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Fumata bianca, fumata nera e altre parole chiave da conoscere prima dell'elezione di un nuovo Papa
Introduzione
Il 7 maggio, giorno di inizio del Conclave (LO SPECIALE - LA DIRETTA), si avvicina. I cardinali proseguono il confronto serrato all'interno delle congregazioni generali, alla ricerca dell'unità prima di entrare nella Cappella Sistina ed eleggere il nuovo Pontefice, il 267esimo. Dalla A di “acclamazione” alla Z di “zitti”, ecco le parole chiave da conoscere
Quello che devi sapere A come “acclamazione”
- Nei prossimi giorni, per eleggere il successore di Papa Francesco, nella Cappella Sistina si svolgerà uno scrutinio “segreto e per iscritto”: è stato introdotto per la prima volta nel 1621 da Gregorio XV. Tuttavia, fino all’elezione di Giovanni Paolo II era possibile eleggere il Pontefice anche in altri due modi: “per acclamazione” e “per compromesso”. L’elezione “per acclamazione” si ha “quando i cardinali elettori, come ispirati dallo Spirito santo, liberamente e spontaneamente proclamino uno, all'unanimità e a viva voce, sommo Pontefice”. Quella "per compromesso", invece, si aveva quando "per circostanze particolari i cardinali elettori, nessuno dissenziente, affidano a un gruppo di loro il potere di eleggere, al posto di tutti, il pastore della Chiesa cattolica"
Per approfondire: Chi sarà il prossimo Papa? Il test per scoprire il cardinale più vicino a te
B come “ballottaggio”
- La prima votazione dovrebbe esserci nel tardo pomeriggio del 7 maggio. Se ci saranno tre fumate nere, i cardinali si fermeranno per un giorno per altri colloqui e preghiere. Quindi si riprende con altri 7 scrutini e, in caso, un nuovo stop. Poi ancora altre sette tornate e lo stop. Se l’accordo non si trova dopo 34 votazioni, dopo altre 24 ore di sospensione si va al ballottaggio: il voto, a quel punto, si restringe tra i due candidati più votati dell’ultima tornata
Per approfondire: Il conclave, dalla formula “extra omnes” alla fumata bianca: come funziona
C come “comignolo”
- Su di lui nei prossimi giorni saranno puntati gli occhi del mondo. I vigili del fuoco vaticani hanno montato sul tetto della Cappella Sistina il comignolo delle fumate: sarà lui, con il colore del fumo nero o bianco, a comunicare se e quando i cardinali avranno scelto il nuovo Papa. Il comignolo è collegato a due stufe, una di ghisa e una più moderna. La prima è del '39 e servirà a bruciare le schede degli scrutini; la seconda è più recente, del 2005, e sarà utilizzata invece per bruciare i fumogeni che dovrebbero dare il colore nero in caso di non elezione e quello bianco al momento della scelta del successore di Papa Francesco
Per approfondire: Conclave, prosegue il confronto tra i cardinali per cercare unità sul nome del nuovo Papa
D come “divieto”
- Non sono pochi gli obblighi e i divieti che hanno i cardinali elettori una volta che si chiudono le porte della Cappella Sistina. C’è, ad esempio, l’obbligo della segretezza. Inoltre, i cardinali non possono avere comunicazioni o contatti con l’esterno: nessuna registrazione video o audio, niente giornali, tv, lettere, cellulari
Per approfondire: Prosegue l'allestimento della Cappella Sistina. FOTO
E come “Extra Omnes”
- Due semplici parole che segnano uno dei momenti più importanti dell'elezione del Pontefice. Quel “fuori tutti” che il maestro delle celebrazioni liturgiche, dal 2021 monsignor Diego Ravelli, pronuncerà per chiedere ai cardinali non elettori di uscire dalla Sistina. Chi rimane si troverà di fronte alla scelta di indicare il nome del nuovo Papa: tutti insieme, ma ognuno da solo di fronte alla scheda elettorale, tra dubbi o certezze, con la responsabilità di indicare un solo nome che salirà al soglio pontificio. Con questa locuzione si dà ufficialmente il via alle sessioni di votazione del Conclave
Per approfondire: La formula “extra omnes”: cosa significa e chi la pronuncia
F come “fumate”
