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Israele - Hamas, le notizie del 7 maggio sulla situazione a Gaza e in Medio Oriente

Il primo ministro palestinese Mohamed Mustafa ha dichiarato la Striscia di Gaza zona di carestia durante una conferenza stampa a Ramallah. Mustafa ha invitato l'intero sistema delle Nazioni Unite ad attivare immediatamente i propri meccanismi e a trattare Gaza come una zona di carestia. Quindi ha chiesto alla comunità internazionale di attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite che proibiscono l'uso della fame come arma di guerra.

Tregua tra Houthi e Usa annunciata da Trump. I ribelli filoiraniani assicurano che le "operazioni a sostegno di Gaza" continuano. Un raid israeliano distrugge lo scalo della yemenita Sanaa. Morti altri 3 ostaggi in mano ad Hamas, secondo il tycoon. 

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha reso noto che 15 persone sono state uccise oggi in un attacco aereo israeliano sulla scuola di al-Karama che ospitava sfollati nella Striscia settentrionale. Secondo fonti palestinesi le vittime sarebbero 19. 

È salito a 31 morti e decine di feriti il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani che ieri hanno colpito "una scuola che ospita sfollati" nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Le Forze di difesa israeliane (Idf) da parte loro hanno affermato di aver preso di mira un "centro di comando e controllo" dei miliziani islamisti utilizzato "per immagazzinare armi".

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, da ieri sera a questa mattina sono le 49 le vittime a Gaza degli attacchi aerei israeliani su due ex scuole nel campo profughi di Al-Bureij a Gaza city. Altre fonti e agenzie di stampa da Gaza forniscono numeri differenti.

Gli approfondimenti:

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23:31

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

23:11

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005.   Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori   nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

22:33

Hamas elogia attacchi Cisgiordania, 3 soldati IDF feriti

Hamas  ha elogiato due attacchi con sparatorie, speronamenti e accoltellamenti  nel nord e nel sud della Cisgiordania. Hamas ha affermato in una  dichiarazione che la sparatoria al checkpoint di al-Rayhan a ovest  di Jenin e l'attacco con speronamento nei pressi di Hebron fanno parte  di "una risposta naturale e legittima ai massacri e ai crimini in corso  contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania,  nonché alle violazioni contro i prigionieri nelle sue carceri". Hamas ha sottolineato che "la resistenza non smetterà di prendere di  mira l'occupazione in ogni centimetro di terra palestinese, finché  l'aggressione continuerà e i massacri, le intimidazioni, l'assedio e gli  abusi saranno perpetrati contro il popolo palestinese".

22:28

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina  conosciuta anche come "droga dei  kamikaze", spesso mischiata con la  caffeina. Non è molto diffusa in  occidente, mentre è una sostanza che si  trova relativamente in  abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati  scoperti diversi  laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di  cosa si tratta e  quali sono gli effetti. COSA SAPERE

22:16

Siria, Macron critica Israele: 'Raid non sono garanzia di sicurezza'

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha criticato gli attacchi delle forze di Tel Aviv contro la Siria, sostenendo che non garantiranno "la sicurezza a lungo termine di Israele".

"Per quanto riguarda bombardamenti e incursioni, penso che siano una cattiva pratica. Non si garantisce la sicurezza del proprio Paese violando l'integrità territoriale dei propri vicini", ha dichiarato Macron durante una conferenza stampa congiunta a Parigi con il leader siriano ad interim, Ahmed al-Sharaa.

22:06

Propal occupano biblioteca Columbia University

Gli studenti  attivisti anti-Israele della Columbia University hanno occupato la  biblioteca principale dell'università, inasprendo ancora una volta il  conflitto nel campus, mentre l'amministrazione Trump esercita forti  pressioni sull'università. La coalizione di gruppi di protesta del campus, Columbia University  Apartheid Divest, ha pubblicato un video della protesta su Telegram. Il  video mostra manifestanti mascherati che cantano "Liberate la Palestina"  al ritmo di un tamburo, guidati da un dimostrante in piedi su un  tavolo. In una dichiarazione inviata via e-mail, il gruppo afferma di aver  "inondato" la biblioteca. "L'alluvione dimostra che finché la Colombia  finanzierà e trarrà profitto dalla violenza imperialista, il popolo  continuerà a minare i profitti e la legittimità della Colombia. La  repressione genera resistenza", si legge nella dichiarazione. Il gruppo avanza richieste, tra cui il "completo disinvestimento  finanziario dall'occupazione sionista, dall'apartheid e dal genocidio",  il boicottaggio delle "istituzioni complici" e l'amnistia per tutti gli  studenti e il personale "presi di mira" con procedure disciplinari. L'occupazione avviene nei giorni dedicati allo studio in vista degli  esami finali dell'università della prossima settimana. La cerimonia di  laurea è prevista per il 21 maggio. Quella dello scorso anno è stata  annullata a causa delle proteste.

21:49

World Press Photo 2025, a vincere è il ritratto di un bimbo di Gaza senza le braccia

Lo scatto appartiene alla fotografa palestinese Samar Abu Elouf,  trasferitasi a Doha nel 2023 per documentare le condizioni dei feriti  riusciti a scappare dalla Striscia. L'IMMAGINE

21:28

Scorte di cibo esaurite, Wck sospende attività a Gaza

L'ong americana World Central Kitchen (Wck) ha annunciato di aver interrotto le sue attività nella Striscia di Gaza, sostenendo di aver esaurito le scorte di cibo e denunciando il blocco agli aiuti imposto da Israele. "Dopo aver servito oltre 130 milioni di pasti e 26 milioni di pagnotte negli ultimi 18 mesi, World Central Kitchen non ha più scorte per cucinare pasti o cuocere il pane a Gaza", ha dichiarato l'ong in un post su X.

21:18

Trump: "Sviluppi su Gaza nelle prossime 24 ore"

"Si parla molto di Gaza in questo momento. Probabilmente saprete qualcosa entro le prossime 24 ore". Lo ha detto Donald Trump rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito sulla possibilità di presentare una nuova proposta di accordo sugli ostaggi prima di recarsi nella regione la prossima settimana. 

21:07

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente   offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che  va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

20:36

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Channel 12. LA VICENDA

20:23

Macron a Jolani: "Garantire la protezione di tutti i siriani"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha chiesto pubblicamente al presidente siriano ad interim, Ahmed al Sharaa (al Jolani), di ''fare tutto il possibile per garantire la protezione di tutti i siriani senza eccezione, indipendentemente dalla loro origine, religione, confessione, e opinioni". Esprimendosi al fianco di Jolani all'Eliseo, il presidente francese ha inoltre chiesto al siriano di ''consegnare gli autori" delle recenti violenze interconfessionali contro i drusi e che i responsabili dei ''massacri'' di membri della minoranza alawita, lo scorso marzo, vengano ''processati e giudicati''. Macron chiede inoltre che l'Unione europea ''sanzioni sistematicamente gli autori di questi crimini". 

©IPA/Fotogramma

20:14

Gaza, l'ipotesi di un governo ad interim a guida Usa

Se davvero il presidente americano intende far voltare pagina al conflitto israelo-palestinese, dopo decenni di vittime e fallimenti internazionali, sul terreno di Gaza deturpato dalle bombe sembra essere arrivato il momento di mettere la parola fine. Con tentativi, anche quelli creativi che non disturbano Donald Trump, per superare lo stallo letale in cui è finita la Striscia. L'ultimo piano in ordine di tempo è emerso in un report di Reuters: Washington e Gerusalemme avrebbero discusso della possibilità che gli Usa guidino un'amministrazione temporanea a Gaza nel dopoguerra. Le consultazioni 'ad alto livello' si sarebbero concentrate su un governo di transizione guidato da un funzionario statunitense che supervisionerà l'enclave finché non verrà completamente smilitarizzata e stabilizzata. Il governo ad interim si avvarrà del supporto di tecnocrati palestinesi, esclusi Hamas e l'Anp di Abu Mazen. Nel mentre le diplomazie lavoreranno alla nascita un'amministrazione civile palestinese accettabile anche per i Paesi arabi. I colloqui per il momento sarebbero solo nella fase preliminare e non ci sarebbe nessuna indicazione sulla durata del nuovo progetto. 

