E' di 44 morti e 145 feriti il bilancio dei raid israeliani su Gaza nelle ultime 24 ore. Lo afferma il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas a Gaza. Lo riporta Haaretz. Dall'inizio della guerra tra Israele e Gaza, 51.201 persone sono state uccise a Gaza e 116.869 sono rimaste ferite, secondo il ministero. Intanto si è concluso a Roma il secondo round di colloqui Iran-Stati Uniti sul nucleare di Teheran, con il ministro degli Esteri iraniano Araghchi e l'inviato americano Witkoff. L'agenzia Tasnim parla di un clima "costruttivo". Sabato in Oman il terzo round. L'Iran punta a un'intesa "logica e razionale" che implichi la rimozione delle sanzioni, ha detto Araghchi, che ha incontrato anche Tajani e lo ha ringraziato per la cooperazione. "L'Iran non avrà armi nucleari, non faremo marcia indietro di un millimetro. È una promessa", taglia corto Netanyahu.
Attacco israeliano nel sud del Libano: un morto. L'Idf ha inoltre dichiarato che le forze israeliane hanno continuato ad agire durante il fine settimana nella Striscia di Gaza per distruggere infrastrutture terroristiche di Hamas, sia in superficie che nel sottosuolo. Lo riferisce il portavoce militare, secondo cui nel corso della settimana sono stati colpiti circa 300 obiettivi terroristici in tutta la Striscia, di cui circa 150 nel solo fine settimana.
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Houthi riferiscono di 12 morti in raid su Sanaa attribuiti a UsaI ribelli Houthi dello Yemen hanno dichiarato in queste ore che gli attacchi attribuiti agli Stati Uniti sulla capitale Sanaa hanno causato "12 morti e 30 feriti", secondo un rapporto redatto dal ministero della Salute. "Dodici persone sono state uccise e altre 30 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi del nemico americano al mercato di Farwa e all'omonimo quartiere popolare", nel centro della capitale Sanaa, secondo una dichiarazione del ministero della Salute Houthi citata dall'agenzia di stampa ufficiale dei ribelli Saba, specificando che si tratta di un "bilancio provvisorio".
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nataL'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
22:40
Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produceSi tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE
22:02
Mezzaluna Rossa: indagine Idf "piena di bugie"L'inchiesta delle forze armate israeliane sull'uccisione di 15 operatori umanitari a Gaza il mese scorso è "piena di bugie". È la denuncia della Mezzaluna Rossa palestinese dopo che l'Idf ha ammesso che ci sono stati errori ma ha negato che ci sia stato fuoco indiscriminato contro i mezzi di soccorso da parte delle truppe.
22:00
Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LA VICENDA
21:55
Almeno 25 morti in raid Idf su Gaza21:20
Iran, liberato turista francese in carcere dal 2022 per "spionaggio"Lo ha confermato, attraverso un post su X, il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Il turista 34enne era stato condannato a cinque anni di prigione ma la sua pena era stata ritenuta arbitraria dalle autorità di Parigi, che avevano puntato il dito sulla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi di Stato” di Teheran. LEGGI L'ARTICOLO
20:40
Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della PalestinaNato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER
19:46
Lapid: "Minacce a Bar, si rischiano omicidi politici""I livelli di incitamento sono senza precedenti, qui ci saranno omicidi politici". A lanciare l'allarme è stato il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, avvertendo che "sulla base di inequivocabili informazioni di intelligence, siamo sulla strada verso un altro disastro" e "questa volta arriverà dall'interno".
19:26
Capo Idf visita truppe in Siria: essenziale per protezioneIl capo di Stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha visitato la Siria meridionale, dove le truppe sono dispiegate in nove postazioni. "Abbiamo il controllo dei punti chiave e siamo in prima linea per proteggerci al meglio", ha affermato, sottolineando che "questo spazio e' essenziale". Dopo il crollo del regime ultra-decennale di Bashar al-Assad, le truppe israeliane hanno ampliato la zona cuscinetto, occupando una fascia di territorio nel sud della Siria. "Siamo entrati qui perché la Siria è crollata. Non sappiamo come si svilupperanno le cose, ma la nostra presa qui ha un'importanza fondamentale per la sicurezza", ha aggiunto Zamir.
