizza l'intera area del Mediterraneo allargato. L'Italia ritiene indispensabili il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, la immediata e duratura cessazione dei combattimenti, la liberazione degli ostaggi ancora crudelmente nelle mani di Hamas, il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza". E' quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa (CSD) diffuso dal Quirinale al termine della riunione.
20:25
Trump sull'Iran: "Accordo o faremo saltare in aria le centrifughe nucleari"Il leader degli Stati Uniti ha dichiarato che sarebbe pronto anche ad agire con la forza in caso di mancato accordo con Teheran sul nucleare. LEGGI QUI
20:14
Herzog: "Ansiosi di migliorare relazioni Israele-Santa sede""Mi congratulo con il Cardinale Robert Prevost, neoeletto Papa Leone XIV, per aver assunto questa sacra ed epocale responsabilità, il primo Papa americano. Le invio i miei più calorosi auguri dalla Città Santa di Gerusalemme", ha dichiarato il presidente di Israele Isaac Herzog. "Siamo ansiosi di migliorare le relazioni tra Israele e la Santa Sede e di rafforzare l'amicizia tra ebrei e cristiani in Terra Santa e nel mondo. Possa il suo pontificato costruire ponti e comprensione tra tutte le fedi e i popoli. Che si possa assistere all'immediato e sicuro ritorno degli ostaggi ancora detenuti a Gaza e a una nuova era di pace".
20:11
Herzog: "Auspico rafforzamento rapporti Israele-Vaticano con Leone XIV"Il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso ''l'auspicio di approfondire i rapporti tra lo Stato di Israele e il Vaticano'' con il Pontificano di Leone XIV. Esprimendo le sue ''congratulazioni al Cardinale Robert Francis Prevost, il nuovo Papa Leone XIV, per la sua elezione a primo Papa americano'', Herzog ha inviato ''i saluti dalla Città Santa di Gerusalemme''.
Il presidente israeliano ha espresso su 'X' l'augurio di poter ''rafforzare il legame tra ebrei e cristiani nella Terra d'Israele e in tutto il mondo'' con il successore di Francesco. ''Possa il suo ministero essere un momento di costruzione di ponti e comprensione tra tutte le religioni e i popoli. Che possiamo assistere al ritorno immediato e sicuro di tutti i rapiti ancora detenuti a Gaza e all'inizio di una nuova era di pace nella nostra regione e in tutto il mondo''.
19:44
Iran: "Se attaccati da Usa o Israele apriremo porte dell'inferno"Il comandante delle Guardie della rivoluzione iraniana, Hossein Salami ha minacciato di "aprire le porte dell'inferno" in caso di attacco da parte degli Stati Uniti o di Israele, nel contesto delle crescenti tensioni tra i due Paesi alleati e la Repubblica islamica. "Si tratta di seri avvertimenti alle autorità sioniste e americane (...) Se commetterete il minimo errore, vi apriremo le porte dell'inferno", ha avvertito il generale Hossein Salami in un video rilanciato dall'agenzia di stampa Tasnim.
19:04
Olanda: "Preoccupazione per blocco aiuti a Gaza condivisa in Ue"L'esame dell'articolo 2 dell'accordo di associazione con Israele che prevede il rispetto dei diritti umani è "un segnale importante da inviare perché nutro profonda preoccupazione per il continuo blocco degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza da parte di Israele e per l'ultima decisione presa domenica scorsa dal gabinetto di sicurezza del primo ministro Netanyahu di intensificare lo sforzo bellico". Lo ha detto il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, al termine del Consiglio informale Esteri a Varsavia. "Questa preoccupazione - ha spiegato - è ampiamente condivisa tra i Paesi europei, ed è importante dare questo segnale proprio ora". Il ministro, che ha chiesto l'esame dell'articolo 2, ha ricordato poi che "l'attuale spirale di violenza è stata istigata il 7 ottobre 2023 dall'organizzazione terroristica Hamas, che tiene ancora in ostaggio 59 persone". "Queste persone devono essere rilasciate, Hamas deve deporre le armi e non dovrebbe esserci futuro, per Hamas nel governo della Striscia di Gaza" ha aggiunto, definendo quello del governo olandese "un approccio giusto ed equilibrato". "Per me - ha concluso - è molto importante segnalare in questo momento che siamo profondamente preoccupati per i continui blocchi all'accesso agli aiuti umanitari e per la decisione israeliana di intensificare lo sforzo bellico".
18:54
Suonano a festa campane chiese cattoliche GerusalemmeLe campane delle chiese cattoliche nella Città Vecchia di Gerusalemme risuonano a festa dopo che i cardinali elettori hanno eletto il nuovo Papa in Vaticano. Il nuovo pontefice si affaccerà presto alla finestra della Basilica di San Pietro.
18:46
Netanyahu: "Vincere a Gaza significa sconfiggere Hamas e liberare ostaggi"Vincere a Gaza significa sia sconfiggere Hamas che liberare gli ostaggi. Lo ha sottolineato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una visita ai soldati riservisti nella base di addestramento di Tzeelim, nel sud del Paese. "Siamo determinati a raggiungere due obiettivi - ha affermato Netanyahu - Il primo è sconfiggere Hamas, eliminare Hamas. Il secondo, ovviamente, è allo stesso tempo liberare i nostri ostaggi".
"A Hamas, dico una cosa: le regole cambieranno molto presto", ha aggiunto il capo del governo di Tel Aviv, stando a quanto riferito dal Times of Israel.
18:06
Netanyahu a Hamas: "Le regole stanno per cambiare"Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha visitato oggi l'unità di riserva 5 presso il centro per l'addestramento a Tze'elim e parlando con i soldati ha affermato: "A Hamas dico una cosa: le regole stanno per cambiare, grazie a voi".