20:05

Idf, feriti soldati israeliani: grave un militare a Rafah

Un soldato israeliano è rimasto gravemente ferito oggi dall'esplosione di un ordigno a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf. Nell'esplosione sono rimasti feriti anche altri tre soldati. 

19:46

Oggi a Gaza ulteriori 59 morti

L'agenzia di difesa civile di Gaza ha detto che l'attacco israeliano odierno contro la città di Gaza, nel quartiere di Al-Rimal, ha causato almeno 33 morti e più di 80 feriti, molti dei quali bambini. Contattato dall'AFP, l'esercito israeliano non ha ancora dato risposte. L'attacco ad Al-Rimal è avvenuto nel pomeriggio, quando un drone ha lanciato un primo missile, seguito pochi istanti dopo da un secondo nello stesso quartiere. Almeno 59 palestinesi sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani in territorio palestinese, di cui 48 nella città di Gaza nel nord del territorio, secondo i dati forniti dalla difesa civile. Il dirigente di Hamas, Bassem Naim, ha detto all'AFP che "la scala e l'intensità dei bombardamenti mostrano un chiaro schema. Non si tratta solo di guerra, è una campagna deliberata di eradicazione".

19:26

Netanyahu: Di sicuro 21 ostaggi vivi, dubbi su altri 3"

"Diciamo con certezza che ci sono 21 ostaggi vivi. Ci sono dubbi su altri tre". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. 

19:12

Media: "Washington vuole Governo a Gaza a guida Usa"

L'agenzia Reuters ha riferito che Washington sta pianificando di formare un governo provvisorio a Gaza guidato da un funzionario americano. Reuters ha aggiunto che gli Stati Uniti impiegheranno tecnocrati palestinesi nell'ambito della loro amministrazione di Gaza. Gli Stati Uniti e Israele hanno discusso la possibilità che Washington guidi un'amministrazione provvisoria a Gaza dopo la guerra, hanno affermato cinque persone a conoscenza della questione. Le fonti hanno affermato che le consultazioni "ad alto livello" si sono concentrate sulla formazione di un governo di transizione guidato da un funzionario statunitense che supervisionera' Gaza finchè la Striscia non sara' "smilitarizzata e stabile e non emergerà un'amministrazione palestinese funzionante". Le cinque fonti hanno spiegato che le discussioni, ancora preliminari, indicano che non ci sarà un calendario specifico per la durata della permanenza dell'amministrazione guidata dagli Stati Uniti, poichè dipenderà dalla situazione sul campo.

18:59

Gaza, almeno 48 morti in raid dell'Idf su scuola e zona commerciale

Le autorità locali nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas, hanno denunciato la morte di almeno 48 persone a seguito di raid aerei israeliani su una scuola che ospitava sfollati e su una zona commerciale densamente popolata a Gaza City. Secondo i soccorritori, due missili avrebbero colpito la scuola Karama nel quartiere di Tuffah, causando 15 vittime. Più tardi, un altro attacco aereo nei pressi di un ristorante e di un mercato della città avrebbe provocato almeno 33 morti, tra cui donne e bambini. Lo riporta il Times of Israel. 

 Le Forze di Difesa israeliane (Idf) non hanno rilasciato commenti immediati, ma ribadiscono in genere di colpire esclusivamente infrastrutture terroristiche di Hamas, spesso collocate in aree civili densamente abitate.

18:52

Wadephul in Israele nel fine settimana

Il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha espresso preoccupazione per i piani di Israele di assumere il controllo della distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza e ha affermato che il suo nuovo ministro degli Esteri, Johann Wadephul, si recherà in Israele nel fine settimana. 

18:16

Yemen, raid di Israele: bombardato aeroporto di Sana'a. VIDEO

17:51

Siria, al-Sharaa accolto da Macron all'Eliseo: prima visita in Occidente

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha accolto all'Eliseo il leader siriano ad interim, Ahmed al-Shaara, alla sua prima visita in una capitale occidentale da quando è salito al potere a capo di una coalizione di forze islamiste che lo scorso dicembre rovesciò Bashar al-Assad. Secondo quanto riferito dall'Afp, il capo dello Stato francese ha accolto il leader siriano con una stretta di mano nel cortile principale del palazzo presidenziale. I due dovrebbero tenere una conferenza stampa dopo l'incontro. Al-Sharaa chiede la revoca completa delle sanzioni imposte all'ex regime siriano.

17:24

Houthi: "Tregua con gli Usa? Decisione riguarda solo Trump"

Il capo del Consiglio politico supremo degli Houthi, Mahdi al-Mashat, ha affermato che il gruppo sciita nello Yemen ha inviato "un messaggio indiretto agli Stati Uniti" in cui si afferma che "la loro continua escalation avrà ripercussioni sulla visita del criminale Trump nella regione" prevista la prossima settimana.

All'indomani dell'annuncio di un accordo con gli Usa per il cessate il fuoco, Al-Mashat ha sottolineato in un'intervista all'agenzia di stampa 'Saba', controllata dai ribelli sciiti filoiraniani, che "se il criminale Trump voleva porre fine alla sua aggressività e rimediare a ciò che si era lasciato alle spalle, è una decisione che riguarda solo lui".

17:02

Belgio: "La situazione a Gaza vergogna assoluta, l'Ue si svegli"

"È ora che l'Unione Europea e la comunità internazionale si sveglino. Onestamente, quello che stiamo vedendo" a Gaza "è una vergogna assoluta. Non è accettabile. Tagliare su base volontaria, come strategia di guerra, qualsiasi aiuto umanitario, qualsiasi accesso al cibo, all'assistenza sanitaria, all'elettricità, all'acqua è assolutamente inaccettabile. La popolazione di Gaza ha quindi urgente bisogno di aiuti umanitari. Donne e bambini stanno morendo di fame". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri belga Maxime Prevot a Varsavia per il consiglio esteri informale. "Mi aspetto quindi che l'Ue reagisca con forza perché temo che nessun singolo Paese sarà in grado di cambiare la situazione da sol" ha aggiunto, chiedendo "una reazione collettiva" e "certamente e urgentemente una reazione europea". 

16:55

Arabia Saudita: "Ok l'annuncio dell'Oman su cessate il fuoco in Yemen"

L'Arabia Saudita ha accolto positivamente la notizia dell'intesa mediata dall'Oman che dovrebbe mettere fine alle ostilità tra gli Stati Uniti e i ribelli Houthi dello Yemen, dopo settimane di attacchi aerei da parte delle forze americane. L'Arabia Saudita "ha accolto con favore la dichiarazione rilasciata dal sultanato dell'Oman in merito al raggiungimento di un cessate il fuoco in Yemen con l'obiettivo di proteggere la navigazione e il commercio internazionale", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Riad in una nota.

16:37

Olanda: "Israele non rispetta il diritto umanitario, agire"

"Israele a Gaza non rispetta il diritto internazionale umanitario e credo che questo segnale vada ora dato". Lo ha detto a Varsavia il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, a proposito della sua richiesta di condurre un nuovo esame del rispetto da parte di Israele sull'articolo 2 dell'accordo di associazione Ue-Israele, che prevede il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. 

16:27

Vance: "L'Iran può avere l'energia nucleare civile"

L'Iran può avere energia nucleare civile ma non l'arma atomica: lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance ad un evento a Washington ospitato dalla conferenza sulla sicurezza di Monaco. Vance si è detto convinto che sia possibile un accordo per reintegrare l'Iran nell'economia globale. 