18:38
Ben-Gvir contro cacciata vice comandante per massacro GazaIl ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha definito "un grave errore" la decisione del capo di Stato maggiore di licenziare un vice comandante in seguito all'uccisione di 15 operatori umanitari a Gaza il mese scorso. "I nostri soldati combattenti, che stanno sacrificando la loro vita a Gaza, meritano il nostro pieno sostegno", ha affermato in una dichiarazione, chiedendo a Eyal Zamir di "revocare la sua decisione". Al termine di un'indagine interna, l'Idf ha riconosciuto che l'attacco ad ambulanze, mezzi dei pompieri e un veicolo dell'Onuma Rafah il mese scorso, costato la vita a 15 operatori umanitari, e' stato un "errore professionale". Il vice comandante dell’unità di ricognizione della Brigata Golani è stato licenziato per il suo resoconto "parziale e inaccurato" dell'incidente mentre il comandante della 14a Brigata corazzata di riserva, l’unità che guidava l'operazione a Rafah, è stato formalmente censurato per la sua "responsabilità complessiva".
18:07
Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a RafahDestituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale"
17:27
IDF, attacco a ambulanze Rafah "errore professionale"L'attacco delle forze israeliane su ambulanze della Mezzaluna Rossa, mezzi dei pompieri e un veicolo con insegne delle Nazioni Unite avvenuto a Rafah il 23 marzo scorso, è stato un "errore professionale". È quanto emerge dall'inchiesta condotta dalle stesse IDF secondo quanto riportano i media israeliani. Secondo l'inchiesta le truppe non hanno violato il codice etico, ma hanno commesso "errori professionali" e violato il protocollo quando hanno aperto il fuoco sulle ambulanze, sui camion dei pompieri e sul veicolo delle Nazioni Unite. Nell'attacco sono rimasti uccisi 15 paramedici e soccorritori palestinesi. Le Forze di difesa israeliane, a seguito dell'inchiesta sui fatti del 23 marzo, hanno anche annunciato il licenziamento del vice comandante dell’unità di ricognizione della Brigata Golani. Secondo quanto affermato dall'esercito, il comandante è stato rimosso dal suo incarico anche per il suo resoconto "parziale e inaccurato" dell'incidente durante l'indagine preliminare. Inoltre, le IDF hanno affermato che il comandante della 14a Brigata corazzata di riserva, l’unità che guidava l'operazione a Rafah quando è avvenuta l'uccisione dei paramedici, e' stato formalmente censurato per la sua "responsabilità complessiva per l'incidente
16:56
IDF, ucciso comandante Hezbollah in raid su sud LibanoUn comandante di Hezbollah e' stato ucciso questa mattina in un attacco di droni israeliani a Kaouthariyet al-Saiyad, nel Libano meridionale, tra Sidone e Tiro. Lo hanno riferito le IDF secondo quanto riportato dai media israeliani. Il militante ucciso, dicono le IDF, e' Hussein Ali Nasr, vice capo dell’Unità 4400 di Hezbollah, responsabile del contrabbando di armi in Libano. Secondo l'esercito israeliano Nasr ha lavorato insieme all'Iran per introdurre illegalmente armi e fondi in Libano al fine di ripristinare le capacità militari di Hezbollah. Parte delle armi e del denaro sono stati introdotti illegalmente attraverso l'aeroporto di Beirut, sostiene l'esercito israeliano.
16:30
Hamas, 44 morti e 145 feriti in raid Israele in 24 oreÈ di 44 morti e 145 feriti il bilancio dei raid israeliani su Gaza nelle ultime 24 ore. Lo afferma il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas a Gaza. Lo riporta Haaretz. Dall'inizio della guerra tra Israele e Gaza, 51.201 persone sono state uccise a Gaza e 116.869 sono rimaste ferite, secondo il ministero. Intanto Dopo l'incontro di Roma, i prossimi due round di colloqui tra Iran e Stati Uniti si terranno a Ginevra la prossima settimana e in Oman la settimana successiva. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian citando alcune fonti. "I quattro ore di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran svoltisi sabato a Roma, con la mediazione dell'Oman, hanno fatto registrare progressi significativi", scrive il Guardian citando funzionari statunitensi. "Ulteriori colloqui tecnici sono previsti a Ginevra questa settimana, seguiti da un altro incontro diplomatico ad alto livello il prossimo fine settimana in Oman". Il terzo round, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Ismail Baghaei, avrà luogo sabato
15:17
Media istraeliani: domani riunione gabinetto sicurezza IsraeleSecondo quanto riportato dai media ebraici, il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà doman alle 20 ora locale. Dai resoconti non è chiaro quale sara' l'argomento principale della discussione.