17:40
Idf: "Ucciso responsabile del sistema missilistico di Hamas"L'Idf ha dichiarato di aver eliminato diversi membri dell'apparato missilistico di Hamas e colpito oltre 150 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza negli ultimi tre giorni. Tra i militanti uccisi figura Naser Sabhi Ibrahim Jumaa, comandante del dipartimento di produzione missilistica di Hamas, colpito ieri a Deir al-Balah. Secondo l'esercito, sono stati inoltre neutralizzati altri miliziani che tentavano di piazzare ordigni esplosivi, sono state distrutte armi e una struttura da cui erano partiti colpi contro le forze israeliane.
17:38
Media: "Witkoff consegna a Onu piano americano per Gaza" (2)Secondo il piano Usa consegnato da Witkoff all'Onu durante un incontro a porte chiuse, la distribuzione avverrà "attraverso canali logistici sicuri, senza alcuna presenza militare (l'Idf non sarà presente nei centri di distribuzione, ma è previsto un coordinamento per garantire l'accesso umanitario) e sotto la supervisione diretta di squadre di sicurezza indipendenti". Gli aiuti, pacchi alimentari, kit igienici, medicinali e acqua, verranno distribuiti secondo i bisogni e senza discriminazioni. La fondazione prevede di fornire un pacco alimentare per famiglie palestinesi del valore di 65 dollari, contenente 50 pasti completi, consegnato direttamente ai cittadini 'a rischio'. Ogni centro servirà fino a 300.000 persone, coprendo così in una prima fase 1,2 milioni di abitanti, con possibilità di espansione fino a 2 milioni. Alla guida della fondazione ci sono esperti con vasta esperienza in operazioni umanitarie e sistemi finanziari. Tra i membri del consiglio direttivo e del team esecutivo figurano Nate Mook (ex Ceo di World Central Kitchen), Jake Wood (fondatore di Team Rubicon) e David Beasley (ex direttore del Programma Alimentare Mondiale dell'Onu). I controlli saranno affidati a una delle principali società di revisione contabile a livello globale, con supporto legale di uno studio specializzato in diritto internazionale e umanitario. Il documento sottolinea che l'iniziativa nasce a fronte di crescenti preoccupazioni nella comunità internazionale per la deviazione degli aiuti da parte di gruppi armati, la vendita illegale nei mercati neri e la mancanza di trasparenza da parte delle autorità locali. Pur essendo una fondazione americana, la Ghf vuole distinguersi da qualsiasi organismo politico o militare. I rappresentanti diplomatici del Consiglio di sicurezza hanno criticato duramente la proposta, nel contesto delle accuse globali secondo cui Israele starebbe affamando deliberatamente la popolazione di Gaza. L'inviato statunitense ha ribattuto sottolineando che l'obiettivo è evitare che gli aiuti finiscano nelle mani di Hamas. Le Nazioni Unite e diverse organizzazioni umanitarie si oppongono al piano e rifiutano di collaborare.
17:37
Madrid chiede a Paesi Ue di unirsi a sua risoluzione Onu su Gaza"Ho chiesto a tutti i Paesi europei di unirsi alla risoluzione che sta presentando la Spagna all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di sostegno a Gaza" e contro il blocco israeliano degli aiuti sulla Striscia. E' quanto ha annunciato il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, in dichiarazioni ai media da Varsavia, al termine delle riunione informale con i suoi omologhi europei. "Ho detto molto chiaramente che, in questi momenti, il mondo giudicherà l'Unione Europea per come prende posizione a Gaza", ha aggiunto il capo della diplomazia iberica, ripreso da Rne. "Europa deve agire nel mondo per rompere il blocco agli aiuti alimentari a Gaza ed evitare lo sfollamento della popolazione, sostenere l'Ucraina in una pace giusta, difendere l'Onu e la cooperazione allo sviluppo", ha anche segnalato Albares in un messaggio su X. Il ministro ha annunciato che domani si recherà in Ucraina con i suoi omologhi europei per sostenere le basi del tribunale che dovrà giudicare l'aggressione della Russia nel Paese, in occasione della Giornata dell'Europa e dei suoi valori.
17:32
Paesi Bassi: "Importante dare segnale a Israele""Ho inviato una lettera all'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, chiedendo una revisione dell'articolo due dell'Accordo di associazione Ue-Israele. Si tratta dell'articolo che include i diritti umani e la democrazia. Per me è un segnale importante da inviare, perché sono molto preoccupato per il continuo blocco da parte di Israele degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e per l'ultima decisione del gabinetto di sicurezza del primo ministro Netanyahu, domenica scorsa, di intensificare lo sforzo bellico". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, in un punto stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue, a Varsavia. "Questa preoccupazione è ampiamente condivisa dai Paesi europei ed è importante dare questo segnale fin da ora. Allo stesso tempo, nella lettera si afferma che "l'attuale spirale di violenza è stata istigata il 7 ottobre 2023 dall'organizzazione terroristica Hamas, che tiene ancora in ostaggio 59 persone in totale", ha aggiunto. "Queste persone devono essere rilasciate. Hamas deve deporre le armi e non ci dovrebbe essere alcun futuro per loro nel governo della Striscia di Gaza. Credo che questo sia un approccio giusto ed equilibrato. Per me è molto importante segnalare in questo momento che siamo molto preoccupati per il continuo blocco dell'accesso agli aiuti umanitari e per la decisione israeliana di intensificare lo sforzo bellico", ha concluso.
17:29
Ue, Norvegia e Islanda contro piano Netanyahu per GazaI ministri degli Esteri di Norvegia e Islanda hanno criticato il piano israeliano per il controllo della Striscia di Gaza, approvato domenica dal Consiglio dei Ministri, affermando che "il trasferimento della popolazione palestinese da Gaza sarebbe considerato uno sfollamento illegale e forzato, che porterebbe a ulteriori violenze e minerebbe gli sforzi per la creazione di uno Stato palestinese". Ieri, il piano israeliano è stato condannato dal Presidente francese Emmanuel Macron, dall'Unione Europea e da Paesi come Spagna, Irlanda, Slovenia e Lussemburgo.