16:22

Sanchez: "Rispettato impegno a non commerciare armi con Israele"

La Spagna "ha rispettato l'impegno" preso dal governo di Madrid dopo il 7 ottobre 2023 di "non comprare e non vendere armi e munizioni" a Israele: lo ha detto il premier, Pedro Sánchez, intervenuto al Congresso dei deputati nel turno di replica ai gruppi parlamentari. "I contratti circolati recentemente sui media presentano innumerevoli imprecisioni, ripetizioni e interpretazioni assolutamente erronee", ha sostenuto il leader iberico, aggiungendo poi che "tutti i contratti citati" hanno "almeno una delle seguenti caratteristiche", considerabili in ogni caso "assolutamente ragionevoli": o sono "acquisti che non implicano armi o munizioni", ad esempio "elementi di illuminazione per caschi della Guardia Civil o giubbotti antiproiettili", oppure si tratta di "componenti assolutamente imprescindibili per il funzionamento e la sicurezza di equipaggiamenti già esistenti in mano alle Forze Armate". Oppure "sono contratti assegnati ad aziende con sede o produzione in Spagna, che non sono fabbricate in Israele". Rispetto a questi casi, ha ammesso Sánchez, "c'è stata una sola eccezione"; riguardante un contratto "assegnato a un'azienda israeliana", di cui la settimana scorsa il governo ha "iniziato la rescissione". In aggiunta, ha detto il premier, sono in vigore contratti riguardanti "esportazioni temporanee per riparare equipaggiamenti delle Forze Armate". Si tratta quindi di "pezzi che escono dalla Spagna, vanno in un'azienda israeliana, sono riparate e tornano indietro", per cui "non sono usate dall'esercito israeliano", ha concluso Sánchez.

16:14

Vance: "Finora con l'Iran i negoziati procedono bene"

"Finora i negoziati con l'Iran procedono bene": lo ha detto il vicepresidente Usa JD Vance ad un evento a Washington ospitato dalla conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

©IPA/Fotogramma

16:04

Kallas: "L'Ue può distribuire aiuti a Gaza se Israele vuole"

"Abbiamo reso nota la nostra posizione con Israele, la perdita di vite a Gaza è intenibile e gli aiuti alla popolazione non arrivano. A questo proposito, ho offerto al ministro degli Esteri Sa'ar la possibilità che sia l'Ue a distribuire gli aiuti a Gaza se non si fidano degli altri attori in loco". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas a Varsavia per il consiglio esteri informale. Riguardo alla richiesta dell'Olanda di esaminare se Israele rispetta l'accordo di associazione con l'Ue, Kallas ha risposto: "Ne parleremo domani quando nella sessione a 27 ma è una discussione già affrontata molte volte". 

15:59

Difesa civile palestinese, 16 morti e decine di feriti in raid israeliano su Gaza City

Sono almeno 16 i morti e decine i feriti - alcuni dei quali in condizioni critiche - di un raid israeliano su Gaza City. A fornire il bilancio è la difesa civile palestinese: "Almeno 16 morti e decine di feriti sono stati trasportati all'ospedale al-Chifa, nella città di Gaza. Tra i feriti alcuni sono in condizioni critiche", ha dichiarato all'Afp il portavoce della Difesa civile,  Mahmoud Bassal. 

15:54

L'Iran saluta la cessazione degli attacchi Usa allo Yemen

L'Iran ha accolto con favore l'accordo che ha posto fine a settimane di intensi attacchi da parte degli Stati Uniti contro i ribelli filoiraniani Houthi nello Yemen. Il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran Esmaeil Baqaei ha "accolto con favore la cessazione dell'aggressione statunitense" e ha elogiato gli yemeniti per la loro "leggendaria resistenza". 

15:49

L'Idf lavora alla costruzione di un sito di distribuzione degli aiuti a Gaza sud

L'esercito israeliano ha recentemente iniziato a costruire un sito di distribuzione alimentare nel sud di Gaza, nonostante le obiezioni delle organizzazioni umanitarie sul campo che hanno respinto il piano. Lo riferisce Haaretz, facendo riferimento a foto satellitari che mostrano lo sgombero di un sito di 8 ettari nella parte occidentale di Rafah. Secondo le organizzazioni umanitarie il piano proposto dall'Idf non garantirà un'equa distribuzione di cibo e rifornimenti, non proteggerà le persone più bisognose e non garantirà la sopravvivenza della popolazione palestinese in gravissima difficoltà dopo che da due mesi Tel Aviv blocca l'ingresso di qualsiasi aiuto nella Striscia.

15:44

Axios: "Witkoff informerà il consiglio di sicurezza dell'Onu sul piano di aiuti a Gaza"

Steve Witkoff, l'inviato speciale di Donald Trump, informerà il consiglio di sicurezza dell'Onu sulla politica americana riguardo Gaza e sulle trattative sul nucleare con l'Iran. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Witkoff informerà sul nuovo meccanismo proposto da Israele e dagli Stati Uniti per consentire la ripresa degli aiuti a Gaza senza che siano controllati da Hamas. L'incontro di Witkoff  precede il viaggio in Arabia Saudita di Donald Trump, durante il quale Gaza sarà uno dei temi centrali insieme all'Iran.

15:37

Idf, missile dallo Yemen caduto prima di arrivare su Israele

L'Idf fa sapere di aver rilevato il lancio di un missile proveniente dallo Yemen, che è caduto mentre era diretto verso Israele. 

15:29

La Spagna all'Onu: "Misure urgenti per fermare le uccisioni a Gaza"

La Spagna presenterà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione volta a "proporre misure urgenti per fermare l'uccisione di civili innocenti e garantire aiuti umanitari" a Gaza. Lo ha reso noto il primo ministro Pedro Sanchez. Il premier ha dichiarato al parlamento spagnolo che "la comunità internazionale non può rimanere indifferente a quanto sta accadendo" nel territorio palestinese, dove Israele ha ripreso la devastante guerra contro Hamas.

Intento la Spagna, assieme ad altri cinque paesi europei, tra cui Spagna, Irlanda e Norvegia, ha dichiarato, riguardo il nuovo piano di Israele di espansione delle attività militari a Gaza, di "respingere fermamente qualsiasi cambiamento demografico o territoriale" che potrebbe costituire "una violazione del diritto internazionale". L'attuazione di questo piano, che prevede di "stabilire una presenza israeliana prolungata" a Gaza, equivarrebbe a "superare una nuova linea rossa" e a "mettere a repentaglio qualsiasi prospettiva di una soluzione praticabile a due Stati", hanno affermato i ministri degli Esteri di questi paesi in una dichiarazione congiunta.

Ciò costituirebbe "una nuova escalation militare", che "non farà che peggiorare una situazione già catastrofica per la popolazione civile palestinese e mettere in pericolo la vita degli ostaggi rimasti prigionieri", aggiunge il testo, firmato anche dai capi della diplomazia di Islanda, Slovenia e Lussemburgo. Quattro di questi paesi (Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia) hanno riconosciuto lo Stato palestinese quasi un anno fa, seguendo l'esempio dell'Islanda, che lo ha fatto nel 2014. Il Lussemburgo, da parte sua, ha affermato di essere pronto a farlo, ma solo quando tutti gli ostaggi israeliani saranno stati rilasciati.

15:22

Un altro caccia Usa della Truman si schianta nel mar Rosso

Un altro caccia F/A-18 Super Hornet della portaerei USS Harry S. Truman è finito nel Mar Rosso, il secondo in poco più di una settimana. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.   Non è ancora del tutto chiaro cosa sia successo, dato che le indagini sono in corso, ma due delle persone coinvolte hanno affermato che si è verificato un errore tecnico mentre il jet stava tentando di atterrare sulla portaerei. Il pilota e il suo secondo si sono espulsi e sono stati soccorsi da un elicottero ma il caccia non è stato ancora recuperato. Ieri, secondo le fonti, i ribelli Houthi avrebbero sparato contro la Truman ma non è chiaro se i due incidenti siano collegati. 