14:11
Protezione civile,almeno 25 morti in raid Israele a GazaI raid aerei israeliani condotti dall'alba di domenica hanno ucciso almeno 25 persone nella Striscia di Gaza, tra cui donne e bambini. Lo ha detto all'AFP Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia di protezione civile di Gaza. "Dall'alba di oggi, i raid aerei dell'occupazione hanno ucciso 20 persone e ne hanno ferite decine, tra cui bambini e donne in tutta la Striscia di Gaza", ha detto Mahmud Bassal.
12:57
Houthi, almeno due morti e 11 feriti in raid Usa su Sana'aAlmeno due persone sono state uccise e altre 11 ferite in una serie di raid aerei notturni su Sana'a e dintorni, la capitale dello Yemen, secondo quanto riferito dai media controllati dai ribelli Houthi, che attribuiscono l’attacco agli Stati Uniti. Le operazioni hanno colpito anche le province di Marib e Amran. Una delle vittime è deceduta nella regione di Bani Matar, nel governatorato di Sana'a.
La televisione Al-Massirah, portavoce dei ribelli yemeniti sostenuti dall’Iran, ha parlato di una "aggressione americana", riportando fonti del ministero della Salute degli Houthi. I raid fanno seguito a un attacco ancora più sanguinoso avvenuto venerdì sul porto strategico di Ras Issa, che secondo gli Houthi ha provocato 80 morti e 150 feriti. L’Onu ha espresso "preoccupazione" per l’impatto crescente sui civili.
I bombardamenti rientrano nella campagna avviata dagli Stati Uniti il 15 marzo per fermare gli attacchi dei ribelli Houthi contro il traffico marittimo nel Mar Rosso. Gli Houthi affermano di agire in solidarietà con i palestinesi e hanno intensificato le azioni dopo l’inizio della guerra a Gaza. Le tensioni nella regione stanno compromettendo una delle rotte commerciali più cruciali al mondo, costringendo molte compagnie a evitare il Mar Rosso e circumnavigare l’Africa.
12:51
Media: Hamas ha reclutato 30mila giovani a GazaLe Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas, ha reclutato 30.000 giovani a Gaza. Lo riporta il canale saudita Al Arabiya secondo cui la maggior parte delle reclute è stata addestrata in campi militari segreti. Tuttavia si ritiene che non abbiano competenze militari che vanno oltre la guerriglia, il lancio di razzi e il piazzamento di esplosivi.
12:13
Papa: "Vicino a sofferenze Palestina e Israele, pace possibile""Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile! Dal Santo Sepolcro, Chiesa della Risurrezione, dove quest'anno la Pasqua è celebrata nello stesso giorno da cattolici e ortodossi, s'irradi la luce della pace su tutta la Terra Santa e sul mondo intero". Così Papa Francesco nel messaggio pasquale che precede la benedizione Urbi et Orbi. "Sono vicino alle sofferenze dei cristiani in Palestina e in Israele, così come a tutto il popolo israeliano e a tutto il popolo palestinese", ha sottolineato il Pontefice.
12:09
Raid Idf in sud del Libano, almeno un mortoIl Ministero della Salute libanese ha confermato che una persona è morta a seguito di un attacco aereo israeliano nel sud del Libano, nonostante sia in vigore una tregua tra Israele e il gruppo militante libanese Hezbollah. L'operazione israeliana ha colpito un veicolo a Kaouthariyet al-Saiyad, una località situata nell’entroterra tra le città meridionali di Sidone e Tiro, causando anche un altro ferito.
L'attacco avviene in un contesto di crescente tensione nella regione, dove l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, che aveva portato a una temporanea de-escalation, sembra non essere rispettato da entrambe le parti. L'incidente solleva interrogativi sulla stabilità della tregua e sull'andamento delle trattative in corso.
