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Germania, trovato accordo di governo tra Cdu e Spd: Merz sarà il Cancelliere

I leader dei partiti hanno comunicato la rinascita della 'GroKo'. L'insediamento è previsto a maggio. Per la prima volta il ministro degli Esteri sarà dell'Unione dei cristiano-democratici. Priorità a riarmo e riforma fiscale. Annunciata stretta sui migranti. Nei sondaggi, l'AfD diventa il primo partito: ha il 25%

In Germania nascerà un nuovo governo di Grande Coalizione tra Unione Cristiano-Democratica (Cdu), Unione Cristiano-Sociale (Csu) e Partito Socialdemocratico (Spd), una formula già sperimentata più volte nella storia politica del Paese. I leader delle tre forze politiche – Friedrich Merz, cancelliere in pectore, per la Cdu, Markus Söder per la Csu, e i copresidenti dell’Spd Saskia Esken e Lars Klingbeil – hanno annunciato di aver raggiunto un’intesa per la formazione di un esecutivo. La Cdu terrà un congresso del partito il 28 aprile a Berlino per approvare l'accordo. In contemporanea, la Spd terrà il suo referendum sul patto tra gli iscritti. A quel punto, toccherà alla presidente del Bundestag e ai gruppi parlamentari definire un calendario per l'elezione del cancelliere federale. Questo potrebbe avvenire già la settimana successiva, vale a dire dal cinque maggio. La Grande Coalizione tra cristiano-democratici e socialisti guidò la Germania per tre delle quattro cancellerie di Angela Merkel e, prima ancora, con il governo del conservatore Kurt-Georg Kiesinger, in sella dal 1966 al 1969. 

Per la prima volta agli ministro degli Esteri dell'Unione

Oltre al cancelliere, l'Unione esprimerà, per la prima volta in 60 anni, il ministro degli Esteri, ruolo che, secondo le indiscrezioni di Zdf, potrebbe essere ricoperto dall'esperto Johann Wadephul. Il parlamentare di Husum vanta una fitta rette di relazioni internazionali che vanno dal mondo arabo alla Russia e potrebbe essere inoltre nominato vicecancelliere insieme a Klingbeil, che diventerebbe ministro delle Finanze. Alla Csu andrebbero i portafogli dell'Interno e dell'Istruzione, affidati rispettivamente ad Alexander Dobrindt e a Dorothee Baer. Il socialista Boris Pistorius dovrebbe invece restare ministro della Difesa, carica che lo ha reso il volto più apprezzato dell'Spd. 

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Coalizione "piccola", ma maggioranza parlamentare solida

La 'Grosse Koalition' uscita dalle urne del 23 febbraio non è mai stata così 'piccola'. L'Unione composta da Cdu e Csu ha ottenuto il 28,5%, il secondo risultato peggiore dal 1949, e l'Spd, complice l'impopolarità del cancelliere uscente Olaf Scholz, è precipitata a un minimo storico del 16,4%. I due partiti possono contare però su una maggioranza parlamentare abbastanza confortevole: 328 seggi su 630 (i liberali dell'Fdp e i 'rossobruni' del Bsw hanno mancato la soglia di sbarramento, nel secondo caso per un pugno di voti, e i loro seggi sono stati redistribuiti). Solo grazie al sostegno in extremis dei Verdi e a una sessione straordinaria di un Bundestag 'zombi' nella sua vecchia composizione, Merz è tuttavia riuscito a far approvare la riforma costituzionale che gli consente di avviare l'imponente piano di riarmo promesso ai tedeschi e alla comunità internazionale. 

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Le priorità in agenda: riarmo e riforma fiscale 

Con le nuove regole, le spese militari superiori all'1% non verranno conteggiate nel deficit e sarà lanciato un fondo di spesa fino a 500 miliardi di euro per investire, oltre che nella difesa, nelle infrastrutture e nella protezione del clima. Il nuovo esecutivo tedesco si impegnerà inoltre in una riforma fiscale dall'ampio respiro su cui si è concentrata buona parte delle trattative delle scorse settimane tra i due partiti che, come da prassi in Germania, hanno costituito gruppi di lavoro tematici che hanno steso nei minimi dettagli un programma di governo congiunto. In particolare, sono previsti sgravi fiscali per gli investimenti ed esenzioni per gli straordinari e per i lavori svolti da pensionati. A partire dal 2028 l'imposta sul reddito delle società dovrebbe essere poi ridotta in cinque fasi fino a scendere al 10% dall'attuale 15%. Per i redditi medi e bassi sarebbero previste solo alcune agevolazioni. 

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Il futuro cancelliere annuncia una stretta sull'immigrazione

"L'accordo è un segnale molto forte e chiaro ai cittadini del nostro Paese ed è anche un segnale chiaro ai nostri partner nell'Unione Europea. La Germania avrà un governo forte e capace", ha detto Merz presentando l'accordo di coalizione tra conservatori e socialdemocratici per il nuovo governo in Germania. "Il centro politico del Paese è nella condizione di affrontare e risolvere i problemi del Paese", ha aggiunto il futuro Cancelliere "Abbiamo intenzione di intraprendere un nuovo corso nella politica migratoria. Vogliamo porre fine all'immigrazione irregolare. Saranno effettuati controlli alle frontiere nazionali e le richieste di asilo saranno respinte. Lanceremo un'offensiva per i rimpatri. Porremo fine ai programmi di ammissione volontaria, sospenderemo i ricongiungimenti familiari e aumenteremo significativamente il numero di paesi di origine sicuri", ha continuato il leader della Cdu. Poi ha specificato: "In questo contesto modificheremo ancora una volta la legge sulla cittadinanza: la naturalizzazione sarà nuovamente possibile solo dopo cinque anni. Vogliamo rafforzare la sicurezza interna della Germania". Il leader conservatore ha anche detto che "consentiremo alle autorità di sicurezza di conservare gli indirizzi IP per tre mesi" e saranno aumentati i poteri della polizia federale. 

Afd primo partito in Germania per la prima volta 

Nello stesso giorno in cui si è trovato un accordo per l'ambiente tedesco, l'estrema destra di Alternative fur Deutschland è balzata in testa ai sondaggi in Germania per la prima volta. Secondo l'ultima rilevazione di Ipsos, riportata dal Guardian, sulle intenzioni di voto dei tedeschi, l'Afd ottiene il 25%, un punto in più rispetto ai vincitori delle elezioni, la Cdu/Csu, al 24%. La co-leader dell'Afd, Alice Weidel, commentando il sondaggio ha detto che "i cittadini vogliono un cambiamento politico, non una coalizione business as usual tra Cdu/Csu e Spd". Proprio oggi potrebbe essere siglato il nuovo patto di governo con guidato dal leader della Cdu Merz. 

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