15:14

Meloni: "In Medio Oriente appoggiamo il piano dei Paesi arabi". VIDEO

15:09

Houthi: "Gli Usa hanno fallito gli obiettivi, avanti con il blocco marittimo nel Mar Rosso"

Gli Houthi continueranno a colpire Israele "in profondità" e ad imporre "il blocco marittimo" nel Mar Rosso. E' quanto sostiene in un'intervista all'Adnkronos il vice capo dell'Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell'agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, all'indomani dell'annuncio del ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Albusaidi, sulla "fine del conflitto" tra gli Stati Uniti ed il gruppo yemenita.

"La dichiarazione del mediatore omanita è stata chiara e non include nessuna delle falsità e delle spavalderie contenute nel discorso di Trump. L'America ha attaccato il nostro Paese al servizio di Israele e a sostegno della continuazione dei crimini di genocidio a Gaza. Ci siamo difesi dall'aggressione americana e abbiamo continuato a sostenere Gaza", afferma l'esponte degli Houthi. "Ciò che è successo è che l'America ha annunciato la cessazione della sua aggressione contro lo Yemen, dopo aver fallito nel raggiungere i suoi obiettivi - precisa - Continueremo a sostenere Gaza, a colpire in profondità l'entità israeliana e a imporre un blocco aereo e marittimo".

Ieri AlBusaidi in un post su X ha chiarito che "gli sforzi diplomatici" dell'Oman "hanno portato alla fine del conflitto tra Stati Uniti e Ansar Allah in Yemen. Non si prenderanno più di mira a vicenda, garantendo la libertà di navigazione per il trasporto commerciale internazionale nel Mar Rosso". 

14:59

Katz: "Tutti i residenti di Gaza saranno trasferiti a sud della Striscia"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che i piani delle Idf di espandere le manovre nella Striscia di Gaza includono il trasferimento di tutti i residenti nel sud dell'enclave. "Dal momento in cui inizierà la manovra, non ci fermeremo finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi, compreso un piano di migrazione volontaria per i residenti di Gaza", ha affermato.

14:49

Cgil Trieste: "fermare la deportazione del popolo palestinese"

La NCCdL Cgil di Trieste, "in piena sintonia con quanto espresso dalla propria Segreteria Nazionale" ha espresso una "ferma condanna del nuovo piano approvato dal consiglio di sicurezza del governo israeliano". Per il sindacato si sta "perpetrando la violazione dei più elementari fondamenti del diritto internazionale e umanitario, considerato il piano militare per invadere, occupare ed annettere ad Israele la Striscia di Gaza, con relativa espulsione della sua popolazione". E' dunque rilanciato "l'invito rivolto dalla Cgil al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento italiani, alle Istituzioni europee e internazionali affinché si metta in campo da subito ogni strumento politico e diplomatico di pressione nei confronti del Governo di Israele per fermare immediatamente questo piano di occupazione e di deportazione del popolo palestinese. E' necessario - prosegue una nota - permettere che gli aiuti umanitari arrivino ai palestinesi, ormai in condizioni di fame e carestia a causa del blocco totale imposto da Israele. Inoltre, deve essere proclamato l'immediato cessate il fuoco, seguito da una tregua permanente che permetta la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri". 

14:45

La Grecia sostiene il piano arabo per la ricostruzione di Gaza

La Grecia "accoglie con favore il piano arabo per la ricostruzione di Gaza, nella cui preparazione l'Egitto sta svolgendo un ruolo molto importante, e questa è un'iniziativa eccellente che rappresenta anche una base realistica di discussione per il giorno successivo": lo ha dichiarato il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, al termine del suo incontro ad Atene con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Lo riporta Ert news. "Abbiamo anche discusso del ruolo centrale che ha l'Egitto per (ottenere) un nuovo cessate il fuoco a Gaza", ha spiegato Mitsotakis durante le dichiarazioni alla stampa. "Oggi la prima priorità è fermare le ostilità e soprattutto ripristinare il flusso di aiuti umanitari ai civili e subito dopo, con la partecipazione attiva di entrambi gli Stati, avviare un processo politico sincero sulla questione palestinese, con l'obiettivo dell'unica - su questo concordiamo - soluzione fattibile dei due Stati", ha dichiarato il premier greco. 

14:38

Premier Anp: "Il mondo fermi il crimine di carestia a Gaza"

Il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa ha fatto appello alla comunità internazionale affinché sia posta fine al "deliberato crimine umanitario" della carestia, perpetrato a Gaza. "Ci appelliamo alla coscienza dell'umanità. Non lasciate che i bambini di Gaza muoiano di fame. Non permettete che cibo e acqua siano usati come armi di guerra e di controllo. Questa carestia non è un disastro naturale, è un crimine umanitario deliberato e il silenzio è complicita'", ha detto in una conferenza a Ramallah. "Riteniamo Israele, la potenza occupante, pienamente responsabile di questa deliberata catastrofe umanitaria", ha aggiunto.

14:30

Anp dichiara Gaza zona di carestia: "Onu intervenga"

Il primo ministro palestinese Mohamed Mustafa ha dichiarato la Striscia di Gaza zona di carestia durante una conferenza stampa a Ramallah. Mustafa ha invitato l'intero sistema delle Nazioni Unite ad attivare immediatamente i propri meccanismi e a trattare Gaza come una zona di carestia. Quindi ha chiesto alla comunità internazionale di attuare le risoluzioni delle Nazioni Unite che proibiscono l'uso della fame come arma di guerra.

14:29

Media: "In corso colloqui segreti tra Israele e Siria"

Israele e Siria stanno conducendo colloqui indiretti, attraverso gli Emirati Arabi Uniti, su sicurezza e intelligence. Lo riferisce il Times of Israel citando l'agenzia Reuters. Il dialogo, attraverso Abu Dabhi, è iniziato pochi giorni dopo che il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha visitato gli Emirati Arabi Uniti il 13 aprile. Per ora si discutono "questioni tecniche" su sicurezza e antiterrorismo, fuori dall'ambito militare. Ma l'agenda potrebbe essere ampliata una volta che si sarà costruita una base solida di fiducia reciproca.

14:24

Macron: "La situazione a Gaza è la più critica che abbiamo mai visto"

La situazione nella Striscia di Gaza "è la più critica che abbiamo mai visto". A dichiararlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron che oggi a Parigi ha ricevuto il cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Mai, mai le persone sono state private di cure mediche, impossibilitate a portare fuori i feriti, private di cibo, medicine e acqua per così tanto tempo", ha dichiarato Macron in una conferenza stampa congiunta con il nuovo cancelliere, definendo "inaccettabile" lo "sfollamento forzato" della popolazione di Gaza pianificato da Israele.

14:23

Meloni: "Appoggiamo il lavoro dei Paesi arabi" (2)

In Medio Oriente "continuiamo a lavorare per la fine permanente delle ostilita' e siamo attenti e appoggiamo il lavoro che i Paesi arabi stanno portando avanti. Credo che i Paesi arabi siano la chiave di volta nella soluzione permanente del conflitto", ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del premier time in Senato. "C'e' un piano di ricostruzione che hanno portato avanti, dal mio punto di vista credibile, a Gaza e anche per tracciare un quadro regionale di pace e sicurezza quadro che chiaramente lo ribadisco, a nostro avviso, deve includere anche la prospettiva dei 'due Stati'", ha spiegato la premier.

14:20

Merz: "Israele ha diritto a difendersi ma ha anche un obbligo umanitario verso i civili"

Israele ha diritto a difendersi ma ha anche obblighi umanitari verso i civili: a margine dell'incontro all'Eliseo con Emmanuel Macron, il cancelliere Friedrich Merz è stato interpellato anche sul conflitto in Medio Oriente. Merz ha sottolineato la particolare responsabilità della Germania nel proteggere Israele. Anche il diritto di Israele a difendersi dal terrorismo islamico di Hamas è indiscusso, ha sottolineato. Allo stesso tempo, il governo israeliano ha anche un obbligo umanitario nei confronti della popolazione civile di Gaza, che sta soffrendo a causa del terrorismo di Hamas. "Israele deve assumersi questa responsabilità", ha affermato Merz. 