17:28
Media: "Witkoff consegna a Onu piano americano per Gaza"In un intervento davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu l'inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha illustrato la nuova grande iniziativa per Gaza, la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf): un fondo destinato a riportare gli aiuti nella Striscia attraverso una struttura logistica trasparente, indipendente e neutrale. Il documento di 14 pagine ottenuto da Ynet prevede la realizzazione di 4 centri di distribuzione per 300mila persone ciascuno. L'obiettivo è aggirare gli ostacoli che hanno minato la fiducia dei donatori oltre che evitare che gli aiuti finiscano nelle mani di Hamas.
17:28
Spagna: "Piani Gaza inaccettabili, chiediamo risoluzione Onu""E' più importante che mai che la voce dell'Europa si levi contro ciò che sta accadendo in questo momento a Gaza. L'Europa deve essere molto attiva, come farà la Spagna, sia a livello bilaterale che a livello europeo, per rompere il blocco degli alimenti e dei medicinali, per garantire che l'assistenza umanitaria possa raggiungere tutti a Gaza, che resti neutrale e indipendente e sia diretta alla popolazione civile, e che l'Europa non accetterà mai lo spostamento forzato delle persone né cambiamenti nell'integrità territoriale di Gaza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo, Jose' Manuel Albares, al termine della riunione informale del Consiglio Esteri Ue, a Varsavia. "La Spagna sta preparando una risoluzione alle Nazioni Unite da presentare quasi immediatamente. Oggi ho discusso i termini di questa risoluzione con il primo ministro e il ministro degli Esteri della Palestina. Tutti, in tutto il mondo, dovranno prendere posizione per cercare di rompere questo blocco degli aiuti alimentari e per cercare di avanzare verso una soluzione che sappiamo portera' pace e stabilità definitive in Medio Oriente: la soluzione dei due Stati, con uno Stato di Palestina che viva in buon vicinato e garantisca sicurezza e prosperità sia allo Stato di Israele che allo Stato di Palestina", ha aggiunto.
16:59
Kallas: "Discuteremo revisione accordo Ue-Israele a prossimo Consiglio esteri""Ne abbiamo discusso intensamente, la frustrazione per il fatto che non possiamo fermare quanto sta accadendo è enorme. Abbiamo concordato di discutere la proposta al prossimo Consiglio affari esteri del 20 maggio, e di riflettere insieme su cos’altro possiamo fare". Questa la risposta dell'Alta rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, Kaja Kallas, a una domanda della stampa sulla richiesta del ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp di rivedere l’accordo di associazione Ue-Israele alla luce del piano di occupazione della Striscia di Gaza presentato dal governo israeliano.
"Su alcune questioni abbiamo visioni molto divergenti. Cercheremo comunque di trovare modi per sanzionare i coloni violenti, tra gli altri sforzi", ha aggiunto Kallas, parlando durante la conferenza stampa di chiusura del Consigli affari esteri informale in formato Gymnich, tenutosi a Varsavia.
"Ricordiamo a Israele che, in quanto potenza occupante della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, è responsabile del benessere delle persone che vivono lì. Se non vuole i nostri soldi per nutrire quella popolazione, allora deve farsene carico direttamente", ha aggiunto il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, non prima aver ricordato l'aggressione di Hamas nel 2023 e reiterato il diritto di Israele di difendersi.
16:59
Msf: "Civili a rischio e aiuti interrotti dopo raid israeliani in Yemen"Msf condanna i raid aerei israeliani che hanno colpito il porto di Hodeida e l’aeroporto di Sana’a, in Yemen, il 5 e il 6 maggio. Questi sono punti di accesso essenziali per forniture, carburante e aiuti umanitari nel paese. Secondo il ministero della Salute, gli attacchi hanno provocato 7 morti, 97 feriti e messo in pericolo i civili a causa dell’interruzione della fornitura di aiuti umanitari. Il paese, già devastato da oltre un decennio di guerra e violenze, dipende fortemente dagli aiuti umanitari.
“Questi attacchi minacciano le operazioni umanitarie e, con ogni probabilità, spingeranno la popolazione yemenita verso uno stato di insicurezza alimentare ancora più grave. C’è il rischio concreto di un disastro umanitario, soprattutto nel nord del paese, a causa dell’interruzione delle forniture essenziali e della mancanza di accesso alle cure mediche”, dichiara Dennis Habaasa, capo missione di Msf in Yemen, che chiede la protezione di tutti i civili, delle infrastrutture e il libero transito di cibo, forniture mediche, carburante e altri aiuti umanitari essenziali in Yemen per le persone in stato di estrema necessità.
16:57
Herzog, 80 anni da fine guerra: "Vittoria del bene sul male"Si celebra oggi, anche in Israele, l'ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, una "vittoria del bene sul male". Lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog, che ha speso parole di gratitudine anche verso "gli alleati e tutte le forze che hanno aiutato a liberare l'Europa dai nazisti."
Herzog ha ricordato "gli 1,5 milioni di soldati ebrei che hanno combattuto e i 250mila che non sono tornati". La lezione della vittoria sui nazisti resta chiara: "Non dobbiamo mai tacere di fronte all'odio - ha ribadito il presidente - e il mondo non può voltarsi di fronte all'antisemitismo, ma deve sempre rimanere unito, con una chiarezza morale inequivocabile e un impegno incrollabile, nella difesa della libertà e della dignità umana."
16:56
Tajani: "Stiamo facendo grandi pressioni per ingresso aiuti a Gaza"“Stiamo facendo grandi pressioni per fare entrare il prima possibile aiuti umanitari” nella Striscia di Gaza “anche attraverso il Programma alimentare mondiale che è lo strumento della Nazioni Unite con il quale abbiamo realizzato il progetto Food For Gaza con il sostegno di Israele e dell'autorità nazionale palestinese”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un punto stampa alla Farnesina.
“Siamo in contatto con Tel Aviv, con Gerusalemme e con Ramallah per cercare di accelerare I tempi di ingresso e far sì che anche uno strumento delle Nazioni Unite possa essere determinante per portare aiuti diretti alla popolazione civile e non attraverso Hamas, cosa che noi non abbiamo mai fatto”, ha aggiunto Tajani, spiegando che il governo è impegnato per “accelerare i tempi di ingresso dei prodotti alimentari e dei beni di prima necessità per la popolazione civile palestinese che sta soffrendo troppo in questi mesi di guerra”.
