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Guerra Israele - Hamas, le notizie di oggi 18 aprile sul conflitto a Gaza

Gli Houthi yemeniti hanno annunciato di aver lanciato missili contro Israele e contro due portaerei americane nel Mar Rosso, la Uss Harry Truman e la Uss Carlo Vinson. 

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato la morte di 10 membri della stessa famiglia in un attacco dell'esercito israeliano (Idf) avvenuto durante la notte vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia. "I nostri team hanno trovato i corpi di 10 martiri (morti, ndr) e di molti feriti nella casa della famiglia Baraka e nelle case circostanti prese di mira dalle forze di occupazione israeliane nella zona di Bani Suhaila, a est di Khan Younis", ha dichiarato su Telegram il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal. 

Colpito da due jet da combattimento israeliani un campo profughi nel sud della Striscia di Gaza. Almeno 25 le vittime secondo la Protezione civile palestinese, 23 i feriti. 

Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. 

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

23:55

Questo liveblog finisce qui

Continua a seguire gli aggiornamenti sul liveblog di sabato 19 aprile

23:40

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23:20

Mo: sale a 80 morti il bilancio del raid Usa su porto yemenita

Il bilancio delle vittime del raid Usa di giovedì contro un porto petrolifero yemenita è salito ad almeno 80 morti. L'attacco a Ras Issa mirava a tagliare i rifornimenti e i fondi ai ribelli che controllano ampie zone del Paese più povero della Penisola arabica, ha spiegato l'esercito statunitense. Il portavoce del ministero della Sanità Houthi, Anees Alasbahi, citato da 'The Times of Israel', ha dichiarato che i soccorritori stanno ancora cercando i corpi nel terminal di carburante sul Mar Rosso, suggerendo che il numero dei morti potrebbe aumentare. La Tv dei ribelli Al-Masirah, citando funzionari locali, afferma che il bilancio dell'attacco è "salito a 80 morti e 150 feriti".

Manifestanti al grido di "Morte all'America! Morte a Israele!" si sono riuniti nelle città controllate dai ribelli in tutto il Paese, compresa una grande manifestazione nella capitale Sanaa.

23:20

Yemen, nuovi attacchi Usa contro gli Houthi. Decine di morti e feriti a Ras Issa

L’attacco aereo statunitense ha colpito ieri il porto di rifornimento di carburante nel governatorato di Hodeidah in Yemen. Secondo le autorità sanitarie yemenite si tratta degli attacchi più violenti da quando Washington ha intensificato la sua campagna aerea. LEGGI L'ARTICOLO

23:00

World Press Photo 2025, a vincere è il ritratto di un bimbo di Gaza senza le braccia

Lo scatto appartiene alla fotografa palestinese Samar Abu Elouf, trasferitasi a Doha nel 2023 per documentare le condizioni dei feriti riusciti a scappare dalla Striscia. GUARDA QUI

22:30

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

22:00

Iran, liberato turista francese in carcere dal 2022 per "spionaggio"

Lo ha confermato, attraverso un post su X, il presidente della Francia, Emmanuel Macron. Il turista 34enne era stato condannato a cinque anni di prigione ma la sua pena era stata ritenuta arbitraria dalle autorità di Parigi, che avevano puntato il dito sulla cosiddetta “diplomazia degli ostaggi di Stato” di Teheran. LEGGI L'ARTICOLO

21:54

Hamas: "I colloqui non sono crollati e sono ancora in corso"

Dopo il rifiuto da parte di Hamas della proposta israeliana per una tregua nella Striscia di Gaza, due fonti palestinesi coinvolte nei negoziati hanno dichiarato al canale saudita Al-Sharq che "i colloqui non sono crollati e sono ancora in corso". Un alto esponente di Hamas ha aggiunto: "Il movimento ha inviato la sua risposta ai mediatori dopo consultazioni approfondite e responsabili. Non accetteremo nulla di meno di un accordo globale che protegga il nostro popolo e consenta la ricostruzione di Gaza". Ieri, il leader di Hamas Khalil al-Hayya, aveva annunciato il rifiuto della proposta, affermando che l'organizzazione "non accetterà accordi parziali".