11:51
Stampa Teheran, "ora servono negoziati diretti"La lettura che la stampa iraniana dà della seconda tornata di colloqui sul nucleare che si sono svolti ieri a Roma è che ora Teheran sia in una posizione di forza rispetto agli Stati Uniti e servano colloqui diretti. In vista del nuovo round previsto per il prossimo fine settimana si porrà la questione dell'avvio di "negoziati faccia a faccia", scrive il quotidiano riformista Ham Mihan, sostenendo che "non è né utile, né possibile, né logico" continuare con il metodo usato finora: due delegazioni in stanze sparate, con un mediatore che fa la spola avanti e indietro. Mercoledì in Oman sono previsti colloqui tecnici tra esperti iraniani e americani, prima che il ministro degli Esteri Abbas Araghchi e l'inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff si riuniscano a Muscat.
Secondo l'agenzia di stampa ufficiale IRNA, sabato il mercato azionario ha registrato una capitalizzazione "storica", mentre la valuta nazionale ha ripreso forza. Diversi siti web iraniani che monitorano il tasso di cambio informale riportano che domenica un dollaro veniva scambiato per circa 830.000 rial, rispetto a più di un milione di rial all'inizio di aprile, prima dei colloqui. "La potenza militare dell'Iran ha costretto l'America a negoziare", titola il quotidiano Kayhan, strenuo oppositore di qualsiasi compromesso con gli Stati Uniti che negli ultimi giorni ha adottato un tono più conciliante. "L'America ha bisogno di noi e della credibilità che le conferiscono i negoziati con l'Iran", scrive il quotidiano, che descrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump come uno "psicopatico inaffidabile e imprevedibile". Shargh, da parte sua, accoglie con cautela l'andamento delle discussioni, che, secondo il quotidiano riformista, consentono di "scoprire gradualmente cosa vuole l'altra" parte. Entrambi i Paesi hanno delle "linee rosse", ma stanno emergendo "nuove opportunità", osserva il giornale. L'Iran insiste affinché i colloqui siano limitati alle questioni nucleari e alla revoca delle sanzioni e considera una "linea rossa" qualsiasi discussione che implichi lo smantellamento completo del suo programma nucleare, dei suoi missili o il suo sostegno a gruppi armati ostili a Israele, tra cui Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen. Per Donald Trump, il limite è più lineare: l'Iran non può acquisire una bomba atomica.
11:09
Media, capo Shin Bet pronto a dimettersi per evitare scontro con NetanyahuIl direttore del servizio di sicurezza interno israeliano Shin Bet, Ronen Bar, presenterà una dichiarazione ufficiale all’Alta Corte di Giustizia in merito al suo controverso licenziamento da parte del governo Netanyahu avvenuto lo scorso mese. Lo ha riferito il Times of Israel. Almeno una parte della sua deposizione non sarà resa pubblica, ma secondo le indiscrezioni Bar comunicherà la propria intenzione di dimettersi a metà maggio, una mossa che potrebbe scongiurare un’escalation giuridica tra governo e magistratura.
Bar avrebbe deciso di dimettersi per evitare un ulteriore confronto istituzionale sull’allontanamento senza precedenti di un direttore dello Shin Bet. Nella sua dichiarazione, il capo dei servizi interni dovrebbe anche fornire nuovi dettagli sulle vere motivazioni del suo licenziamento, che a suo dire risiedono nei tentativi del primo ministro Benjamin Netanyahu di ottenere da lui una testimonianza a proprio favore nel processo penale in corso. Netanyahu avrebbe chiesto a Bar di dichiarare in tribunale che il premier non poteva partecipare regolarmente alle udienze per motivi di sicurezza nazionale.
Bar aveva già avanzato queste accuse in una prima lettera alla Corte, priva però di valore legale. Per questo, i giudici hanno chiesto una deposizione formale con date e dettagli precisi. La vicenda, che coinvolge direttamente il capo del governo e uno dei vertici della sicurezza israeliana, rischia di alimentare ulteriormente le tensioni tra potere esecutivo e giustizia in Israele.
