Che siate addetti ai lavori o semplici curiosi, non potete mancare di fare una visita nei grandi spazi di Miart, la Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea in corso all'Allianz MiCo, a Milano. Tra gli stand si scoprono opere firmate da grandi maestri della Storia dell'Arte o nuovi artisti in cerca di un posto nel variegato sistema dell'Arte mondiale. L'abbiamo visitata per la rubrica FLASH
Dal 4 al 6 aprile Milano accoglie la nuova edizione di Miart, la Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea punta di diamante della Art Week, che richiama quest’anno 179 gallerie, da 31 Paesi e 5 continenti. La kermesse conferma il suo ruolo centrale nel mercato dell’Arte, ospitando significativi ritorni e interessanti new entries.
Organizzata da Fiera Milano con la main partnership di Intesa Sanpaolo, l'edizione rende omaggio a Robert Rauschenberg nel centenario della nascita attraverso mostre museali, talk e progetti volti a indagare il suo impegno nell’Arte intesa anche come cooperazione e condivisione nello scambio di idee.
Così il direttore artistico, Nicola Ricciardi, da alcuni anni al timone della manifestazione: “Abbiamo voluto intitolare questa edizione "Among Friends", "Tra amici", proprio per sottolineare la nostra volontà di unire diversi soggetti. Abbiamo infatti unito diverse gallerie che collaborano, abbiamo chiesto alle gallerie di presentare dei dialoghi fra artisti, abbiamo fatto tanti dialoghi anche con le istituzioni stesse della città. Ci sono tantissimi ponti che abbiamo gettato tra quello che succede dentro la fiera e quello che succede al Museo del Novecento, alla Triennale, al Pac”.
Arte come bene rifugio ma, soprattutto, come bene per l’anima, come spiega Massimo De Carlo, storico gallerista milanese: "Per me l'Arte non è mai stata un bene rifugio, è stata piuttosto un rifugio dalla quotidianità, un rifugio da un mondo tutto sommato conformista e da un'idea di vita alternativa. Quindi, per me, l'Arte, a maggior ragione oggi è un rifugio ma non un bene rifugio ma piuttosto un rifugio per il bene di sé stessi".
In un perfetto bilanciamento tra specificità locale e internazionalità delle proposte e con un’accurata combinazione di realtà italiane di primo piano insieme ad alcune delle più importanti gallerie straniere, con le tre sezioni – Established, Emergent, Portal – Miart presenta progetti che raccontano oltre un secolo di Storia dell'Arte. Spaziando dai capolavori del Primo e Secondo Novecento alle opere legate alla più stretta attualità, senza tralasciare il design d’autore, Miart fa dialogare al proprio interno scultura e pittura, disegno e installazione, video e fotografia.
All'ingresso della fiera, a sottolineare il ruolo centrale svolto da una nuova generazione di galleristi all'interno del sistema dell'arte, la sezione Emergent presenta 25 gallerie che offrono uno sguardo sulle pratiche contemporanee sperimentali. Concentrandosi sulla ricerca, la curatrice Attilia Fattori Franchini ha costruito una sezione ambiziosa fatta di installazioni immersive, opere scultoree site-specific e di grande scala, nuovi lavori creati ad hoc per la fiera, il tutto per offrire uno sguardo sulle pratiche contemporanee più stimolanti.
Continuando lungo il percorso espositivo si incontra quindi Established, la sezione principale che offre una selezione di grandi maestri dell'arte moderna e pratiche contemporanee. Numerosi sono i dialoghi tra artisti, spesso di generazioni differenti, i solo show e i progetti di carattere museale in cui è possibile rintracciare i movimenti artistici più significativi dell'ultimo secolo.
Established si pone anche come complementare rispetto alle proposte offerte dalle istituzioni milanesi in occasione della Milano Art Week 2025 - l’evento promosso dal Comune di Milano – Cultura in collaborazione con l’Associazione Arte Totale - con progetti che riprendono le mostre in città, spesso ispirandosi al tema curatoriale dell’edizione, Among Friends. Sempre in questa sezione troviamo il progetto Timescape, percorso tematico che accompagna i visitatori tra capolavori dei primi del Novecento.
Infine, Portal, curata per la prima volta da Alessio Antoniolli – Direttore di Triangle Network a Londra e curatore della Fondazione Memmo a Roma – unisce dieci gallerie per altrettanti progetti che invitano a mettere in discussione la nostra comprensione di geografie, linguaggi e temporalità fisse. La sezione si ispira al tema di Miart – Among Friends – e all'approccio visionario di Rauschenberg che vedeva l'arte come un processo collettivo. Questa sezione rifiuta una visione univoca del mondo prediligendo processi dinamici e percorsi interconnessi che aspirino a una maggiore collaborazione e una coesistenza armoniosa.
I progetti e le gallerie di Miart 2025 contribuiscono alla creazione di una piattaforma capace di mostrare una molteplicità di voci e realtà in continua mutazione, una vetrina che, attraverso la ricerca, offre una visione più ricca e sfumata del passato, uno sguardo attento sul presente e immagina e costruisce molteplici futuri.
TAG:RetroSearch is an open source project built by @garambo | Open a GitHub Issue
Search and Browse the WWW like it's 1997 | Search results from DuckDuckGo
HTML:
3.2
| Encoding:
UTF-8
| Version:
0.7.3