21:53

Hezbollah: "Non permetteremo a nessuno di disarmarci"

Hezbollah "non permettera' a nessuno di disarmarlo". Lo ha assicurato il leader del gruppo libanese Naim Qassem, mentre Washington fa pressione su Beirut affinche' costringa il movimento filoiraniano a consegnare le armi. "Non permetteremo a nessuno di disarmare la resistenza" contro Israele, ha dichiarato Qassem in un intervento su un canale televisivo affiliato a Hezbollah, "Dobbiamo cancellare questa idea di disarmo dal dizionario". Poche ore prima un altro funzionario di Hezbollah ha dichiarato che il gruppo rifiuta di discutere la consegna delle armi a meno che Israele non si ritiri completamente dal Libano meridionale e non cessi la sua "aggressione". "Non si tratta di disarmare", ha dichiarato Wafic Safa in un'intervista alla stazione radio Al-Nur di Hezbollah "Cio' che il presidente libanese Joseph Aoun ha detto nel suo discorso d'insediamento e' una strategia difensiva". Safa, considerato un 'falco' della fazione piu' radicale del movimento, ha risposto alle parole con cui Aoun ha annunciato di voler "fare del 2025 l'anno in cui il possesso delle armi sara' prerigativa dello Stato" rilanciando sul ruolo che Hezbollah ha nella resistenza a Israele. "Non sarebbe logico che Israele prima si ritirasse, poi rilasciasse i prigionieri, poi cessasse la sua aggressione e solo dopo discutessimo di una strategia difensiva?" ha detto, sottolineando che bisogna pensare a come proteggere il Libano, non a consegnare le armi.

21:30

Video "Trump Gaza", il creatore Solo Avital: "Pubblicato senza mio consenso"

Il filmato era inteso come una satira politica dell'"idea megalomane" di Trump – ha spiegato il regista di Los Angeles -, siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere". LA VICENDA

21:00

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE

20:30

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

20:04

Madre ostaggio: "Vago annuncio Netanyahu è agonia per noi"

Viki Cohen, la madre dell'ostaggio Nimrod Cohen, ha criticato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per il suo criptico annuncio su una misteriosa "dichiarazione speciale" su Gaza che fara' domani sera. Una dichiarazione cosi' vaga, apparentemente studiata per tenere il Paese con il fiato sospeso, e' un'agonia per le famiglie dei rapiti che sperano in un accordo, ha sottolineato. "Una dichiarazione del genere, appena prima delle feste, ci getta in un turbine di emozioni e di sofferenza indescrivibile", ha scritto Vik Cohen sui social media, affermando che l'unica affermazione che spera di sentire e' che fermera' la guerra e riportera' indietro tutti gli ostaggi. "Qualsiasi altra affermazione mi spezzera' il cuore". "Le chiedo di riflettere durante le festivita' su cio' che stiamo attraversando, mentre attendiamo con ansia il suo annuncio", ha concluso.

19:58

Con protezione Idf, coloni creano nuovo avamposto illegale

Sotto la protezione dei soldati israeliani, un gruppo di coloni ha creato un nuovo avamposto illegale nei pressi del villaggio palestinese di Turmusaya, nella Cisgiordania centrale. Lo ha denunciato l'associazione israeliana per i diritti umani Yesh Din, presentando immagini e video che mostrano i militari impegnati a garantire il passaggio delle case mobili nella zona negli ultimi due giorni. Il governo non ha ancora formalmente autorizzato alcun insediamento nella zona. "In un'operazione che sembra essere stata pianificata in anticipo, l'esercito sta ancora una volta collaborando con i coloni per creare avamposti illegali, utilizzati per espellere violentemente i palestinesi sotto l'egida dello Stato", ha sottolineato Yesh Din.

19:49

Idf, eliminato membro Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha reso noto di aver eliminato un membro di Hezbollah in un attacco aereo nel sud del Libano, nella zona di Ayta al-Shab. In precedenza, un altro operatore del gruppo armato libanese era stato ucciso nella regione di Sidone. Secondo una dichiarazione dell'Idf, l'operazione ad Ayta al-Shab è stata condotta dopo l'identificazione del militante mentre maneggiava armi. L'attacco ha colpito un veicolo, come confermato da immagini diffuse dai media libanesi che mostrano i resti carbonizzati dell'automobile. 

