"La nostra è un'unione di libertà e uguaglianza. Tutti dovrebbero poter essere se stessi, vivere e amare liberamente". Lo ha chiarito il commissario Ue per la giustizia, Michael McGrath, intervenendo in un dibattito al Parlamento europeo. La nuova legge ungherese viete la marcia del Pride e impone multe a organizzatori e partecipanti
È dibattito aperto in Ue dopo la decisione dell’Ungheria di Viktor Orban di vietare il Pride di Budapest. La Commissione europea, ha fatto sapere il commissario Ue per la giustizia, Michael McGrath, intervenendo in un dibattito al Parlamento europeo sull’argomento, “non esiterà a intraprendere ulteriori azioni e, ove opportuno, ad avviare procedure di infrazione per garantire il rispetto dello stato di diritto e dei diritti fondamentali". Per McGrath “i principi a cui tutti i nostri Stati membri aderiscono volontariamente sono chiari. La nostra è un'unione di libertà e uguaglianza. Tutti dovrebbero poter essere se stessi, vivere e amare liberamente".
Cosa prevede la leggeIl partito di Orban aveva presentato un disegno di legge che, lo scorso 18 marzo, è stato approvato dal Parlamento ungherese. La nuova legge vieta la marcia del Pride da parte delle comunità LGBTQ+ e impone multe agli organizzatori e alle persone che partecipano all'evento che Budapest organizza da ormai tre decenni. Inoltre, consente alle autorità di utilizzare un software di riconoscimento facciale per identificare i partecipanti. Sulla legge hanno votato a favore i due partiti che formano la coalizione di governo, Fidesz del premier Viktor Orban, e il Kdnp. Il provvedimento vieta dunque l’organizzazione e la partecipazione a eventi che violano la "legge sulla protezione dei minori", una legge che vieta di mostrare ai minori qualsiasi contenuto, nei media e nelle scuole, che ritragga o promuova l'omosessualità o il cambio di sesso.
Orban: legge “per la tutela dei minori”Il presidente ungherese Orban, subito dopo l’approvazione della legge in Parlamento, aveva commentato con un post su X. "Oggi - si legge - abbiamo votato per vietare gli incontri che violano le leggi sulla tutela dei minori. In Ungheria, il diritto di un bambino a uno sviluppo fisico, mentale, intellettuale e morale sano viene prima di tutto. Non lasceremo che l'ideologia woke metta in pericolo i nostri figli".
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