16:43
Tajani: "Su Gaza governo sostiene proposta egiziana"La posizione del governo italiano è quella di "sostenere la proposta egiziana per la ricostruzione di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un punto stampa alla Farnesina, sottolineando che il sostegno a tale proposta "è stato ribadito anche dalla presidente del Consiglio ieri in parlamento". "Il nostro obiettivo - ha aggiunto il ministro degli Esteri - rimane quello dei due popoli e due Stati", con il reciproco riconoscimento tra Palestina e Israele. "E' difficile, ma guai a rinunciare ad avere grandi sogni e portare la pace" ha concluso Tajani.
16:38
Tajani: "Accelerare ingresso aiuti a Gaza, civili soffrono troppo""L'Italia vuole essere protagonista di pace in questa stagione così complicata". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando "la forte pressione che stiamo facendo per far entrare gli aiuti militari a Gaza". "Attraverso 'Food for Gaza', il tavolo di coordinamento della Farnesina, insieme a Fao, Programma Alimentare Mondiale (Pam) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che fin dallo scoppio del conflitto, è in prima linea per garantire assistenza umanitaria a Gaza - ha aggiunto Tajani - vogliamo accelerare i tempi di ingresso degli aiuti alla popolazione civile palestinese che sta soffrendo troppo". Tajani ha ribadito che l'impegno dell'Italia per la pace in Medio Oriente è il sostegno alla proposta egiziana per la ricostruzione della Palestina, condiviso da tutti i paesi arabi e ribadito anche ieri dal presidente del Consiglio in Parlamento. "L'obiettivo - ha detto ancora il ministro - è il riconoscimento da parte di Israele della Palestina e della Palestina di Israele. Questo è l'obiettivo finale. Certo è difficile ma guai a rinunciare a pensare in grande per arrivare alla pace, un bene fondamentale da cui nessuno può prescindere. Per questo tutte le nostre iniziative sono finalizzate al raggiungimento della pace".
16:38
Kallas: "Rifiutiamo cambio demografico o territoriale Gaza""La maggioranza dei Paesi europei ha convenuto che la situazione a Gaza è insostenibile e si sta rapidamente deteriorando. I piani per intensificare le operazioni militari a Gaza porteranno a ulteriori sofferenze per la popolazione civile. Respingiamo inoltre qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale nella Striscia di Gaza, così come il trasferimento forzato della popolazione palestinese". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue, a Varsavia. Nel corso della riunione, ha aggiunto Kallas, i ministri europei hanno discusso della proposta avanzata dal ministro degli Esteri olandese sulla valutazione del rispetto dell'articolo 2 dell'accordo di associazione Ue-Israele, che prevede il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. "Abbiamo deciso di discuterne al prossimo Consiglio Affari Esteri, che si terra' il 20 maggio", ha spiegato. "Naturalmente dobbiamo fare brainstorming su cosa possiamo fare di piu'. Sapete bene che su alcune questioni abbiamo opinioni molto divergenti fra gli Stati membri, ma cercheremo di trovare un modo per sanzionare i coloni violenti. Ci abbiamo già provato in passato, ma la situazione è cambiata. Quindi, sicuramente ci impegneremo ancora una volta", ha concluso.
16:29
Tajani: "L'Italia vuole essere protagonista di pace"L'Italia vuole essere "protagonista di pace in questa stagione così complicata" e si sta "preoccupando della situazione a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un punto stampa alla Farnesina, sottolineando il ruolo che sta svolgendo il governo italiano per fare entrare "il prima possibile aiuti umanitari anche attraverso il programma alimentare mondiale Food for Gaza, realizzato con le Nazioni Unite e con il sostegno di Israele e della Autorita' Nazionale Palestinese".
16:12
Prolungata detenzione amministrativa reporter palestineseL'esercito israeliano ha fatto sapere che tratterra' in detenzione amministrativa fino a ottobre Ali al-Samudi, giornalista palestinese freelance arrestato il mese scorso. La decisione e' stata presa per "considerazioni relative alla sicurezza della regione e alla sicurezza pubblica". La notizia ha sollevato preoccupazioni sulla libertà di stampa e, secondo la denuncia della Commissione palestinese per i detenuti, rientra nel crescente ricorso israeliano alla detenzione amministrativa contro i giornalisti dall'inizio della guerra a Gaza. L'organismo palestinese, insieme al Club dei prigionieri palestinesi, ha denunciato la decisione e il trattamento riservato a Samudi dal suo arresto, avvenuto il 29 aprile. Il reporter collabora con diverse testate, tra cui la qatarina Al Jazeera. Era con Shireen Abu Akleh quando è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco a Jenin l'11 maggio 2022 ed è stato colpito e ferito alla spalla. "Soffre di diversi problemi di salute e lesioni pregresse", ha sottolineato la commissione. Come ha riferito il Club dei prigionieri, dall'inizio della guerra a Gaza, Israele ha messo in carcere 50 giornalisti palestinesi, di cui 20 in detenzione amministrativa.
16:10
Pd: "Tajani riferisca con urgenza in Aula Senato sulla situazione di Gaza"Il Pd torna a chiedere che sulla situazione di Gaza "venga a riferire in Aula con assoluta urgenza il vicepresidente del Consiglio Tajani". Lo ha detto nell'Aula del Senato il senatore Dem Francesco Verducci. "Continuiamo e continueremo a chiedere che in Parlamento si discuta con esponenti del governo di quello che sta succedendo a Gaza perché siamo di fronte a un massacro di proporzioni enormi. Sappiamo che da più di 60 giorni non entrano medicinali e generi di prima necessità di nessun tipo", ha ricordato sottolineando "il piano pericolosissimo di occupazione totale della striscia" fdi Gaza da parte di Israele che "noi riteniamo criminale. Riteniamo che nessuno si possa arrendere all'idea di un'escalation senza fine. Abbiamo bisogno di una soluzione politica e per questo c'è bisogno che la comunità internazionale intervenga e che il governo italiano faccia la sua parte", ha spiegato.