Questi raid si inseriscono nel contesto delle crescenti tensioni lungo il confine israelo-libanese, con scambi di fuoco tra l'Idf e Hezbollah che si sono intensificati nelle ultime settimane. Le autorità israeliane hanno dichiarato di voler colpire preventivamente le infrastrutture e i militanti del gruppo sciita per prevenire ulteriori attacchi contro il territorio israeliano.

18:23

Media: Netanyahu non annuncerà accordo su ostaggi o cessate il fuoco

La ''dichiarazione speciale'' che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu farà domani sera, e che è stata annunciata dal suo ufficio, non riguarderà un accordo sugli ostaggi o per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano Haaretz citando fonti dell'ufficio di Netanyahu. Genericamente, le fonti fanno sapere che la dichiarazione affronterà una questione politica ''principalmente su Gaza''. Un alto funzionario dell'Amministrazione Trump ha poi dichiarato a Haaretz che Netanyahu non subisce alcuna pressione da parte degli Stati Uniti affinché ponga fine alla guerra contro Hamas.

17:33

Israele, domani dichiarazione Netanyahu su questione diplomatica

L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il capo di governo "rilascera' una dichiarazione speciale alla fine dello Shabbat (domani) su una questione diplomatica". Non sono stati dati ulteriori dettagli.

16:17

Hamas: da ieri sera 24 morti tra cui 10 stessa famiglia

Almeno 24 persone sono state uccise da bombardamenti israeliani a Gaza da ieri sera. Lo ha riferito l'agenzia di difesa civile nella Striscia, gestita da Hamas, precisando che 10 appartenenti alla stessa famiglia sono morte a causa di attacchi israeliani a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia, e altre 14 in molteplici raid dell'Idf su tutto il territorio. 

15:52

Idf: eliminato membro Hezbollah in raid su Libano meridionale

L'esercito israeliano ha annunciato di aver "eliminato" un membro di Hezbollah in un raid aereo sul Libano meridionale dopo che il ministero della Sanità di Beirut ha segnalato una vittima in un attacco contro un veicolo.

L'Aeronautica militare ha condotto "un attacco mirato nella regione di Sidone e ha eliminato il terrorista di Hezbollah, Muhammad Jaafar Mannah Assaad Abdallah", ha affermato l'esercito israeliano in una nota, descrivendo l'uomo come responsabile dei sistemi di comunicazione del 'Partito di Dio'.

15:46

Houthi: "Attaccati Israele e due portaerei Usa"

Gli Houthi yemeniti hanno annunciato di aver lanciato missili contro Israele e contro due portaerei americane nel Mar Rosso, la Uss Harry Truman e la Uss Carlo Vinson. I ribelli sostenuti dall'Iran hanno promesso di continuare i loro attacchi nonostante i raid americani in Yemen. "La mobilitazione militare americana e il protrarsi dell'aggressione contro il nostro Paese non faranno che aumentare le nostre operazioni", ha dichiarato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, durante una manifestazione nella capitale Sanaa. 

15:00

Media: "Abu Mazen in Giordania per raggiungere Jolani a Damasco"

Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen ha attraversato nella notte il valico di Allenby diretto in Giordania, da dove proseguirà verso Damasco per incontrare il presidente siriano Abu Mohammad al Jolani. Lo riferiscono fonti palestinesi al canale saudita Al-Sharq. Secondo le stesse fonti, le autorità israeliane avrebbero rifiutato la richiesta giordana di far decollare elicotteri da Ramallah per portare Abu Mazen a Damasco.

14:56

Katz: "Il mio impegno è che l'Iran non abbia l'arma nucleare"

"Quando sono stato nominato ministro della Difesa, mi sono impegnato a perseguire due obiettivi principali: impedire all'Iran di ottenere armi nucleari e vincere la guerra", ha detto in una dichiarazione ufficiale il ministro della Difesa Israel Katz,  aggiungendo che "l'Idf sta  lavorando per una vittoria decisiva in tutti gli ambiti".  "Il primo ministro Benjamin Netanyahu e io ci impegniamo, insieme a tutte le parti, in una linea chiara che impedisca all'Iran di ottenere armi nucleari. Non permetteremo minacce di annientamento contro lo Stato di Israele. Questa è la nostra responsabilità e il nostro compito storico e faremo tutto il necessario per realizzarli", ha affermato il ministro della Difesa israeliano.

