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Bonus elettrodomestici 2025, manca decreto attuativo: quando sarà disponibile e come ottenerlo
Introduzione
Il bonus elettrodomestici 2025 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e regolato con il recente decreto Bollette (ora legge), ma la sua applicazione ha subito alcuni ritardi. Manca ancora il decreto attuativo necessario per utilizzarlo, e non c’è una data in merito alla pubblicazione. Ecco come funziona la misura.
Quello che devi sapere 100 o 200 euro
- Il contributo per l’acquisto di elettrodomestici arriva fino a un massimo di 100 euro per ciascun prodotto acquistato, pari al 30% del prezzo di vendita. Per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro, invece, il contributo massimo sale a 200 euro. Il venditore potrà recuperare lo sconto tramite il credito d’imposta: lo schema è lo stesso di quello utilizzato per il bonus tv nel 2021. Come è stato chiarito nei mesi scorsi, il bonus non sarà accessibile con il "click day".
Per approfondire: Bollette, quanto pesano i principali elettrodomestici sull'elettricità? Le stime
Finanziato con 48 milioni
- La misura viene finanziata con un fondo complessivo di 50 milioni di euro, anche se i costi di gestione ridurranno la cifra effettiva a circa 48 milioni. L'agevolazione è disponibile fino all’esaurimento delle risorse: da una parte punta a sostenere le famiglie, dall’altra a supportare il comparto economico degli elettrodomestici.
Per approfondire: Dl bollette è legge: da bonus elettrodomestici ad aiuti per imprese, tutte le agevolazioni
Le criticità
- L’iter del bonus elettrodomestici è stato molto rallentato: il decreto attuativo era atteso entro febbraio. La principale criticità riguardava la classe energetica minima richiesta per ottenere il bonus, la B come base minima (non erano ammesse classi superiori, indice di maggiore inquinamento). Questa soglia rischiava però di escludere moltissimi prodotti realizzati in Italia, e creava preoccupazioni sia fra i rappresentanti del settore sia all'interno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). All'interno del decreto Bollette, che dalla fine di aprile è legge, questo riferimento è stato cancellato
Precisazioni
- Nel decreto attuativo, ancora atteso, ci dovrà essere anche l’elenco definitivo di quali elettrodomestici si potranno acquistare con lo sconto. Per ora si è fatto cenno solo agli "elettrodomestici di grandi dimensioni", in modo generico
Prodotto nell'Unione Europea
- L'elettrodomestico, si legge nel testo dell'emendamento che è stato approvato nel Dl Bollette, ora legge, deve essere "prodotto in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea" e l'acquisto deve avvenire con "il corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito" purché "di classe energetica inferiore a quella di nuovo acquisto". Si prevede inoltre che il contributo sia "riconosciuto all'utente finale sotto forma di sconto in fattura" e che il venditore recuperi lo sconto "mediante credito d'imposta fruibile esclusivamente in compensazione"
Incertezze sull'utilizzo
- Al momento non si sa con certezza con quale modalità si potrà ottenere il bonus. Fra le ipotesi c'è l'utilizzo della piattaforma online di PagoPa, accessibile con Spid o carta d’identità elettronica, per ottenere una sorta di voucher elettronico da presentare al rivenditore. Non è neanche chiaro se servirà allegare un’attestazione Isee ufficiale o se sarà sufficiente un’autocertificazione. Sono confermati invece gli sconti, citati sopra
Etichettatura obbligatoria
- Va ricordato che l’etichettatura energetica è obbligatoria per queste categorie di prodotti ed elettrodomestici: lampade e lampadine, apparecchi per il riscaldamento, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugabiancheria, condizionatori d'aria e ventilatori, display elettronici, compresi i televisori, elettrodomestici da cucina e pneumatici
La detrazione
- Al bonus elettrodomestici si aggiunge un’altra misura, analoga: una detrazione (a differenza di quella descritta finora, che è un rimborso) per chi acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5 mila euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5 mila euro per il 2024 e di 8 mila euro per il 2023 come spiega l’Agenzia delle Entrate. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento
Chi può beneficiare della detrazione
- Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2025 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Lo spiega il sito dell'Agenzia delle Entrate.
Per approfondire: Isee sotto i 20mila euro, dal bonus bollette all’assegno unico: le misure a disposizione
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