16:00
Hamas: "106 morti nelle ultime 24 ore, 2.651 da fine tregua"Nelle ultime 24 ore a Gaza ci sono stati 106 morti e 367 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, guidato da Hamas, precisando che dalla ripresa dei combattimenti, il 18 marzo, sono state uccise almeno 2.651 persone.
16:00
Summit Gerusalemme: "Solo la pace può evitare un nuovo 7ottobre" (2)E se la platea del People's Peace Summit, come gli oratori, è quanto mai varia e dalle mille sfumature, una cosa su cui le tre non scendono a compromessi è la posizione su Gaza. Ad avviare domani i lavori sarà "un appello per un cessate il fuoco immediato, il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine definitiva di questa guerra", ha dichiarato Savir ad Haaretz, sottolineando "l'orrore e la vergogna" che prova "come israeliana ed ebrea per le azioni che Israele commette quotidianamente". La figlia del famoso politico e diplomatico è consapevole della delicatezza del tema, alla luce dei lutti del 7 ottobre, e che "potrebbe volerci del tempo". "Le persone sono profondamente traumatizzate. Ma queste sono cose su cui non possiamo discutere. Proprio come il 7 ottobre è una verità storica, ciò che Israele sta facendo è una verità storica". Per Pundak, l'obiettivo rimane un futuro basato sull'uguaglianza e sulla cooperazione, "sia all'interno di Israele, tra cittadini ebrei e palestinesi, sia tra il fiume e il mare. L'unico modo in cui possiamo vivere è insieme". Una prospettiva di pace che gode del sostegno di "molti palestinesi" ma che ora richiede uno sforzo maggiore da parte degli israeliani. "Perché in questo momento siamo noi la parte più forte e abbiamo una maggiore responsabilità", ha sostenuto. Sebbene tutti e tre fossero da tempo impegnate nell'attivismo, è stato il vuoto politico in Israele - anche prima dell'attuale guerra - ad avvicinarle. E la risposta è stata 'It's Time', lanciata nel luglio 2024 con una conferenza a Tel Aviv alla quale hanno preso parte 6 mila persone, seguita da una serie di eventi. Almog è convinta che "il campo della pace in Israele sia significativamente più grande, più ampio, più profondo e più diversificato di quanto sembri". Da qui l'esortazione a partecipare al summit a Gerusalemme: "Se vi sentite isolati, disperati, se ne avete abbastanza di odio, morte e vendetta, questo è il posto giusto". Legate inevitabilmente nell'immaginario collettivo al processo di Oslo, le tre organizzatrici ne fanno proprio lo spirito ma non in maniera acritica. "Il vero risultato è che israeliani e palestinesi riconobbero reciprocamente la loro appartenenza a questa patria e il loro diritto all'autodeterminazione. Questo è il risultato storico. Ed è questo che è in gioco oggi", ha affermato Pundak. Il problema, ha aggiunto Almog, non è cosa sia stato ma cosa non gli eè stato permesso di diventare. "Giudicarlo è come guardare l'impasto di una torta che non è mai stato infornato e dire che la torta è venuta male", ha sottolineato. "Non si può giudicare qualcosa che è stato letteralmente assassinato prima ancora di avere la possibilità di essere finito".
15:52
Summit Gerusalemme: "Solo la pace può evitare un nuovo 7ottobre"La pace tra israeliani e palestinesi non è una chimera nè un'utopia infantile ma è l'unico modo per evitare che ci sia un nuovo 7 ottobre, con il suo corollario di dolore, violenza e massacri. E' la convinzione di Mika Almog, Maya Savir e May Pundak, le tre attiviste che hanno dato vita al People's Peace Summit in corso oggi e domani a Gerusalemme sotto gli auspici della coalizione di associazioni 'It's Time'. Le tre donne, intervistate da Haaretz, sono in un certo senso delle predestinate: sono le dirette discendenti di quel manipolo di uomini - Shimon Peres, Uri Savir e Ron Pundak - che all'inizio degli anni '90 giocarono un ruolo cruciale nei negoziati per gli Accordi di Oslo. L'opportunità, mancata, per mettere fine al conflitto tra i due popoli. Trent'anni dopo, davanti allo scenario di morte in Medio Oriente, con il massacro di Hamas in Israele e la feroce guerra scatenata da Tel Aviv a Gaza, l'idea di giungere a una pace sembra follia e anche solo a nominarla si viene "ridicolizzati, sminuiti o etichettati come traditori", ha sottolineato la nipote del premio Nobel per la Pace Peres. Invece, proprio per rilanciare una prospettiva in cui credono, le tre attiviste hanno organizzato una due giorni a Gerusalemme, coinvolgendo decine di organizzazioni e oratori, israeliani, arabi e palestinesi. Oggi il programma è incentrato su attività culturali in giro per la città, mentre domani si terrà l'evento principale all'International Convention Center, una scelta deliberata per riappropriarsi di un luogo di recente usato come palcoscenico da coloni ed estrema destra. Guardando al futuro, la convinzione delle organizzatrici è chiara: "Non possiamo più affermare che il conflitto possa essere semplicemente 'gestito'. Perche' il 7 ottobre è esattamente ciò che accade quando non c'è pace. E l'unico modo per impedire un altro 7 ottobre è la pace", ha sottolineato Pundak, figlia dello storico e giornalista israeliano che svolse un ruolo importante nell'avvio del processo di pace di Oslo nel 1993 e fece parte del gruppo centrale dietro l'Iniziativa di Ginevra. "Siamo fiduciose e ottimiste, ma anche pragmatiche", ha aggiunto. "Vogliamo che i nostri figli vivano. E l'unico modo per garantirlo è la sicurezza reciproca. L'alternativa - questo ciclo infinito di morte e distruzione - non è piuù un'opzione".