14:14

Hamas: "Ostaggi liberi solo con fine della guerra e ritiro Idf"

Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha dichiarato in un discorso televisivo che "gli ostaggi israeliani potranno essere rilasciati solo se il governo di Benyamin Netanyahu accetterà di porre fine alla guerra e ritirare completamente le forze israeliane da Gaza". Lo riferisce Haaretz. Al-Hayya ha aggiunto che Hamas respinge "accordi parziali" e si dice pronto a trattare solo su una "soluzione complessiva", che includa la liberazione completa di detenuti palestinesi e ostaggi israeliani. Il dirigente ha sottolineato che Hamas insiste sul diritto di mantenere le armi: "È un diritto naturale del nostro popolo", ha affermato.  Al-Hayya ha anche accolto con favore le dichiarazioni di Adam Boehler, inviato speciale statunitense per la questione degli ostaggi, che ha detto a al Jazeera che i combattimenti cesserebbero "immediatamente" se Hamas rilasciasse gli ostaggi. Un funzionario israeliano ha dichiarato che Gerusalemme non considera le parole di al-Hayya come un rifiuto ufficiale dell'ultima proposta israeliana: "Riceviamo risposte ufficiali solo attraverso i Paesi negoziatori", ha precisato.

14:04

Media: "Negoziati sul rilascio degli ostaggi e tregua continuano"

I negoziati per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e sul cessate il fuoco continuano nonostante il rifiuto di Hamas della proposta israeliana, ha riferito un funzionario israeliano ai media locali. Israele intende intensificare la pressione militare e diplomatica, "non accetteremo di porre fine alla guerra alle condizioni di Hamas, con loro ancora al potere, sostenuti da ampie garanzie internazionali che permetterebbero loro di riorganizzarsi e riarmarsi. Il futuro di Gaza potrà essere definito solo dopo l'eliminazione di Hamas, sia dal punto di vista militare sia come entità governativa e civile", ha dichiarato la fonte.

13:41

Teheran: "Dagli Usa richieste irrealistiche sul nucleare"

Le richieste "irrealistiche" degli Usa "riducono le possibilità di arrivare a un accordo" sul nucleare iraniano, ma Teheran "parteciperà molto seriamente" ai negoziati di domani a Roma. Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi dopo avere incontrato il suo omologo russo Serghei Lavrov oggi a Mosca. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Araghchi ha aggiunto che l'Iran non è ancora pronto a contatti diretti con i negoziatori americani.

13:17

Media, ancora no risposta da mediatori a proposta Israele

Non c'è ancora alcuna risposta ufficiale da parte dei mediatori alla proposta di cessate il fuoco di Israele. Lo ha riferito un funzionario di Tel Aviv, citato da Haaretz, dopo che ieri il capo negoziatore di Hamas e leader a Gaza, Khalil al-Hayya, ha respinto la proposta israeliana per una tregua, chiedendo un negoziato per un "pacchetto completo" che comprenda il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. Accusando il premier israeliano Benjamin Netanyahu di aver imposto "condizioni impossibili", Al-Hayya ha anche insistito sul "diritto naturale" dell'organizzazione a continuare a possedere armi. 

13:11

Hamas, pressione internazionale contro blocco deciso da Israele

"La comunità internazionale deve intervenire immediatamente ed esercitare le pressioni necessarie per porre fine all'ingiusto blocco imposto al nostro popolo nella Striscia di Gaza", ha dichiarato in una nota il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya riferendosi alla chiusura dei valichi decisa da Israele che non consente l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza.

13:10

Lavrov: "Con Iran convinti di azzerare effetti sanzioni"

Mosca e Teheran hanno la più assoluta fiducia nella possibilità di azzerare gli effetti delle sanzioni illegittime contro i Paesi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dopo i colloqui a Mosca con l'omologo iraniano, Abbas Araghchi. "Continueremo, naturalmente, a lavorare a livello bilaterale per garantire che l'effetto di queste sanzioni illegali sia ridotto e azzerato. Abbiamo piena fiducia che saremo in grado di farlo", ha sottolineato Lavrov, come riferisce la Tass.