14:19

Sei paesi europei: "No cambiamenti demografia Gaza"

I ministri degli Esteri di Spagna, Islanda, Irlanda, Norvegia, Slovenia e Lussemburgo hanno respinto il piano israeliano di espandere le operazioni a Gaza e occupare la Striscia. "Rifiutiamo fermamente qualsiasi cambiamento demografico o territoriale a Gaza, compreso qualsiasi piano che costringa o faciliti lo spostamento permanente della sua popolazione", che sarebbe una violazione del diritto internazionale, si legge. "Una nuova escalation militare a Gaza non farà che aggravare una situazione già catastrofica per la popolazione civile palestinese e mettera' in pericolo la vita degli ostaggi ancora in ostaggio", hanno insistito. I sei si oppongono "fermamente" anche a qualsiasi sistema che non garantisca l'accesso dell'intera popolazione agli aiuti umanitari. Nonostante i ripetuti appelli contro le misure per bloccare gli aiuti a Gaza, Israele, "invece di ammorbidirle, le ha inasprite ancora di più". Al contrario, "è essenziale" fornire aiuto a tutti i civili bisognosi, senza discriminazioni, e seguire gli altri principi umanitari di imparzialità, indipendenza e neutralità. La lettera è stata sottoscritta dallo spagnolo Jose' Manuel Albares, dall'islandese Katrin Gunnarsdottir, l'irlandese Simon Harris, il lussemburghese Xavier Bettel, il norvegese Espen Barth Eide e la slovena Tanja Fajon.

14:08

Katz: "A Gaza per distruggere capacità militari e governo di Hamas"

Il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che "l'operazione a Gaza mira a sconfiggere Hamas e a ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi". "Agiremo con grande forza per distruggere tutte le capacità militari e governative di Hamas", ha chiarito durante una valutazione della situazione con la divisione 162 facendo riferimento al piano approvato dal gabinetto politico-di sicurezza per l'escalation nella Striscia di Gaza. E ha ribadito che l'Idf rimarrà in qualsiasi territorio conquistato mentre l'intera popolazione di Gaza sarà evacuata nelle zone meridionali dell'nclave: "Dal momento in cui inizierà la manovra, agiremo con grande forza e non ci fermeremo finché tutti gli obiettivi non saranno raggiunti". 

14:07

Meloni: "Appoggiamo il lavoro dei Paesi arabi"

"In Medio Oriente appoggiamo il lavoro dei Paesi arabi, sono la chiave di volta". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante il premier time al Senato, ricordando la necessità di arrivare alla prospettiva di due popoli e due Stati.

14:07

Macron insiste: situazione umanitaria Gaza "inaccettabile"

La situazione umanitaria a Gaza "è inaccettabile". Lo ha ribadito il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando che la Striscia sta affrontando "la situazione più critica che abbiamo mai conosciuto". Macron, in una conferenza stampa congiunta con il nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha ribadito la politica della Francia di sostegno a Israele nella sua lotta contro il terrorismo di Hamas. Il presidente francese ha però aggiunto che che "poiché non abbiamo doppi standard, è inaccettabile che Israele non rispetti il diritto umanitario a Gaza, così come lo sfollamento della popolazione civile".

14:00

Onu, piano Israele mette a rischio sopravvivenza a Gaza (2)

In una dichiarazione resa nota a Ginevra, l'Alto commissario Onu dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Türk indica che i riferiti piani di Israele di trasferire "forzatamente" la popolazione di Gaza in una piccola area nel sud della Striscia e le minacce di deportare i palestinesi fuori da Gaza "aggravano ulteriormente le preoccupazioni che le azioni di Israele mirino ad infliggere ai palestinesi condizioni di vita sempre più incompatibili con la loro continuata esistenza a Gaza come gruppo" . "Non c'è motivo di credere che insistere sulle strategie militari, che in  un anno e otto mesi non hanno portato a una soluzione duratura, incluso il rilascio di tutti gli ostaggi, ora avrà successo. Al contrario - aggiunge l'Alto commissario -, l'espansione dell'offensiva su Gaza causerà quasi certamente ulteriori sfollamenti di massa, più morti e feriti tra i civili innocenti e la distruzione delle poche infrastrutture rimaste a Gaza". Gli abitanti di Gaza - aggiunge - sono già stati privati ;;di tutti i beni di prima necessità, in particolare il cibo e "qualsiasi ricorso alla fame della popolazione civile come metodo di guerra costituisce un crimine di guerra", ha ribadito. Per Turk, l'unica soluzione duratura a questa crisi "risiede nel pieno rispetto del diritto internazionale, come stabilito dalla Corte Internazionale di Giustizia". 

13:56

Khamenei: "Materialismo Occidente crea oppressione come a Gaza"

"Nella civiltà materialistica dei Paesi occidentali, assistiamo a un'oppressione e a una brutalità senza precedenti, in casi come quello di Gaza, e a minacce di guerra dovute all'ingerenza negli affari altrui, come si evince dal comportamento degli statisti americani negli ultimi tempi". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, aggiungendo che "la falsa civiltà materialistica nei Paesi occidentali è destinata a perire e sarà eliminata", in un messaggio inviato a una conferenza in occasione del centesimo anniversario del ripristino del seminario nella città di Qom. (

13:46

Merz: "Guerra in Ucraina non finisce senza gli Usa"

"La guerra in Ucraina non finirà senza un maggiore coinvolgimento politico e militare degli Usa". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friederich Merz, in conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente francese, Emmanuel Macron. Merz ha agigunto che "come europei siamo pronti a contribuire".  Ma, ha avvertito, "sappiamo che abbiamo bisogno degli americani in avvenire. Lo dico chiaramente" ai partner Usa "ogni volta che ho occasione di parlarci. Vogliamo che gli Stati Uniti restino impegnati", incluso in seno alla Nato, ha puntualizzato Merz lungo le rive della Senna. 

13:31

Media: "Mediatori lavorano a tregua a Gaza per prossime ore"

La tv statale saudita al Arabiya riferisce che i mediatori stanno cercando di elaborare con urgenza una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza nelle prossime ore, in concomitanza con la visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente dal 13 al 16 aprile.  La proposta include la creazione di "corridoi sicuri" e punti di distribuzione degli aiuti umanitari. 

13:30

Hamas: "Vogliamo accordo complessivo su fine guerra"

Niente intese parziali: per mettere fine alla guerra a Gaza, serve un accordo complessivo con Israele. A metterlo in chiaro è stato Bassem Naim, membro dell'ufficio politico del movimento islamista palestinese. Hamas "insiste sulla necessità di raggiungere un accordo globale e comprensivo per porre fine alla guerra" e respinge "i tentativi disperati di imporre un accordo parziale in vista della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump".

13:23

Hamas: trattative per consegna cibo prima che arrivi Trump

Bassem Naeem, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha dichiarato all'agenzia di stampa di Gaza Shehab che "prima della visita in Medio Oriente del presidente Trump (dal 13 al 16 aprile), si stanno facendo tentativi disperati per raggiungere con i mediatori un accordo parziale per la liberazione di alcuni ostaggi in cambio di alcuni giorni limitati in cui verrà consegnato cibo alla popolazione della Striscia". Hamas, ha detto Naeem, "insiste su un accordo globale per la fine della guerra e una tabella di marcia per il giorno dopo". 