10:29
Qatar frustrato da lentezza negoziati per Gaza: "Questione è urgente"Il mediatore capo del Qatar, Mohammed Al-Khulaifi, ha espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati tra Israele e Hamas per una nuova tregua a Gaza, a oltre un mese dalla ripresa dei bombardamenti israeliani. In un’intervista all’Afp, ha dichiarato: "È una questione urgente. Ogni giorno che passa ci sono vite in pericolo". Il Qatar, insieme a Stati Uniti ed Egitto, aveva facilitato l’accordo per una tregua entrata in vigore il 15 gennaio, ma la seconda fase non ha mai preso forma.
Hamas ha respinto l’ultima proposta israeliana di un cessate il fuoco di 45 giorni in cambio della liberazione di ostaggi, insistendo invece su una fine permanente del conflitto. Al-Khulaifi ha ribadito l’impegno del suo Paese nella mediazione, respingendo al contempo le accuse di Israele, che ha collegato il Qatar al rafforzamento militare di Hamas prima dell’attacco del 7 ottobre. "Sono solo rumore", ha detto, riferendosi alle critiche del premier Benjamin Netanyahu, incluso il sospetto che due suoi collaboratori abbiano ricevuto fondi da Doha.
Il Qatar, ha ricordato Al-Khulaifi, è attivo anche come facilitatore nel conflitto nella Repubblica Democratica del Congo. Nei colloqui tenuti a Doha tra il presidente congolese Tshisekedi e il suo omologo ruandese Kagame, il Qatar è riuscito a ottenere una de-escalation nell’area mineraria strategica di Walikale, spingendo il gruppo M23 a ritirarsi verso Goma. Il mediatore ha aggiunto che nei prossimi giorni discuterà con l’inviato Usa per l’Africa anche del conflitto in Congo e delle sanzioni in Siria.
10:14
Polizia israeliana riconosce "mostro" criminalità in comunità arabeIl capo della polizia israeliana, Daniel Levy, ha annunciato un impegno rafforzato per contrastare la violenza dilagante nelle comunità arabo-israeliane del nord del Paese, da lui stesso definita un "mostro". Dall’inizio del 2025 si contano già 76 omicidi, un bilancio in linea con i numeri allarmanti degli ultimi due anni, secondo quanto riportato dal Times of Israel.
La cronica povertà in queste aree è accompagnata da un aumento della criminalità organizzata, con bande e clan locali coinvolti in regolamenti di conti e attività illecite. La situazione è peggiorata dopo l’inizio della guerra a Gaza e l’ascesa dell’ultranazionalista Itamar Ben Gvir a ministro della Sicurezza nazionale, figura controversa accusata di emarginare la popolazione araba e di aver favorito la proliferazione delle armi da fuoco.
Durante una cerimonia pubblica, Ben Gvir ha difeso le sue politiche, affermando di aver rafforzato la presenza delle forze di sicurezza, creato centinaia di squadre civili armate e facilitato il rilascio di licenze per il porto d’armi. Tuttavia, diverse Ong denunciano l’effetto opposto: un’escalation di violenza favorita proprio da queste misure.
09:53
Colloqui Iran-Usa, Araghchi ringrazia Tajani per cooperazioneIl ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha confermato di aver avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri Antonio Tajani nella tarda serata di ieri, prima di rientrare a Teheran: lo riporta l'agenzia di stampa iraniana Mehr. Nel corso della conversazione, Araghchi ha condiviso i dettagli del secondo round di colloqui tra l'Iran e gli Stati Uniti sul nucleare di Teheran, tenuto a Roma nella mattinata. Il diplomatico iraniano ha ringraziato Tajani per la cooperazione e il coordinamento dell'Italia con l'Oman nel facilitare questo round di colloqui e ha descritto i negoziati come costruttivi e in fase di progresso. Araghchi ha sottolineato che se il realismo e la buona volontà continueranno, ci sarà la possibilità di giungere a una conclusione. Tajani, prosegue l'agenzia, ha espresso apprezzamento per l'approccio responsabile dell'Iran e ha ringraziato Araghchi per averlo informato sui risultati dei colloqui. Il ministro ha inoltre ribadito la disponibilità dell'Italia a fornire qualsiasi supporto al proseguimento di questo processo diplomatico. Ieri sera, parlando a '4 di sera weekend' su Rete4, Tajani aveva riferito di aver parlato con il ministro degli Esteri iraniano, sottolineando che "il colloquio tra l'Iran e gli Stati Uniti con l'intermediazione dell'Oman oggi è andato bene".