12:58

Mosca: "Putin ha inviato a Khamenei un messaggio sostanziale"

Il Cremlino ha annunciato che, in un incontro con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, il presidente russo Vladimir Putin, ha trasmesso all'ayatollah Ali Khamenei un messaggio "sostanziale". "Sì, certo, senza dubbio, i migliori auguri e un messaggio sostanziale sono stati trasmessi tramite il ministro alla Guida suprema dell'Iran", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. "Abbiamo trasmesso un messaggio della nostra Guida suprema al presidente della Federazione russa. Questo messaggio non è rivolto solo a Vladimir Putin, ma serve anche come segnale al mondo intero che l'Iran considera la Russia un partner strategico e un vicino importante", ha affermato da parte sua il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov stando a quanto riporta la Tass. Il ministro iraniano ha inoltre dichiarato che "le posizioni di Russia e Mosca non sono mai state così vicine e forti nell'intera storia delle loro relazioni". 

11:57

Unicef: "15 bambini uccisi nelle ultime 24 ore a Gaza"

"Dall'interruzione del cessate il fuoco, il 18 marzo scorso circa 600 bambini di Gaza sono stati uccisi e oltre 1.600 feriti. Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto umanitario internazionale. Proteggere i civili. Facilitare gli aiuti. Rilasciare gli ostaggi. Ripristinare il cessate il fuoco". Lo scrive su X Catherine Russell, direttrice generale dell'Unicef.     "Le ultime 24 ore a Gaza sono state letali per i bambini - aggiunge -.  Secondo le notizie i bombardamenti sulle tende a Gaza hanno ucciso 15 bambini, tra cui uno disabile che è morto bruciato. Le immagini di bambini che bruciano mentre si rifugiano in tende di fortuna dovrebbero scuotere tutti noi nel profondo"

11:34

Iran: “Raid barbari degli Usa contro gli Houthi in Yemen”

Il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti in Yemen contro gli Houthi, sostenuti da Teheran, definendo i raid "barbari". Il portavoce del ministero iraniano, Esmail Baghaei, ha "fermamente condannato il barbaro attacco aereo contro il porto dello Yemen di Ras Isa", descrivendo il raid contro una stazione di rifornimento portuale "un esempio di un crimine aggressivo e una palese violazione dei principi fondamentali dello Statuto dell'Onu". 

11:32

Idf: "In 24 ore colpiti 40 obiettivi terroristici a Gaza"

Nelle ultime 24 ore l'Aeronautica ha attaccato 40 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'Idf spiegando di aver colpito strutture militari e depositi di armi di organizzazioni terroristiche e miliziani. L'esercito israeliano precisa che gli attacchi hanno riguardato la zona di Rafah, nel sud della Striscia e il nord.

11:31

Houthi: "Salgono a 58 i morti dei raid Usa nello Yemen"

I ribelli Houthi affermano che il bilancio delle vittime degli attacchi statunitensi al porto yemenita di Ras Issa è salito a 58 morti. Le autorità sanitarie di Hodeida nello Yemen controllato dai ribelli Houthi hanno precisato che negli attacchi Usa, oltre ai 58 morti, sono rimaste ferite anche 100 persone. Secondo le stesse fonti citate dall'emittente televisiva Al-Masirah, si tratta degli attacchi più violenti da quando Washington ha intensificato la sua campagna aerea. 

10:59

Reza Pahlavi: "Colloqui con gli Usa non porteranno la pace in Medio Oriente"

"Questi colloqui sul nucleare non porteranno la pace in Medio Oriente. Questo regime non negozia in buona fede. Usa la diplomazia come tattica per guadagnare tempo, allentare la pressione e rafforzare la sua presa sul potere". Lo dichiara - riferendosi all'incontro di domani a Roma tra Stati Uniti e Iran - Reza Pahlavi, il figlio maggiore dell'ultimo Scià Mohammad Reza Pahlavi. 

"Per quanto con buone intenzioni - prosegue la dichiarazione - questi colloqui sul nucleare daranno una mano a una dittatura in rovina e prolungheranno la sua esportazione di terrore e caos. La Repubblica Islamica è al suo punto più debole degli ultimi 46 anni. La sua leadership è frammentata. La sua economia è in caduta libera. Il suo popolo è in crescita. Solo nelle ultime settimane, le proteste sono scoppiate di nuovo in tutto il Paese. Il cambiamento è già in atto. Non è il momento di salvare un regime morente. Esorto gli Stati Uniti e i loro alleati nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Italia a schierarsi al fianco del popolo iraniano. Fate un accordo con il popolo iraniano, non un accordo con gli estremisti di Teheran".