13:20

Olanda: esaminare se Israele rispetta accordi con l'Ue

Il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha scritto all'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, chiedendole di verificare se Israele stia ancora rispettando le condizioni dell'accordo di associazione Ue-Israele. Secondo Veldkamp, Israele sta violando l'articolo 2 dell'accordo non consentendo l'ingresso degli aiuti a Gaza e interrompendo la fornitura di energia elettrica. "È necessaria una discussione più ampia e una riflessione sul nostro rapporto con Israele", ha affermato Veldkamp nella lettera.

12:55

Wafa: "49 vittime a Gaza da ieri sera a questa mattina"

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, da ieri sera a questa mattina sono le 49 le vittime a Gaza degli attacchi aerei israeliani su due ex scuole nel campo profughi di Al-Bureij a Gaza city. Altre fonti e agenzie di stampa da Gaza forniscono numeri differenti.

12:51

Ue: "Aiuti umanitari a Gaza non siano politicizzati"

"Per oltre due mesi, nessun rifornimento umanitario è entrato a Gaza. Si tratta della chiusura più lunga che la Striscia abbia mai affrontato ed è motivo di grave preoccupazione". "L'Ue ribadisce l'invito urgente a Israele a rimuovere immediatamente il blocco su Gaza". Così in una nota l'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, e le commissarie al Mediterraneo, Dubravka Suica, e alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib. L'Ue è "preoccupata per il nuovo 'meccanismo di consegna degli aiuti a Gaza'", approvato da Israele, si legge nella nota in cui si ricorda che "gli aiuti umanitari non devono mai essere politicizzati o militarizzati". "Le agenzie delle Nazioni Unite, tra cui il World Food Programme e l'Unrwa, riferiscono che le scorte alimentari sono ormai esaurite e la maggior parte delle famiglie non dispone di acqua potabile. Sono ricominciati i saccheggi dei magazzini. Gli operatori umanitari continuano ad avvertire che la fame si sta diffondendo e aggravando nell'enclave" scrivono Kallas, Lahbib e Suica nella nota, ribadendo l'invito "urgente a Israele a rimuovere immediatamente il blocco su Gaza".    "In quanto potenza occupante, Israele - ricordano - è obbligato dal diritto internazionale a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione in difficoltà". Bruxelles esprime poi preoccupazione per il nuovo 'meccanismo di consegna degli aiuti a Gaza', approvato da Tel Aviv, che è, affermano, "contrario ai principi umanitari, come sottolineato dalle agenzie Onu e dai partner umanitari". "Il meccanismo - osservano - sposterebbe la responsabilità della distribuzione degli aiuti ad attori internazionali non umanitari e ad appaltatori di sicurezza privati". "Il nostro messaggio - avvertono - è chiaro: gli aiuti umanitari non devono mai essere politicizzati o militarizzati. L'uso degli aiuti come strumento di guerra è vietato dal diritto internazionale umanitario. Gli aiuti devono raggiungere i civili che ne hanno bisogno".    "L'Ue ribadisce il suo appello per la ripresa del cessate il fuoco, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi e la fine definitiva delle ostilità", oltre che "il suo incrollabile sostegno al popolo palestinese". "Dal 2023 - si ricorda . sono state consegnate oltre 3.800 tonnellate di aiuti attraverso i voli del ponte aereo dell'Ue e sono stati consegnati a Gaza oltre 450 milioni di euro di aiuti umanitari. In occasione del primo dialogo politico ad alto livello tra l'Unione europea e l'Autorità palestinese, la Commissione ha annunciato un programma di sostegno globale pluriennale del valore massimo di 1,6 miliardi di euro per promuovere la ripresa e la resilienza della Palestina".

12:27

Gaza, Imam Firenze: "Governi reagiscano a progetto deportazione"

Da parte dei governi, "non c'è solo silenzio, ma c'è anche un appoggio a questo nuovo atto criminale", dell'annunciata occupazione della striscia di Gaza da parte di Israele. A dirlo è l'imam di Firenze, Izzedin Elzir, intervenendo a margine di una iniziativa a Palazzo Vecchio.    "Invitiamo tutti a riflettere e ad essere umani. Quel progetto di questo governo criminale, loro usano la parola dolce 'spostare' ma si tratta di deportare i palestinesi, non è di oggi. E' un progetto vecchio decenni e quando l'abbiamo denunciato dicevano che siamo matti. Ora purtroppo stiamo vedendo in diretta mondiale cosa sta facendo", il governo Netanyahu. "Perciò - conclude l'imam - invitiamo tutti a prendersi la loro responsabilità; non possono dire 'non abbiamo visto''"

12:18

Pochi soldati per Gaza, riprende discussione su leva religiosi

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà questa sera il ministro della Difesa Yisrael Katz, il presidente della commissione Affari esteri e Difesa Yuli Edelstein e il presidente del partito Shas Aryeh Deri per tentare di raggiungere un accordo sulla coscrizione degli ultraortodossi. In precedenza, la coalizione aveva rimosso il progetto di legge dall'ordine del giorno della plenaria in seguito al boicottaggio da parte dei membri ultra-ortodossi della Knesset. Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha emesso ordini di arruolamento per gli ultraortodossi in vista dell'ampliamento delle operazioni a Gaza e tenendo conto che i riservisti sono già al sesto e settimo turno da quando è iniziato il conflitto. Nelle fila dei riservisti si stanno registrando centinaia di defezioni 'per motivi familiari'. Edelstein ha dichiarato che la legge deve includere "sanzioni personali e istituzionali" per i religiosi che non si presentano alle leva. I partiti ortodossi si oppongono e i giovani haredim protestano in piazza da giorni contro la coscrizione.

12:11

Manfredi: "Inaccettabili sofferenze popolazione civile a Gaza"

"Su quello che sta accadendo a Gaza, sulle grandissime sofferenze inaccettabili che sta subendo la popolazione civile, non c'è mai stato alcun dubbio, né ci sarà mai, quindi su questo dobbiamo essere molto chiari sulla posizione della nostra amministrazione e la mia personale". Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha commentato quanto accaduto in questi giorni a Napoli dopo le tensioni verificatisi alla Taverna Santa Chiara tra la proprietaria e i due turisti israeliani.    Manfredi, all'Accademia di Belle Arti a margine della presentazione della tappa del Giro d'Italia di ciclismo a Napoli, ha sottolineato che sulla questione "si incrociano due situazioni che sono molto diverse tra loro", sottolineando che "diverso è il tema - ha detto - di una discussione che c'è stata tra delle persone, su cui è intervenuta poi l'assessore Armato, in cui alla fine sembrava che si volesse criminalizzare un intero popolo, da un lato e dall'altro. Io credo che noi dobbiamo essere sempre una città del dialogo e che dobbiamo sempre lavorare con fermezza, senza dare spazio a nessuna intolleranza. Quindi chiunque agisca con intolleranza, io non lo trovo accettabile. Questo non vuole significare una dichiarazione nei confronti della ristoratrice che incontrerò oggi. Io so che l'assessore Armato l'aveva anche cercata e non è riuscita a parlarle. Quindi noi su questo argomento dobbiamo essere molto chiari, molto netti, ma non dobbiamo fare strumentalizzazione".

12:09

Presidente egiziano al-Sisi in visita ad Atene

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi si trova in visita ad Atene, per un incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis volto a rafforzare i legami bilaterali e ad affrontare le principali questioni regionali, tra cui il conflitto a Gaza e la migrazione. Al-Sisi è stato ricevuto da Mitsotakis presso la residenza istituzionale di palazzo Maximos: al termine dell'incontro, ora in corso, sono previste dichiarazioni congiunte. Lo riporta Ert news. Il presidente egiziano è stato accolto nell'aeroporto della capitale greca dal ministro degli Esteri ellenico Giorgos Gerapetritis, e ha sottolineato che questa è la sua quinta visita nel Paese, definendola una testimonianza del "rapporto forte e duraturo tra i due Paesi". Prima di incontrare Mitsotakis, al-Sisi ha avuto un colloquio anche con il presidente della Repubblica greca, Konstantinos Tasoulas.

