Stellantis ha definito un nuovo accordo per uscite incentivate su base volontaria, rivolto a un massimo di 500 lavoratori dello stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza, con scadenza al 31 dicembre 2025. La decisione fa parte di un piano complessivo, per favorire chi è prossimo alla pensione o desidera intraprendere nuovi percorsi lavorativi.
"A fronte della dichiarazione da parte dell'azienda" per Melfi (Potenza) "di ulteriori 500 uscite incentivate e di 250 lavoratori in prestito presso altri stabilimenti, la Fiom Cgil ha chiesto a Stellantis garanzie sul turn over dei lavoratori", ha detto la segretaria generale della Fiom Basilicata, Giorgia Calamita, a margine di un incontro con i dirigenti della fabbrica. "Con queste prossime uscite - ha aggiunto - la forza lavoro nello stabilimento si riduce ulteriormente, passando da 5.361 dipendenti a 4.861: il rischio quindi di uno svuotamento di Melfi si fa sempre più concreto nonostante gli annunci dei nuovi modelli".
La scelta dell'azienda arriva dopo il recente annuncio di un provvedimento simile per un totale di 350 lavoratori degli altri due stabilimenti di Pomigliano e Pratola Serra.
Lo stabilimento di MelfiNell' incontro nello stabilimento di Melfi è stata confermata la salita produttiva della prima vettura del segmento DS8 in versione completamente elettrica e sono stati comunicati i tempi per le nuove produzioni. A partire da settembre 2025 inizierà la produzione della nuova Jeep Compass nelle tre varianti (full electric, ibrida e mild hybrid), in anticipo rispetto al piano Italia. Melfi sarà il primo stabilimento a dare il via alla produzione di questo modello strategico sulla piattaforma Stla Medium. A seguire, da marzo 2026, è previsto l'avvio della produzione della nuova DS7 (anche in versione ibrida) e, successivamente, da giugno 2026, della nuova Lancia Gamma, tutte realizzate sulla piattaforma Stla-Medium. In parallelo l'azienda sta attivando tutti i percorsi di formazione del personale, necessari a garantire l'industrializzazione delle nuove linee nel più breve tempo possibile. Inoltre è stato comunicato che nella prima settimana di giugno si terrà l'incontro per il rinnovo, per un altro anno, del contratto di solidarietà.
Landini: Gigafactory Termoli? Italia rischia di perdere industria auto"L'Italia rischia di perdere l'industria automobilistica. Questo è un paese che era capace di produrre un milione e mezzo di auto e quest'anno se va bene ne produciamo 250mila. Stiamo tornando agli anni Cinquanta. Non si stanno facendo quegli investimenti che sono necessari". Lo ha detto Maurizio Landini a Campobasso rispondendo a una domanda sul futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli. "Non avere la Gigafactory - ha aggiunto il segretario generale della Cgil - rischia di far saltare la prospettiva di Termoli e di tutto questo territorio, ma rischia anche di far saltare la prospettiva di essere ancora un paese capace di attirare investimenti e di essere un soggetto che utilizza le competenze che ha anche per il futuro della mobilità. Per questo - ha concluso - noi stiamo chiedendo da tempo che il governo, la presidente del Consiglio, convochi l'azienda, i sindacati, la componentistica, altro che audizioni parlamentari finte. E' il momento che si assumano impegni precisi perché intanto Stellantis gli investimenti li sta facendo da un'altra parte, la Gigafactory la fa in Spagna".
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