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Lauree più richieste dal mondo del lavoro, quali garantiscono stipendi più alti
Introduzione
Unioncamere ha diffuso il report annuale sul mondo del lavoro e ha evidenziato per il 2024 una sostanziale stabilità della domanda rispetto alla precedente rilevazione: nel dettaglio, sono stati previsti 5,5 milioni di ingressi nelle imprese private.
Gli indirizzi di economia, formazione e sanità ricoprono il 53,8% della domanda prevista dalle aziende. Le retribuzioni più elevate tra i laureati sono in ambito Stem (in particolare degli indirizzi ingegneria, scientifico e statistico) e medico-sanitario
Quello che devi sapere Economia e ingegneria
- L’indirizzo Economico è il più richiesto, con 205mila inserimenti (29,7% della domanda totale di laureati). Più o meno sullo stesso livello si attesta la domanda di laureati nei diversi indirizzi di Ingegneria, per cui si prevedono 143mila entrate complessive (20,6% della domanda totale), suddivise in Ingegneria industriale (47mila), Ingegneria civile e architettura (43mila), Ingegneria elettronica e dell’informazione (34mila) e altri indirizzi di ingegneria (19mila)
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Insegnanti, sanitari e parasanitari
- Fra i percorsi di studi più richiesti c'è anche Insegnamento e formazione (111mila inserimenti, pari al 16,1% della domanda totale), e sono piuttosto ricercati i laureati dell’indirizzo Sanitario e paramedico (55mila, 8,0% del totale). Poco distanti gli studenti che hanno conseguito il titolo in ambito Scientifico, matematico, fisico e informatico (39mila inserimenti, pari al 5,6% del complesso delle richieste). Per alcuni indirizzi, come quello Insegnamento e formazione e per quello Sanitario e paramedico, il segnale è importante, spiega Unioncamere: soprattutto tenendo conto che le richieste sono riferite soltanto al settore privato. Si può constatare dunque che, anche senza considerare la parte pubblica di questi settori, ai laureati in queste discipline sono offerti buoni spazi occupazionali
Per approfondire: Medici di base, in Italia ne mancano almeno 10mila: peggio di Francia e Germania
La retribuzione annua lorda: fra i 26mila e i 48mila euro
- La Retribuzione Annua Lorda (RAL) iniziale offerta ai laureati, che mediamente oscilla tra i 26mila euro per i valori minimi e i 48mila euro per i valori massimi, varia a seconda dell’indirizzo di studio e della professione svolta in azienda. Se si prendono in esame i dati AlmaLaurea, riferiti al 2023 e relativi alla media della retribuzione mensile netta dichiarata dai laureati a cinque anni dal conseguimento del titolo, si rilevano le retribuzioni più elevate tra i laureati in ambito STEM (in particolare degli indirizzi ingegneria, scientifico e statistico) e medico-sanitario
Retribuzioni ancora in contrazione
- In un periodo caratterizzato dai noti ed elevati livelli di inflazione, dovuti in particolare alla perdurante instabilità geopolitica, è importante - sottolinea Unioncamere - tenere in considerazione che le retribuzioni reali dei laureati, che tengono conto del mutato potere d’acquisto, risultano ancora in contrazione nel 2023, dopo un periodo di crescita osservata fino al 2021
Nel 55% dei casi è richiesta esperienza specifica
- In generale, le imprese richiedono un’esperienza pregressa per ricoprire le posizioni di cui sono alla ricerca. Nel 55,1% dei casi è richiesta ai laureati un’esperienza specifica, nel 32,2% dei casi una esperienza un po’ più ampia, comunque nello stesso settore, e nel 6,1% un’esperienza generica. Solo nel 6,6% dei casi non è richiesto alcun tipo di esperienza
La richiesta delle competenze digitali
- Dal lato della domanda, le competenze digitali e tecnologiche sono più spesso richieste ai laureati dei percorsi STEM. Più nel dettaglio, le competenze digitali (complessivamente domandate nel 66,9% dei casi) si associano più frequentemente alle richieste di laureati negli indirizzi Scientifico, matematico, fisico e informatico (98,2%), Ingegneria elettronica e dell’informazione (98,0%), Statistico (95,3%), Ingegneria civile e architettura (87,0%), Altri indirizzi di ingegneria (86,2%) e Ingegneria industriale (85,9%)
Nel 73% dei casi nessuna preferenza di genere
- Dall’indagine Excelsior emerge che per il 73,2% degli ingressi non è stata espressa una preferenza di genere, relativamente all’adeguatezza della figura rispetto alla posizione professionale cercata. Quando invece è stata espressa, nella maggior parte dei casi ha riguardato le figure femminili (17,1% rispetto al 9,7% espressa per le figure maschili). Differentemente dalle previsioni delle imprese, i dati AlmaLaurea hanno mostrato che tra i laureati a un anno dalla laurea, a parità di ogni altra condizione, gli uomini hanno il 15,2% di probabilità in più di trovare un impiego rispetto alle donne
Espressa preferenza rispetto all'età
- In media, nel 74,8% degli inserimenti previsti per il 2024 (517mila richieste) viene espressa una preferenza rispetto all’età del lavoratore da assumere: la richiesta di lavoratori con meno di 30 anni è pari al 26,4% (182mila) del complesso delle figure professionali cercate, mentre quella relativa alla fascia di età 30-44 anni è pari al 41,4% (286mila). Infine, la ricerca di profili maggiormente esperti, con un’età superiore ai 44 anni, coinvolge il 7,0% del complesso delle richieste (48mila). Il confronto rispetto alle richieste delle imprese manifestate nel 2023 delinea un quadro articolato: da un lato aumenta la richiesta di lavoratori più giovani (meno di 30 anni; +1,0%) e di quelli più adulti (più di 44 anni; +1,4%), dall’altro diminuisce la richiesta di lavoratori nella fascia di età 30-44 anni (-1,9%)
Per approfondire: Tasso di disoccupazione a marzo +6%: -16mila occupati. I dati Istat
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