10:53

Hamas: "Palese aggressione degli Usa contro lo Yemen"

Il gruppo militante palestinese Hamas ha denunciato gli attacchi statunitensi avvenuti la notte scorsa contro un porto di rifornimento yemenita, che hanno causato la morte di decine di persone, mentre Washington riprende la sua campagna contro i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran. "Questa palese aggressione rappresenta una grave violazione della sovranità yemenita, un vero e proprio crimine di guerra, e riafferma la continuazione delle politiche ostili americane contro i popoli liberi che rifiutano l'egemonia sionista e americana nella regione", ha dichiarato Hamas in una nota.

10:44

Ong, nuove incursioni israeliane nel sud-ovest della Siria

Proseguono le incursioni israeliane in pieno territorio siriano: fonti locali della regione di Qunaytra riferiscono all'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che l'esercito israeliano ha condotto nelle ultime ore una serie di incursioni nel sud-ovest della Siria, a sud di Qunaytra.  Da dicembre scorso, quando è cambiato il potere in Siria dopo più di mezzo secolo, l'esercito israeliano ha cominciato a occupare territori siriani a est della zona di cuscinetto, decisa dall'Onu nel 1974 sulle Alture del Golan. Queste sono state occupate da Israele nel 1967 e poi nel 1973. Sono state annesse nel 1981 con una decisione non riconosciuta dalle Nazioni Unite ma solo dagli Stati Uniti nel 2019. 

10:33

Mar Rosso, gli Usa accusano Pechino di aiutare gli Houthi

Un'importante compagnia spaziale cinese, già nota per la collaborazione con il gruppo russo Wagner, sta aiutando gli Houthi dello Yemen. Lo sostiene Washington denunciando la presunta inazione di Pechino sulla questione. Secondo Tammy Bruce, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, la Chang Guang Satellite Technology (CGST) "sostiene direttamente gli attacchi dei terroristi Houthi sostenuti dall'Iran contro gli interessi americani". "Le loro azioni, e il sostegno di Pechino a questo sforzo nonostante i nostri contatti privati con loro, sono un altro esempio della vuota promessa di Pechino di sostenere la pace", ha detto ai giornalisti. Alle accuse di Washington ha risposto Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, affermando di "non essere a conoscenza" delle accuse di Washington e sottolineando che dall'escalation della situazione nel Mar Rosso, la Cina ha svolto un ruolo attivo nell'allentare le tensioni". Jian ha poi criticato indirettamente gli Stati Uniti: "Chi sta cercando di mediare e promuovere colloqui per calmare la situazione, e chi, dall'altra parte, sta imponendo sanzioni, facendo pressione ed esacerbando le tensioni? Penso che la comunità internazionale conosca perfettamente la risposta", ha detto in una critica agli Stati Uniti.

10:22

Libano, una persona uccisa in un raid israeliano vicino Sidone

Una persona è stata uccisa in Libano da un attacco aereo israeliano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, secondo cui l'attacco è avvenuto nei pressi della città di Sidone, 40 km a sud di Beirut, lungo l'autostrada che collega la capitale al porto meridionale. Nelle ultime ore i jet dello Stato ebraico hanno preso di mira anche le regioni di Nabatiye, sempre nel sud del Libano e della valle della Bekaa. Israele afferma di prendere di mira esponenti del movimento armato libanese Hezbollah. 