12:08

Fonti: "Salgono a 19 vittime raid Idf nella zona est di Gaza city"

Fonti palestinesi riferiscono che sono 19 le persone rimaste uccise questa mattina in due attacchi dell'Idf contro un'ex scuola nel quartiere di Daraj Tofah, nella parte orientale di Gaza city.

12:00

Hamas: "Raid israeliano nel nord di Gaza, 15 morti"

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha reso noto che 15 persone sono state uccise oggi in un attacco aereo israeliano su una scuola che ospitava sfollati nella Striscia settentrionale.    "Le nostre squadre hanno recuperato 15 (morti) e dieci feriti dopo un attacco aereo di occupazione israeliano sulla scuola di al-Karama, che ospita sfollati", nella parte orientale della città di Gaza, ha detto alla Afp il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal.

11:44

Sinistra per Israele: "Aderire alla manifestazione per la pace"

"Sinistra per Israele - Due Popoli Due Stati aderisce al People's Peace Summit, la grande manifestazione per la pace che si terrà a Gerusalemme giovedì 8 e venerdì 9 maggio e che coinvolgerà numerose organizzazioni che operano in Israele e Palestina". Lo si legge in una nota.   "In concomitanza e coordinamento con la mobilitazione promossa a Strasburgo dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, Sinistra per Israele fa appello alle forze politiche per chiedere sostegno e adesione alla manifestazione di Gerusalemme, la cui piattaforma chiede la fine della guerra a Gaza, il ritorno degli ostaggi e il riavvio di un processo di pace tra israeliani e palestinesi. Le nostre parole d'ordine sono chiare: salvare gli ostaggi e salvare la popolazione di Gaza, sostenendo l'opposizione israeliana e gli sforzi dell'Autorità Nazionale Palestinese. Solo isolando il governo Netanyahu e disarmando Hamas si può aprire lo spazio per il dialogo. Con questi obiettivi è coerente la nostra adesione alla piattaforma del People's Peace Summit di Gerusalemme: siamo dalla parte dei costruttori di pace, soprattutto in un periodo di guerra come questo, e ci appelliamo per questo alle forze politiche della sinistra e alle rappresentanze parlamentari per chiedere di sostenere i loro sforzi" dichiara Emanuele Fiano, presidente di Sinistra per Israele - Due Popoli Due Stati", conclude la nota.

11:44

Macron assicura il sostegno a due francesi in carcere in Iran

La Francia "agisce in maniera instancabile" per la liberazione dei suoi due connazionali Cécile Kohler e Jacques Paris, detenuti in Iran: lo ha detto il presidente Emmanuel Macron, a 3 anni dal loro arresto.    In Francia, sono organizzati oggi una quarantina di raduni per ricordare la vicenda e sostenere i due prigionieri, che sono in condizioni psicologiche di prostrazione per le condizioni di detenzione "assolutamente terribili" secondo la diplomazia francese. "Assicuro ai loro familiari il nostro sostegno incrollabile", ha aggiunto Macron su X, mentre il ministero degli Esteri ha garantito di voler fare il massimo di pressione su Teheran per ottenere la loro liberazione. Cécile Kohler è una docente di 40 anni nata nell'est della Francia, ed è stata arrestata con il compagno Jacques Paris, settantenne, il 7 maggio 2022 l'ultimo giorno di un viaggio in Iran per turismo. Sono incarcerati attualmente nella famigerata "sezione 209" riservata ai prigionieri politici, della prigione di Evin a Teheran. Per loro, l'accusa di "spionaggio" da parte delle autorità iraniane. Parigi li considera "ostaggi di stato". Si tratta degli ultimi due francesi nelle carceri dell'Iran, che ha nelle sue carceri una ventina di occidentali.

11:00

Macron riceve Jolani a Parigi: "Protegga tutti i civili"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve oggi a Parigi il presidente ad interim siriano, Al Jolani alla sua prima visita in Occidente. L'incontro previsto per questo pomeriggio, suscita dure critiche da parte della destra e dell'estrema destra di Marine Le Pen. Durante la riunione, Macron ''ribadirà il sostegno della Francia alla costruzione di una nuova Siria, una Siria libera, stabile, sovrana e rispettosa di tutte le componenti della società siriana", assicurano fonti della presidenza francese scartando qualsiasi forma di ''ingenuità'' e assicurando di conoscere ''il passato'' di alcuni dirigenti siriani. Non c'è ''nessuna compiacienza" con ''movimenti terroristi'', garantiscono a Parigi, aggiungendo che Macron chiederà ad Al Jolani di ''fare in modo che la lotta contro l'impunità sia una realtà'' e che ''i responsabili di violenze contro i civili'' vengano processati. ''La nostra richiesta - avverte l'Eliseo a poche ore dall'incontro - è quella della protezione di tutti i civili, a prescindere dall'origine e dalla religione". Dall'Eliseo viene inoltre espressa la ''preoccupazione particolarmente forte'' di ''vedere risorgere confronti interconfessionali estremamente violenti'' in Siria, in particolare, con ''massacri'' di alawiti e violenze contro ''la comunità drusa a sud di Damasco''.

10:28

Idf: "Comandante di Hamas ucciso in Libano"

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Khalid Ahmad Ahmad, capo delle operazioni della brigata occidentale di Hamas in Libano. La stessa Hamas ha confermato che Ahmad è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Paese. In precedenza, il ministero della Salute libanese aveva annunciato l'uccisione di un uomo in un attacco contro un veicolo a Sidone, nel sud del Libano.

10:17

Libano, media: "Attacco Israele; un morto a sud di Sidone" (2)

L'uomo ucciso, ha rivelato l'Idf Khalid Ahmad Ahmad, era a capo delle operazioni della Brigata Occidentale di Hamas in Libano. Durante la guerra avrebbe compiuto numerosi attacchi terroristici contro civili israeliani e truppe dell'Idf. Era sospettato di essere coinvolto  nel contrabbando di armi e di aver condotto attacchi terroristici contro lo Stato di Israele. "L'attivita' terroristica di Ahmad rappresentava una minaccia per lo Stato di Israele e i suoi cittadini" si legge in una nota, "Le IDF continueranno a operare contro i terroristi di Hamas ovunque si trovino".

10:09

Famiglie ostaggi chiedono verità: "Trump parla di 21 rapiti vivi"

I parenti dei 59 ostaggi ancora in cattività a Gaza hanno chiesto alle autorità israeliane informazioni aggiornate sulla sorte dei loro cari, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che solo 21 ostaggi sono ancora in vita, tre in meno rispetto alla stima ufficiale di Israele. "Il numero degli ostaggi ancora in vita, secondo quanto noto alle famiglie e fornito loro da fonti ufficiali, è 24", afferma l'Hostage Families Forum in una nota. "Chiediamo nuovamente a Israele: se ci sono nuove informazioni di intelligence che ci vengono tenute nascoste, ditele immediatamente", aggiunge. "Ad oggi, sono 21 (i sopravvissuti). Tre sono morti", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale martedì sera, senza fornire ulteriori dettagli. Gal Hirsch, responsabile governativo della questione degli ostaggi, ha dichiarato poco dopo che il numero ufficiale di Israele rimaneva 24. Nella dichiarazione delle famiglie si chiede inoltre a Netanyahu di sospendere la campagna militare a Gaza fino alla restituzione di tutti gli ostaggi. 

10:06

Tajani: "Faremo il possibile per convincere Israele su aiuti a civili Gaza"

''Faremo tutto ciò che è in nostro potere per cercare di convincere Israele ad aiutare i civili feriti, le mamme e i bambini della popolazione di Gaza'' e perché ''si possa procedere con gli aiuti umanitari previsti dall'iniziativa Food for Gaza''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino Cinque su Canale 5, dicendosi ''davvero molto preoccupato per la situazione igienico-sanitaria e alimentare della popolazione di Gaza''.

