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Conclave, il dispositivo di sicurezza: doppi controlli, check point e sistemi antidrone
Introduzione
In vista del Conclave che inizia oggi (LA DIRETTA) e dell’elezione del nuovo Papa, è stato studiato un preciso piano di sicurezza: l'area di San Pietro è sorvegliata speciale con un doppio step di controlli, sistemi antidrone e misure modulabili in base all'evolversi della situazione. Ecco cosa sappiamo
Quello che devi sapere Scattato il dispositivo di sicurezza
- Il dispositivo di sicurezza è scattato stamattina alle 7, in vista dell’avvio del Conclave. Prevista una perimetrazione di via Conciliazione, di via di porta Angelica e piazza del Sant'Ufficio. C’è un doppio step di controlli: ai varchi di prefiltraggio più esterni e poi ai “check point” permanenti attivi lungo le due ali del colonnato della piazza
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I telefoni
- Intanto, "a partire dalle ore 15 di oggi, tutti gli impianti di trasmissione del segnale di telecomunicazione per cellulare radiomobile, presenti nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, esclusa l'area di Castel Gandolfo, saranno disattivati". Lo ha fatto sapere nelle scorse ore l'Ufficio di Presidenza del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, "con riferimento alle prescrizioni normative e di sicurezza inerenti alle attività relative all'elezione del Sommo Pontefice". Il ripristino del segnale, ha aggiunto il Governatorato, "sarà effettuato successivamente all'annuncio dell'avvenuta elezione del Sommo Pontefice, pronunciato dalla Loggia centrale della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, con la massima celerità consentita dalla tecnologia degli operatori mobili"
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La piazza
- "L'annuncio del Governatorato parla di spegnimento dei ripetitori. L'area della piazza non è interessata", ha precisato il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Il portavoce della Santa Sede ha anche ricordato che "i cardinali sono invitati a lasciare i loro cellulari a Casa Santa Marta fino alla fine del Conclave"
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Dispositivo “modulare”
- Lunedì 5 maggio, per mettere a punto le misure di sicurezza, il questore di Roma Roberto Massucci ha riunito il Tavolo tecnico e si è svolta anche una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Lamberto Giannini. Quello messo in campo è un dispositivo “modulare” in cui le forze dispiegate devono essere pronte, a vista, ad adattare le misure in base all'evolversi degli scenari. Difficile, infatti, prevedere i tempi e gli afflussi per assistere alle fumate e subito dopo l'annuncio del nuovo Pontefice
Anche sistemi antidrone
- "Non abbiamo certezza delle date ma siamo attrezzati, in termini di controlli di sicurezza e di personale delle forze dell'ordine, come se ci dovesse essere fin dal primo giorno la fumata bianca", ha assicurato anche il prefetto Giannini al termine della riunione. "Nella zona di San Pietro, dove confluiranno tantissimi fedeli, ci sarà una sicurezza di grandissima importanza, verranno impiegati anche apparati antidrone. Replicheremo i servizi messi in campo per il funerale di Bergoglio quando verranno le personalità estere per salutare il nuovo Pontefice. Certamente l'attenzione è massima", ha aggiunto
La fumata bianca
- Sotto la lente anche il momento della fumata bianca, quando migliaia di fedeli raggiungeranno in pochi minuti San Pietro per vedere affacciarsi il nuovo Papa. In campo ci saranno per l'occasione tra i 500 e i mille volontari
Oltre 4mila agenti
- Saranno oltre 4mila, poi, le donne e gli uomini delle forze dell'ordine che verranno impiegati per la cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice quando, è la previsione, confluiranno nell'area del Vaticano migliaia di fedeli
Sicurezza e accoglienza
- "La sinergia è importante. Accanto ai dispositivi di sicurezza si aggiunge l'accoglienza dei fedeli da parte del sistema di Protezione civile, così come è stato fatto per le esequie di Papa Francesco", ha spiegato il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano
Attese centinaia di migliaia di persone
- Ciciliano ha parlato anche dopo la riunione del Comitato operativo nazionale, che si è tenuto martedì mattina. "La cerimonia di intronizzazione del nuovo Papa prevederà l'afflusso di diverse centinaia di migliaia di persone", ha detto il capo Dipartimento della Protezione Civile. "Il numero massimo che può essere atteso e accolto tra San Pietro e via della Conciliazione è di 250mila persone", ha precisato
Il blocco delle coperture telefoniche
- Il blocco delle coperture telefoniche è stato confermato anche da Ciciliano. “È stato comunicato dalle autorità vaticane il blocco delle coperture telefoniche all'interno di San Pietro per rendere possibile ai cardinali di poter svolgere al meglio la loro funzione di individuazione ed elezione del nuovo pontefice. Ovviamente con le società che gestiscono le reti telefoniche è stato fatto un punto di valutazione specifico, perché è giusto far svolgere l'attività ai cardinali in totale sicurezza ma la stessa cosa deve essere garantita a chi si trova dall'altro lato del colonnato", ha precisato
Il sindaco Gualtieri
- Di sicurezza ha parlato anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Non possiamo sapere quando ci sarà il nuovo Pontefice, perciò il lavoro è quello di predisporsi sulla base di un sistema modulare sia nelle fasi delle fumate sia per l'affaccio del nuovo Pontefice e alla messa inaugurale che sarà un momento di grandissimo richiamo", ha detto. "Tutto questo – ha aggiunto – in un contesto di grandissima intensità per la partecipazione a eventi della città come il Giubileo e appuntamenti sportivi. Si sono tutti attivati, si lavora in squadra come è stato già fatto in modo molto positivo"
“Attenzione massima”
- Per il Conclave "si sta collaborando fianco a fianco anche con il Dipartimento della Protezione Civile. Ovviamente attendiamo numeri importanti ma il sistema non ha mai smesso di funzionare. Fino alla cerimonia, dove ci aspettiamo una partecipazione numerosa, l'attenzione sarà massima. E seguiremo un profilo leale di collaborazione istituzionale", ha detto anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca
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