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Mia Schem, nuovo dramma per 23enne israeliana dopo ostaggio Hamas: violentata da personal trainer

Una giovane donna israeliana sopravvissuta alla prigionia di Hamas ha denunciato di essere stata drogata e violentata nella sua stessa casa da un noto personal trainer e influencer dei social media. La storia, come riporta Haaretz, è quella che ha coinvolto Mia Schem, 23 anni, rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. La giovane ha coraggiosamente parlato della vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12.

L’accusa verso un personal trainer

La 23enne, di origine franco-israeliana, era diventata suo malgrado uno dei volti del brutale sequestro di Hamas avvenuto circa due anni fa. La violenza sarebbe avvenuta dopo il suo ritorno a casa da Gaza. "Questa era la mia più grande paura. Prima della prigionia, durante la prigionia e dopo la prigionia. Invece è successo a casa mia, nel luogo che avrebbe dovuto essere il più sicuro per me", ha dichiarato la giovane.  Schem ha spiegato che la violenza è avvenuta il mese scorso e che da allora è rimasta traumatizzata, facendo fatica a reagire. "Sono venuta a raccontare la storia così com'è, ovvero che ho subito abusi. Il mese scorso ho vissuto un episodio che mi ha portata a chiudermi in casa, ad entrare in depressione”, ha sottolineato durante l’intervista. L'uomo accusato della terribile aggressione è un personal trainer di circa 30anni, il cui nome non è stato reso noto. Secondo fonti della polizia locale, è un influencer del fitness con diversi clienti famosi, tra cui un ex primo ministro. Gli inquirenti lo hanno arrestato di recente, in relazione al caso, ma è stato successivamente rilasciato per mancanza di prove. Tuttavia, l'indagine è ancora in corso.

La vicenda raccontata dalla giovane

Mia si era recata nella palestra dell'uomo a Tel Aviv, a pochi minuti da casa sua, per tre sessioni di allenamento prima della presunta aggressione. Sebbene il trainer abbia negato di averla violentata, i media israeliani sostengono che abbia ammesso di essere entrato nel suo spogliatoio diverse volte mentre lei si stava cambiando. Nella sua testimonianza, la ragazza ha affermato di essere stata avvicinata dall'uomo con promesse di contatti a Hollywood, sostenendo che avrebbe potuto aiutarla a raccontare la sua storia sul grande schermo. Ma quando l'uomo si è presentato da solo a casa sua, senza il produttore che aveva promesso di portare, le cose hanno preso una piega differente. Ha descritto di aver avuto flashback terrificanti e sintomi fisici che le hanno fatto capire di essere stata drogata e aggredita. "Anche in prigionia, quando sono stata ferita, sono riuscita a superare tutto questo", ha detto. "L'ultima cosa di cui avevo bisogno era una situazione simile”, ha aggiunto. Mia aveva solo 21 anni quando è stata rapita dal festival Nova, dove più di 300 persone sono state massacrate all'alba vicino al confine con Gaza. Era stata liberata con un altro ostaggio nel novembre 2023.

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