- Le fumate annunciano al mondo se è stato scelto o meno il nuovo Papa. Saranno due al giorno: una a fine mattina e l’altra a fine pomeriggio (salvo elezione immediata del Pontefice). La storia delle fumate è ricca di aneddoti, perché in passato il colore non era sempre evidente. Si è così deciso, ormai dai tempi dell'elezione di Ratzinger del 2005, di accompagnare la fumata bianca con il suono a distesa delle campane. In questo modo il messaggio che arriverà dalla Sistina, ovvero c'è un nuovo Papa, sarà inequivocabile. Per colorare le fumate nere si usa il perclorato di potassio, l'antracene e lo zolfo; per l'attesa fumata bianca viene usato clorato di potassio, lattosio e colofonia
Per approfondire: Come funziona la fumata bianca o nera per l'elezione del nuovo Papa
G come “giuramento”
- Nel pomeriggio di lunedì 5 maggio, gli officiali e addetti al Conclave entreranno nella Cappella Sistina per prestare giuramento di riservatezza sulla Bibbia. Anche i cardinali elettori, prima di deporre la scheda, devono pronunciare una formula di giuramento: “Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”
H come “Habemus Papam”
- La formula latina, pronunciata dal cardinale protodiacono dalla loggia di S. Pietro dopo l’elezione del nuovo Papa, conferma al mondo che è stato scelto il nuovo Pontefice. Poco dopo il nuovo Papa ai affaccia per essere presentato ai fedeli
I come “infirmarii”
- Se ci sono cardinali elettori infermi, che non possono recarsi nella Cappella Sistina, possono esprimere il proprio voto da S. Marta: tre cardinali elettori, detti infirmarii, a ogni votazione possono lasciare la Sistina e andare dal confratello malato, per farlo votare e poi riportare la sua scheda al Conclave
L come “lista”
- La lista dei cardinali elettori comprende 133 persone: erano 135, ma due non ci saranno per motivi di salute. Prima dei forfait, l’elenco comprendeva 53 europei, 37 americani , 23 asiatici, 18 africani, 4 australiani. Sono cardinali elettori quelli che non hanno compiuto 80 anni alla morte di Francesco
Per approfondire: Le ipotesi sui cardinali papabili: i nomi per il dopo Francesco
M come “messa”
- Le giornate del Conclave sono scandite da preghiera, messa mattutina, vespri serali e votazioni
N come “nome”
- Il nuovo Papa sceglierà un nome: si tratta di una tradizione secolare. Poco prima di essere presentato, il Pontefice deve comunicare il cosiddetto “nome pontificale”, cioè il nome con cui vorrà essere chiamato nel corso del suo Pontificato. Bergoglio scelse – per primo nella storia – Francesco, Ratzinger decise per Benedetto XVI in ricordo del santo omonimo, Wojtyla fu Giovanni Paolo II in omaggio al suo predecessore morto a circa un mese dalla sua elezione
Per approfondire: Perché e come i pontefici cambiano il loro nome
O come “ordini”
- I cardinali sono suddivisi in tre ordini: vescovi, presbiteri e diaconi
P come “Pro eligendo Pontifice”
- È la celebrazione “per l’elezione del Romano Pontefice”. La messa si terrà il 7 maggio alle 10 nella Basilica di San Pietro e sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio
Q come “quorum”
- È il numero di voti necessari per eleggere il Papa. In questo Conclave, dopo il forfait dei due cardinali che ha portato a 133 il numero di elettori, è sceso a 89
S come “Stanza delle lacrime”
- È la stanza adiacente alla Sistina dove il nuovo Papa, subito dopo l’elezione, si ritira per riflettere. La stanza, detta anche del pianto, contiene anche tre taglie differenti di vesti papali: piccola, media, grande
T come “trasporto”
- I cardinali elettori saranno trasportati da S. Marta alla Sistina con un bus speciale, sempre per garantire che non abbiano contatti con l’esterno
U come “Universi Dominici gregis”
- È la Costituzione che regola la sede vacante e il Conclave, in pratica la bussola per il Collegio cardinalizio su regole e procedure. Redatta da Giovanni Paolo II nel 1996 e poi modificata nel 2013 da Papa Francesco, stabilisce le norme da osservare "circa la vacanza della sede apostolica e l'elezione del romano Pontefice"
V come “voto”
- Per esprimere il loro voto, i cardinali elettori compilano la scheda e la mettono in un’urna sull’altare. Nelle schede va scritto un solo nome, altrimenti sono nulle. A fine votazione, dopo gli scrutini, le schede vengono bruciate insieme a eventuali appunti
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