09:18
Sa'ar, nessuna decisione su attacco meglio via diplomaticaGideon Sa'ar ha detto di non essere a conoscenza di una decisione israeliana di lanciare un attacco contro gli impianti nucleari iraniani e si è detto pronto ad accettare una soluzione diplomatica che di fatto fermi le ambizioni di Teheran di dotarsi di un'arma atomica. "Sono membro del gabinetto di sicurezza e di tutti i forum interni, e non ricordo una decisione del genere", ha detto il ministro degli Esteri israeliano in un'intervista al Telegraph a proposito di indiscrezioni di stampa secondo cui Israele ha pianificato di attaccare l'Iran già a maggio. "Non credo che una decisione del genere sia stata presa. Ma Israele è impegnato a raggiungere l'obiettivo di impedire all'Iran di possedere armi nucleari. Se tale obiettivo può essere raggiunto per via diplomatica, è meglio" ha aggiunto.
07:50
Smotrich: "Occupare Gaza e istituire governo militare"Il ministro delle finanze israeliano, il colono e sionista religioso Bezalel Smotrich, ha chiesto l'occupazione della Striscia di Gaza e l'istituzione di un "governo militare, se necessario" nell'enclave palestinese. Rivolgendosi a Netanyahu, Smotrich ha riconosciuto che "è importante che questa guerra si concluda con la vittoria" e che questo "implica un cambiamento nel metodo, optando per l'occupazione totale della Striscia di Gaza e non temendo il governo militare se necessario, distruggendo Hamas e assicurando che Gaza non rappresenti una minaccia per lo Stato di Israele". "Questo è il modo per garantire la sicurezza e far rientrare rapidamente i rapiti", ha aggiunto su X. Ore prima, in un videomessaggio registrato e diffuso dopo lo Shabbat, Netanyahu aveva affermato che Hamas aveva "respinto l'offerta di Israele" per un cessate il fuoco, anche se il gruppo non ha ancora rilasciato una risposta ufficiale. Ha affermato che se le richieste di Hamas di porre fine alla guerra e di ritirarsi dalla Striscia di Gaza verranno accettate, il piano di Trump per le espulsioni di massa "quello che cambierebbe una volta per tutte il volto di Gaza e permetterebbe al nostro Paese di vivere in sicurezza, non si realizzerebbe".
07:2220 apr
Netanyahu: "Recupereremo ostaggi senza cedere ad Hamas"Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato in un videomessaggio registrato e diffuso dal suo ufficio che Israele recuperera' gli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza "senza arrendersi ad Hamas". "Hamas ha respinto l'offerta di Israele", ha sottolineato il premier, riferendosi alla sua ultima proposta, lanciata questa settimana, per un nuovo accordo di tregua di 45 giorni, durante il quale Hamas avrebbe dovuto rilasciare 10 ostaggi vivi nella prima settimana e poi negoziare un cessate il fuoco permanente, che dovrebbe includere il disarmo del gruppo armato palestinese. Inoltre, il presidente israeliano ha avvertito che se le richieste di Hamas, tra cui il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia, verranno accettate, il piano del presidente statunitense Donald Trump di prendere il controllo di Gaza ed espellerne gli abitanti "non potra' diventare realta'".
07:2220 apr
Netanyahu: "Non fermerò la guerra fino a distruzione Hamas e ritorno tutti gli ostaggi""Non metteremo fine alla guerra di rinascita prima di aver distrutto Hamas a Gaza, fatto tornate tutti gli ostaggi e assicurato che Gaza non ponga più una minaccia ad Israele". Lo ha detto Benjamin Netanyahu in un discorso registrato puntando il dito contro quelli che dicono di "capitolare ora alle richieste di Hamas, lasciare Gaza, lasciare il corridoio di Philadelphia".
"Credo che possiamo far tornare gli ostaggi a casa senza cedere alle richieste di Hamas", ha affermato sostenendo che la campagna militare a Gaza ha raggiunto una "fase critica, a questo punto, abbiamo bisogno di pazienza e determinazione per vincere".
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