''Siamo molto preoccupati, occorre portare direttamente gli aiuti alla popolazione civile palestinese senza passare attraverso Hamas'' che è ''una organizzazione terroristica e non deve fare parte del futuro della Palestina'', ha aggiunto Tajani.

10:04

Egitto e Qatar: "Lavoriamo su tregua in accordo"

Qatar ed Egitto hanno respinto le voci di uno scontro sulla mediazione di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In una dichiarazione congiunta riportata dal Times of Israel, i due governi hanno assicurato che stanno lavorando insieme "con una visione condivisa per porre fine alla crisi umanitaria senza precedenti a Gaza" e hanno respinto i tentativi di creare una spaccatura tra "paesi fratelli".

09:52

Idf: "Intercettato drone lanciato da est verso Israele"

Un drone lanciato da est verso Israele è stato intercettato dai sistemi di difesa. Lo rende noto l'Idf. 

09:51

Tajani: "Israele deve stare attenta a popolazione civile"

Il governo italiano "è molto preoccupato per la situazione civile palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino Cinque News. "Partendo dal presupposto che Hamas deve liberare tutti gli ostaggi e dovrà essere fuori dal futuro della Palestina", a Israele diciamo "attenzione alla popolazione civile", ha scandito Tajani. Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto di aver dato disposizione all'ambasciatore italiano a Tel Aviv e a diversi diplomatici di alto livello "di fare tutto ciò che è possibile affinché gli aiuti umanitari italiani, attraverso il programma Food for Gaza, possano entrare a Gaza senza passare attraverso Hamas". Tajani ha poi concluso ribadendo che "il governo sostiene la proposta egiziana per la ricostruzione di Gaza".

09:16

Turchia: "Israele ponga fine all'aggressione regionale"

"Israele deve porre fine alle sue azioni irresponsabili volte a trascinare l'intera regione in un conflitto totale". Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato in cui definisce gli attacchi dello Stato ebraico una "aggressione". "Israele sta minando la pace e la stabilità con i suoi attacchi contro i Paesi della regione, tra cui Siria, Libano e Yemen", si legge nella nota. "L'ultima decisione del governo (del premier israeliano Benjamin) Netanyahu di estendere l'occupazione di Gaza è l'ennesima manifestazione della stessa mentalità espansionistica e distruttiva", afferma Ankara, invitando la comunità internazionale a prendere "una posizione decisa di fronte all'aggressione sfrenata di Israele". 

08:57

Media: "Attacchi dell'esercito israeliano nel sud del Libano"

Le Idf hanno effettuato attacchi a Sidone, nel Libano meridionale. Lo riportano i media israeliani.

08:56

Provenzano: "Meloni parli di Netanyahu, complice anche chi tace"

"Giorgia Meloni su Gaza è letteralmente sparita. Stanno parlando i leader di tutto il mondo, lei invece sta zitta da mesi, nonostante abbia presieduto il G7 e sia volata a Washington da Trump". Lo ha detto, intervistato da Repubblica,  Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. "È ora che venga in Aula a chiarire da che parte sta: con Netanyahu e la sua sistematica violazione del diritto internazionale o con l'umanità calpestata nella Striscia? - aggiunge - È una richiesta di tutte le opposizioni". Per Provenzano, "se la premier e il governo tacciono, si deve far sentire almeno il Parlamento: questo silenzio sta diventando complicità e allarga anche la distanza tra un vasto sentimento di indignazione popolare e le parole che le istituzioni non riescono a pronunciare sui crimini del presidente israeliano. Ogni argine giuridico, politico e morale è stato abbattuto. Questo inferno va fermato". Provenzano ipotizza che la premier taccia sulla questione "per non turbare il suo amico Trump che ha offerto piena copertura al disegno di Netanyahu". 

08:15

Macron, lavoriamo per liberare i due "ostaggi" in Iran

"Ostaggi dell'Iran" per tre anni, Ce'cile Kohler e Jacques Paris "sentono la mancanza della nazione" e "la Francia sta lavorando instancabilmente per ottenere la loro liberazione". Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron. "Assicuro alle loro famiglie il nostro incrollabile sostegno", ha aggiunto il capo dello Stato. All'inizio di aprile, Parigi ha annunciato l'intenzione di presentare "presto" una denuncia contro Teheran davanti alla Corte internazionale di giustizia "per violazione del diritto alla protezione consolare" riguardante i suoi due cittadini.

07:42

Yemen, l'aeroporto di Sanaa sospende i voli

L'aeroporto di Sanaa ha sospeso i voli a causa dei "danni significativi" causati dagli attacchi israeliani: lo ha annunciato il direttore dello scalo. 

06:537 mag

Attacco di un drone israeliano nel sud del Libano, un morto

I media statali libanesi riferiscono che un attacco di un drone israeliano contro un'auto ha ucciso oggi una persona nella città meridionale di Sidone, nonostante il cessate il fuoco tra lo Stato ebraico e Hezbollah. Secondo l'agenzia di stampa nazionale Ani il "nemico ha colpito all'alba nei pressi della moschea Imam Ali".

06:007 mag

Trump: "Altri 3 israeliani ostaggi di Hamas sono morti"

Donald Trump ha dichiarato che altri tre ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza sono morti, portando il numero di quelli ancora vivi a 21. "Vogliamo cercare di salvare il maggior numero possibile di ostaggi", ha detto il presidente americano durante la cerimonia di giuramento alla Casa Bianca del suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff. "Questa è una situazione terribile", ha aggiunto il tycoon.

06:007 mag

Gaza, bilancio raid Israele su campo Bureij sale a 31 morti

E' salito a 31 morti e decine di feriti il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani che ieri hanno colpito "una scuola che ospita sfollati" nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza: lo rende noto la protezione civile dell'enclave palestinese gestita da Hamas. Le Forze di difesa israeliane (Idf) da parte loro hanno affermato di aver preso di mira un "centro di comando e controllo" dei miliziani islamisti utilizzato "per immagazzinare armi". 

05:577 mag

Israele: "Non siamo a conoscenza di una proposta Usa di tregua"

Un funzionario israeliano ha dichiarato che Israele non è a conoscenza di una nuova proposta americana per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, come riportato da media arabi e trasmesso ai mediatori. Lo riferiscono i media locali.

05:577 mag

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente   offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione  che  va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una  soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

05:577 mag

World Press Photo 2025, a vincere è il ritratto di un bimbo di Gaza senza le braccia

Lo scatto appartiene alla fotografa palestinese Samar Abu Elouf,  trasferitasi a Doha nel 2023 per documentare le condizioni dei feriti  riusciti a scappare dalla Striscia. L'IMMAGINE

05:567 mag

Trump: "Houti annunciano stop combattimenti, Usa cesseranno raid"

"Gli Houti hanno annunciato che non vogliono più combattere", ha detto il Presidente americano Donald Trump nella conferenza stampa che ha tenuto nello Studio Ovale al termine del suo incontro con il Premier canadese Mark Carney, dopo il raid israeliano che ha distrutto l'aeroporto di Sanaa. Gli Stati Uniti, ha aggiunto Trump, cesseranno i bombardamenti. "Onoreremo questo annuncio e cesseremo i bombardamenti. Hanno capitolato", ha sottolineato.

05:557 mag

Netanyahu: "Occhio per occhio dente per dente"

"Il mio principio e' semplice: occhio per occhio, dente per dente. Chiunque ci attacca, noi lo attacchiamo sette volte di più. Aspettatevi un aggiornamento importante da parte mia". Lo scrive sui social il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

05:557 mag

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina  conosciuta anche come "droga dei  kamikaze", spesso mischiata con la  caffeina. Non è molto diffusa in  occidente, mentre è una sostanza che si  trova relativamente in  abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati  scoperti diversi  laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di  cosa si tratta e  quali sono gli effetti. COSA SAPERE


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