15:45
Idf apre ambulatorio mobile per feriti drusi nel sud della SiriaL'Idf ha allestito e ha cominciato a operare una struttura mobile avanzata per il triage dei feriti nel villaggio di Khader, nel sud della Siria, vicino al confine con Israele, per aiutare la comunità drusa. Lo ha comunicato il portavoce militare israeliano, spiegando che l'iniziativa fa parte degli sforzi "per sostenere la popolazione drusa siriana e garantire la sua sicurezza". L'Idf ha aggiunto che continua a monitorare la situazione sul campo e a mantenere un alto livello di prontezza per scenari diversi.
15:31
Wafa: "106 morti a Gaza in 24 ore per i raid dell'Idf"L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno 106 persone sono state uccise e altre 367 ferite nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, a causa degli attacchi israeliani. Secondo le autorità sanitarie locali, il bilancio dall'inizio dell'offensiva, nell'ottobre 2023, è salito a 52.760 morti e 119.264 feriti. La maggior parte delle vittime, dicono, sono donne e bambini.
14:52
Ex rapita: "Revocare Pulitzer a poeta Gaza che giustificò massacri"Il poeta di Gaza Mosab Abu Toha ha vinto nei giorni scorsi il premio Pulitzer per i suoi commenti sul New Yorker, ma l'aver negato che i terroristi abbiano ucciso i due bambini Bibas e la madre, e giustificato le atrocità commesse da Hamas hanno scatenato pesanti accuse contro la commissione del premio. L'ex ostaggio Emily Damari, che dopo essere tornata in libertà ha subito diversi interventi chirurgici per le ferite riportate e non curate a Gaza, ha scritto una lettera alla commissione del Pulitzer chiedendo di revocare il premio. "Cari membri del comitato dei premi Pulitzer, mi chiamo Emily Damari. Sono stata tenuta in ostaggio a Gaza per oltre 500 giorni, 500 giorni di terrore, sono stata affamata, maltrattata e trattata come se fossi meno che umana. La mattina del 7 ottobre ero a casa nel Kibbutz Kfar Aza quando i terroristi hanno fatto irruzione e mi hanno sparato", scrive Emily. "Sostenete di onorare il giornalismo che dice la verità, la democrazia e la dignità umana. Eppure avete scelto di dare risalto a una voce che nega la verità, cancella le vittime e dissacra la memoria degli assassinati. Quest'uomo ha negato atrocità documentate. Non capite cosa significa? Mosab Abu Toha non è uno scrittore coraggioso. È l'equivalente moderno di un negazionista dell'Olocausto. E onorandolo, vi siete uniti a lui nell'ombra della negazione. Non è una questione di politica. È una questione di umanità. E oggi voi avete fallito", ha concluso. Attualmente Mosab Abu Toha vive a New York con la sua famiglia dopo essere fuggito da Gaza.
14:41
Axios: "Ex capo Wfp in trattative per guidare aiuti Gaza"L'ex direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), David Beasley, è in trattative con l'amministrazione Trump, il governo israeliano e altri attori chiave per guidare la nuova Gaza Humanitarian Foundation. Lo ha rivelato Barak Ravid di Axios, citando due fonti a conoscenza della questione. Ex capo del Wfp dal 2017 al 2023, Beasley è molto stimato nella comunità umanitaria e all'interno del sistema Onu. La sua presenza conferirebbe alla fondazione volta alla distribuzione di aiuti nella Striscia una notevole credibilità e potrebbe convincere il Palazzo di Vetro e le altre organizzazioni umanitarie internazionali a collaborare. Secondo una fonte a lui vicina, Beasley sta negoziando l'urgente reintroduzione degli aiuti a Gaza come condizione per partecipare. L'istituzione della fondazione e' ancora in corso: sarebbe indipendente e guidata da civili, volta a integrare il lavoro delle organizzazioni umanitarie, non a sostituirle, ha sottolineato una fonte. Il punto cruciale è come garantire che gli aiuti in arrivo a Gaza non vengano intercettati da Hamas e che arrivino direttamente ai civili. L'Onu e le associazioni che operano a Gaza sono contrarie alla fondazione, sostenendo che "contravviene ai principi umanitari fondamentali". L'amministrazione Trump sta facendo pressioni sui Paesi affinche' donino fondi al meccanismo e sull'Onu affinché vi collabori. Ieri, l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ha informato i membri del Consiglio di Sicurezza in merito al piano.
14:14
Snam: "No impatti diretti su nostri asset da conflitto in striscia Gaza"Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, "il conflitto nella striscia di Gaza non comporta, al momento, impatti diretti sugli asset di Snam e sull’operatività della pipeline Emg, che connette Israele ed Egitto". Lo si legge in una nota. Queste turbolenze, si legge, "potrebbero pesare sull'economia mondiale, aumentando i costi di produzione e influenzando ulteriormente la stabilità economica e la crescita nazionale ed europea, oltre che determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico".
Snam, si legge, "continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione in Medio Oriente e Ucraina, valutando le possibili conseguenze e gli effetti sul gruppo; tuttavia, in merito alla gestione delle attività operative e alla realizzazione del programma investimenti, non si registrano al momento criticità riconducibili a tali eventi".
14:14
Media: "Raid Idf in Libano hanno distrutto strutture chiave di Hezbollah"Gli attacchi aerei dell'esercito israeliano in Libano hanno distrutto importanti strutture di Hezbollah. Lo ha detto a Sky News una fonte della sicurezza libanese, aggiungendo che "i missili utilizzati penetravano i bunker. Non è noto quanti membri di Hezbollah siano stati uccisi negli attacchi".
13:57
Nessuna notizia da Gaza su un ostaggio thailandese e un nepaleseGli ostaggi stranieri di Hamas di cui non si hanno notizie e sulla cui sorte vi sono forti preoccupazioni sono il thailandese Natpong Pinta (35 anni) e il nepalese Bipin Joshi (24 anni). Lo riferisce un funzionario di Gerusalemme, ma senza fornire il nome del rapito israeliano che fa parte dei tre di cui non si sa nulla da molto tempo. Al momento Israele ritiene che gli ostaggi ancora in vita siano 21, su 59 in totale ancora a Gaza.