10:11

Onu: "A Gaza sempre più bambini denutriti"

L''agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, segnala "il rapido deterioramento dello stato nutrizionale dei bambini a Gaza. Nel solo mese di marzo, 3.696 bambini sono stati ricoverati per malnutrizione acuta su 91.769 bambini esaminati. "Si tratta di un forte aumento rispetto a febbraio, quando sono stati ammessi 2.027 bambini su un totale di 83.823 esaminati" dice l'agenzia Onu, che segnala anche come circa un milione di persone, tra cui 400.000 bambini, sono passate dall'avere accesso a 16 litri di acqua potabile a persona al giorno a soli sei litri. E per far conoscere al mondo la vera realtà in cui versa la popolazione di Gaza, il commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ha lanciato un appello urgente per "portare i media internazionali a Gaza" . "Il libero flusso di informazioni è essenziale per stabilire i fatti e garantire la responsabilità nei conflitti" ha aggiunto, sottolineando che negli oltre 18 mesi trascorsi dall'inizio del conflitto a Gaza, innescato dall'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, "l'affidabilità delle notizie è stata soppiantata dalla propaganda e dai messaggi disumanizzanti sulla guerra". 

10:04

Iran: "A Roma nuovi colloqui con gli Usa, serve accordo equo"

"Il secondo giro di colloqui tra rappresentanti della Repubblica islamica dell'Iran e degli Stati Uniti d'America si terrà a Roma questo sabato. I colloqui puntano a raggiungere ulteriori progressi verso un accordo equo, vincolante e sostenibile". Lo ha affermato il ministero degli Esteri dell'Iran, come riferisce Irna, mentre il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, ha dichiarato che parteciperà ai colloqui, sottolineando che, mentre l'Italia sarà il luogo dove si terrà il nuovo giro di negoziati, l'Oman resta il mediatore ufficiale. 

09:54

Iran, Rubio: "Gli europei prendano una decisione importante sulle sanzioni"

"Gli europei devono prendere molto presto una decisione importante sul ripristino delle sanzioni, perché l’Iran non rispetta chiaramente l’accordo attuale". Lo afferma il segretario alla difesa Usa Marco Rubio davanti alla stampa dall’aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi. Il contesto è quello della riapertura di un dialogo tra Washington e Teheran lo scorso fine settimana; il prossimo colloquio, mediato dall'Oman, si svolgerà domani a Roma.

L’accordo, da cui gli Usa sono usciti durante la prima presidenza di Donald Trump, prevede un alleggerimento delle sanzioni in cambio di una limitazione delle ambizioni nucleari di Teheran. A ottobre per i partecipanti europei scade la clausola di "snapback" che consente il ripristino delle sanzioni sull'Iran senza che i membri del Consiglio di sicurezza Onu come Russia e Cina possano porre il veto.

L'inviato speciale del presidente Usa, Steve Witkoff, ha indicato che lavora verso lo smantellamento totale del programma nucleare iraniano e ha minacciato un intervento militare, poco dopo aver aperto alla possibilità di un accordo diverso,  che preveda la possibilità di arricchire l'uranio a livelli compatibili con la produzione di energia, ma non di una bomba nucleare.

09:39

Delegazione israeliana incontra Witkoff oggi a Parigi

Il capo negoziatore israeliano per la liberazione degli ostaggi, il ministro Ron Dermer, e il direttore del Mossad David Barnea incontreranno oggi a Parigi l'inviato per il Medio Oriente Usa Steve Witkoff. Lo riferisce Ynet. 

09:15

Axios: "Dermer e Barnea incontreranno Witkoff prima dei colloqui di sabato"

Il capo negoziatore degli ostaggi e il capo del Mossad israeliano incontreranno l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff prima dei colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran di sabato. Lo riporta Axios, secondo cui il capo negoziatore israeliano per la questione degli ostaggi, Ron Dermer, insieme al capo del Mossad, David Barnea, incontreranno venerdì a Parigi l'inviato statunitense in Medio Oriente Steve Witkoff, in vista dei colloqui sul nucleare iraniano in programma a Roma sabato.

08:55

Gaza: "32 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore"

Trentadue palestinesi sono stati uccisi negli attacchi delle Idf nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono funzionari sanitari della Striscia di Gaza, secondo cui 23 persone hanno perso la vita nella parte settentrionale dell'enclave.

Secondo quanto riportato dal quotidiano saudita al Arabiya, almeno undici persone sarebbero state uccise nella notte da attacchi dell'aeronautica militare israeliana nella Striscia di Gaza settentrionale.