13:18
Media: un israeliano e 2 stranieri ostaggi di cui non ci sono notizieSecondo le informazioni in possesso di Israele, i tre ostaggi su cui ci sono forti preoccupazioni che non siano più in vita sono un israeliano e due stranieri. Lo riferisce una fonte vicina al dossier, citata da Ynet. Le loro famiglie sono state informate. La fonte ha spiegato che "qualsiasi informazione rilevante in possesso dell'Unità per i rapiti e le persone scomparse viene trasmessa alla famiglia da un agente dei servizi segreti. I contatti con i parenti degli stranieri vengono effettuati costantemente tramite le ambasciate dei paesi interessati"
13:18
Militari israeliani confermano nuovi raid contro Hezbollah nel sud del LibanoLe forze israeliane (Idf) confermano nuovi raid aerei sul sud del Libano, precisando di aver colpito obiettivi di Hezbollah. Dopo le notizie dei media del Paese dei Cedri, le Idf - come riportano i media israeliani - affermano che nel mirino dei caccia israeliani è finito un sito nei pressi del castello di Beaufort che secondo i militari israeliani veniva utilizzato da Hezbollah. Colpiti, precisano, "terroristi e armi" in un sito considerato "un progetto sotterraneo di importanza significativa" che con i "raid delle Idf è stato messo fuori uso".
12:59
Idf conferma raid su sito strategico di Hezbollah in LibanoL'Idf conferma di aver lanciato un'odata di attacchi aerei nel sud del Libano, colpendo obiettivi di Hezbollah nell'area del castello Beaufort utilizzata dall'organizzazione filoiraniana per sparare razzi contro Israele. Secondo il portavoce militare, il sito serviva alla gestione dei sistemi d'arma e difesa dell'organizzazione sciita. Nell'attacco sono stati colpiti miliziani, armi e tunnel sotterranei. L'esercito ha definito il luogo "parte di un progetto sotterraneo strategico" che, a seguito dei bombardamenti, è stato messo fuori uso. "L'esistenza del sito e le attività al suo interno rappresentano una grave violazione delle intese tra Israele e Libano", ha detto il portavoce.
11:11
Media, "una serie di attacchi" di Israele sul sud del LibanoMedia libanesi hanno riferito di raid israeliani nel sud del Paese. L'agenzia di stampa statale National News Agency (NNA) ha dichiarato che "una serie di attacchi israeliani" ha preso di mira il distretto di Nabatiyeh, a circa 12 chilometri dal confine, mentre i media locali hanno affermato che i raid hanno colpito regioni montuose lontane dalle aree residenziali.
10:50
Nuova richiesta opposizioni in Senato: "Tajani riferisca su Gaza"Al Senato i gruppi di opposizione - in particolare Pd, M5s e Avs - hanno chiesto nuovamente, a inizio aula che il ministro degli esteri, Antonio Tajani riferisca sulla situazione a Gaza A nome dei Dem è intervenuto il senatore Alessandro Alfieri: "Ribadiamo la richiesta di poter ascoltare il ministro degli Esteri nonostante dica di non essere stato interpellato e che non gli è stato chiesto - ha detto - Siamo qui a ricordare a tutto il governo che non si può stare zitti di fronte a quanto succede a Gaza. Colpisce il silenzio assordante del governo che si limita alla retorica di Food for Gaza. Ma si rendono conto che stanno bloccando gli aiuti umanitari? Il quadro sta cambiando. Lo stesso Trump andrà nel Golfo la prossima settimana incontrerà i 6 paesi della cooperazione nel Golfo e non andrà in Israele, lo stesso Trump sta mandando un segnale a Netanyahu e noi non siamo neanche in grado di dire che il governo criminale di Netanyahu sta mettendo in campo una pulizia etnica e che va fermato". Per il M5s, il capogruppo Stefano Patuanelli ha premesso che "è la terza volta in tre giorni che avanziamo questa richiesta" sottolineando che "ieri mattina nella conferenza dei capigruppo, il ministro Ciriani ci ha detto che era stata chiesta la disponibilità di Tajani e nel pomeriggio Tajani ha detto che non ha ricevuto nulla. Uno dei due ha mentito, non ci interessa chi, ma è gravissimo. Perciò oggi vogliamo sapere quando il governo ha intenzione di venire in aula". E ha concluso: "A Gaza non è in corso una tragedia ma un genocidio che è preludio di una deportazione di massa e di un piano che farà sì che i 20 mila orfani palestinesi saranno terreno fertile per Hamas". In linea anche il senatore Peppe De Cristofaro di Avs che ha ironizzato: "Cosa si deve fare per avere il ministro in Aula? Bisogna mandargli una pec?" ribadendo la necessità che il ministro "venga a dire in aula che considera inutile il riconoscimento di Palestina e ci venga a dire cosa pensa il governo del piano di Netanyahu presentato qualche giorno fa. Il fatto che il governo non si degni nemmeno di un confronto con l'aula la dice lunga sulle intenzioni politiche e sul rispetto di quest'aula parlamentare".
10:17
Gaza, oltre 52mila morti dall'inizio del conflitto. VIDEO10:03
Israele chiude due scuole dell'Unrwa a GerusalemmeLe forze israeliane sono entrate in due scuole, gestite dall'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, a Gerusalemme Est per farne rispettare la chiusura: lo ha riferito un fotografo dell'AFP, mentre le Nazioni Unite hanno confermato la chiusura di tre scuole nel campo profughi di Shuafat. Il fotografo ha riferito che un avviso di chiusura in ebraico è stato lasciato all'ingresso di almeno una delle scuole e che l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che le gestisce, ha dichiarato che almeno un membro del suo personale è stato arrestato. La polizia israeliana, scrive il Times of Israel, ha chiuso sei scuole gestite dall'Unrwa nel campo profughi di Shuafat e in altri quartieri di Gerusalemme Est. Le chiusure fanno seguito a un avviso emesso dalla polizia alle scuole il mese scorso e sanciscono ora l'applicazione ufficiale del divieto imposto da Israele alle operazioni dell'Unrwa dentro Israele. Secondo il Comune di Gerusalemme, circa 900 studenti erano iscritti alle scuole gestite dall'Unrwa in città. Dall'approvazione della legge, il Comune si è impegnato a fornire a questi studenti sistemazioni alternative in altre scuole di Gerusalemme Est.
09:47
Bbc: "Iraniani fermati miravano ad ambasciata di Israele"C'era l'ambasciata israeliana a Londra nel mirino dei cinque iraniani arrestati nei giorni scorsi con l'accusa di voler compiere un attentato terroristico nel Regno Unito. Lo ha confermato la Bbc dopo le anticipazioni del Times fatte trapelare dagli investigatori britannici, mentre il governo di Teheran ha negato qualunque collegamento con le persone fermate. Gli uomini - due di 29 anni, uno di 40 anni, uno di 24 anni e un altro di 46 anni - erano stati fermati sabato scorso con l'accusa di aver pianificato un attentato contro "un luogo specifico", come ha affermato l'unità antiterrorismo di Scotland Yard. Luogo indicato dai media del Regno nella sede diplomatica dello Stato ebraico all'interno di un complesso a Kensington.
09:42
23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Channel 12. LA VICENDA
09:10
Gantz: "Necessari importanti insediamenti in Cisgiordania""Non c'è bisogno di rinnovare gli insediamenti a Gaza. Piuttosto, sono necessari importanti insediamenti in Cisgiordania, nel Nord e nel Sud". Lo ha detto il leader israeliano di Unità Nazionale Benny Gantz alla Radio dell'Esercito.
08:48
Gb, Iran: "Estranei a complotti contro ambasciata di Israele"L'Iran ha negato ogni coinvolgimento nel presunto piano per colpire l'ambasciata israeliana a Londra sventato dai servizi segreti britannici. "I media riportano notizie secondo cui cittadini iraniani sarebbero coinvolti in un presunto complotto per colpire l'ambasciata israeliana a Londra. L'Iran respinge categoricamente e senza mezzi termini qualsiasi coinvolgimento e conferma di non essere stato informato di alcuna accusa tramite i canali diplomatici competenti", ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Ismail Baqaei, in un post su X. "L'Iran ha esortato il Regno Unito a impegnarsi affinchè possiamo contribuire a qualsiasi indagine su accuse credibili. La tempistica e la mancanza di contatti suggeriscono che qualcosa non va", ha sottolineato, "in passato, terze parti hanno cercato di sabotare la diplomazia e provocare un'escalation ricorrendo a misure disperate, tra cui operazioni sotto falsa bandiera". L'Iran, ha concluso, "è pronto a impegnarsi per far luce su quanto è realmente accaduto e ribadiamo che le autorità del Regno Unito dovrebbero garantire ai nostri cittadini il giusto processo".
08:258 mag
Protezione civile di Gaza: "Manca la benzina, il 75% dei mezzi fermi"Il blocco imposto da due mesi da Israele all'ingresso di aiuti a Gaza sta mettendo a serio rischio anche l'attivita' della Protezione civile. "Il settantacinque per cento dei nostri veicoli è fermo a causa della mancanza di carburante", ha detto il portavoce, Mahmoud Bassil. Non solo. "Stiamo soffrendo di una grave carenza di generatori di energia e dispositivi per l'ossigeno", ha aggiunto.
07:448 mag
Iran, Trump: "Faremo saltare in aria centrifughe nucleari con le buone o le cattive"Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che sta cercando di "far saltare in aria" le centrifughe nucleari dell'Iran attraverso un accordo con Teheran, ma è anche pronto a farle esplodere con un attacco, se necessario. Durante un'intervista nel programma radiofonico del conduttore conservatore Hugh Hewitt, il tycoon ha detto: "È semplice. Preferirei di gran lunga un accordo solido e verificato, in cui le facciamo effettivamente saltare in aria o semplicemente le denuclearizziamo. Ci sono solo due alternative: farle saltare in aria con le buone o con la violenza".
In precedenza, però, quando i giornalisti hanno chiesto a Trump se la posizione degli Stati Uniti fosse quella di consentire all'Iran di avere un programma di arricchimento nucleare limitato, il presidente ha risposto: "Non abbiamo ancora preso questa decisione. La prenderemo".
07:388 mag
Medio Oriente, 70 manifestanti filopalestinesi arrestati alla Columbia UniversityOltre 70 persone sono stati arrestati alla Columbia University di New York, dopo che circa 100 manifestanti filopalestinesi hanno preso d'assalto e occupato la biblioteca per protestare contro il "genocidio a Gaza". Due guardie di sicurezza sono rimaste ferite e sono stati visti elicotteri della polizia sorvolare il campus.
07:308 mag
Katz all'Iran: "Farete la stessa fine di Hamas a Gaza"Il ministro della Difesa israeliana Israel Katz ha avvertito l'Iran che potrebbe fare la stessa fine di Hamas, Hezbollah, Assad e gli Houthi se continuerà ad appoggiare i ribelli in Yemen. "Avverto anche la leadership iraniana che finanzia, arma e gestisce l'organizzazione terroristica Houthi: il metodo proxy è finito e l'asse del male è crollato. Avete una responsabilità diretta. Quello che abbiamo fatto a Hezbollah a Beirut, Hamas a Gaza, ad Assad a Damasco e agli Houthi in Yemen, sarà fatto anche a voi a Teheran", ha dichiarato in una nota. "Non permetteremo che nessun elemento danneggi a Israele", ha aggiunto.
07:118 mag
Medioriente, Primo ministro palestinese: "Gaza zona di carestia". VIDEO07:058 mag
Gaza, 5 morti in un attacco israeliano nel nord della StrisciaLa protezione civile palestinese afferma che cinque persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite nelle prime ore di oggi in un attacco israeliano avvenuto a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza.
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