©Ansa

08:43

Al Jazeera: "Gaza City sotto attacco da parte dell'Idf"

Un elicottero d'attacco Apache israeliano ha aperto il fuoco sui quartieri nella parte orientale della città di Gaza. Lo riferisce al Jazeera. Secondo quanto riportato da altri media palestinesi, veicoli blindati israeliani hanno aperto il fuoco nel nord del territorio. Secondo quanto riportato, nella parte meridionale di Gaza, i carri armati israeliani stanno effettuando pesanti bombardamenti sulla città di al-Qarara, situata a est di Khan Younis, e nelle ultime ore sono stati segnalati anche attacchi al campo profughi di Maghazi, nella parte centrale di Gaza.

08:30

Raid israeliani colpiscono a tappetto la Striscia di Gaza, decine di vittime. VIDEO

08:24

Israele attacca con un drone un veicolo nel sud del Libano

I media israeliani hanno riferito di un attacco di un drone israeliano su un veicolo questa mattina, nei pressi di Tiro, nel sud del Libano. Il veicolo ha preso fuoco. 

07:53

Quindici morti in due attacchi a Gaza, sterminata famiglia

Almeno quindici persone sono morte in due distinti attacchi israeliani nella notte a Gaza, tra cui dieci componenti di una stessa famiglia. Lo ha riferito la Protezione Civile della Striscia di Gaza. "Le nostre squadre hanno trovato i corpi di 10" persone "e numerosi feriti nella casa della famiglia Baraka e nelle abitazioni vicine attaccate dalle forze di occupazione israeliane nell'area di Bani Suheila, a est di Khan Younis", una citta' nel sud di Gaza, ha reso noto il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Basal, su Telegram. L'aviazione israeliana ha poi colpito due case a Tal Al Zaatar, nel nord del territorio, dove sono stati trovati cinque corpi. 

07:45

Hamas, almeno 15 morti in due attacchi dell'Idf a Gaza

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato che il bilancio di due attacchi dell'esercito israeliano (Idf) avvenuti durante la notte nella Striscia è di almeno 15 morti. Nel primo attacco avvenuto vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia sono morte 10 persone, mentre in un altro raid condotto a Tal Al-Zaatar, nella Striscia di Gaza settentrionale, hanno perso la vita altre cinque persone.  L'esercito israeliano, che non ha commentato immediatamente gli attacchi, ha intensificato i bombardamenti aerei e ampliato le operazioni terrestri nel territorio palestinese assediato da quando ha ripreso l'offensiva il 18 marzo, rompendo una tregua di due mesi. La Protezione Civile ha segnalato la morte di almeno 40 residenti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nella giornata di ieri. 

06:3818 apr

Idf, intercettato un razzo proveniente dallo Yemen

L'Aeronautica militare israeliana ha abbattuto questa mattina un razzo proveniente dallo Yemen: lo ha reso noto su Telegram l'esercito (Idf). Le sirene d'allarme sono risuonate in diverse zone del Paese dopo il lancio del razzo, si legge in un comunicato. 

06:1118 apr

Hamas: "Attacco Idf a sud di Gaza, 10 morti"

La Protezione civile di Gaza gestita da Hamas ha annunciato la morte di 10 membri della stessa famiglia in un attacco dell'esercito israeliano (Idf) avvenuto durante la notte vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia. "I nostri team hanno trovato i corpi di 10 martiri (morti, ndr) e di molti feriti nella casa della famiglia Baraka e nelle case circostanti prese di mira dalle forze di occupazione israeliane nella zona di Bani Suhaila, a est di Khan Younis", ha dichiarato su Telegram il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal.

06:1118 apr

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE

06:1118 apr

Hamas: "Disponibili solo a tregua permanente"

Hamas "non accetterà alcun accordo di cessate il fuoco parziale" a Gaza: lo ha detto il capo negoziatore del gruppo palestinese, rifiutando di fatto l'ultima proposta di Israele. "Gli accordi parziali sono usati da Benyamin Netanyahu come copertura per la sua agenda politica, non saremo complici di questa politica", ha detto Khalil al-Hayya, aggiungendo che Hamas "cerca un accordo globale in cambio della fine della guerra".

06:1018 apr

World Press Photo 2025, a vincere è il ritratto di un bimbo di Gaza senza le braccia

Lo scatto appartiene alla fotografa palestinese Samar Abu Elouf, trasferitasi a Doha nel 2023 per documentare le condizioni dei feriti riusciti a scappare dalla Striscia. GUARDA QUI


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