Secondo una prima ispezione sul corpo non ci sarebbero lesioni né ustioni. L'ipotesi è che sia stato colto da malore mentre si trovava sott'acqua. Gli operai stavano lavorando per eseguire le operazioni preparatorie per recuperare il relitto
Aveva 39 anni il sub morto oggi pomeriggio nel corso di un'immersione a 50 metri, impegnato a lavorare sul boma della barca, in attesa di tagliare l'albero in profondità, nell'ambito delle operazioni di recupero del Bayesian. Non si conoscono ancora le cause del decesso e in base alle prime informazioni la vittima era olandese, si chiamava Robcornelis Maria Huijben Uiben e lavorava per la società Hebo. Secondo una prima ispezione sul corpo non ci sarebbero lesioni né ustioni. L'ipotesi è che sia stato colto da malore mentre si trovava sott'acqua. Gli operai stavano lavorando per eseguire le operazioni preparatorie per recuperare il relitto.
Il pm Raffaele Cammarano della Procura di Termini Imerese, che coordina l'inchiesta sul naufragio del Bayesian, dopo la morte del sub, è stato accompagnato dalla Guardia costiera sulla piattaforma galleggiante che si trova sulla zona del naufragio.
Il veliero era affondato al largo di Porticello la notte del 19 agosto. Nell’incidente morirono sette delle 22 persone a bordo: sei passeggeri (tra cui il magnate Lynch) e un membro dell'equipaggio.
La ricorstruzioneSecondo le prime ricostruzioni, dopo un tentativo andato a vuoto fatto con le chiavi inglesi, i sub sono scesi con un cannello, una sorta di fiamma ossidrica. Appena eseguito il taglio, il boma potrebbe aver fatto da leva e del materiale, forse un pezzo di metallo, avrebbe colpito la vittima. Le immagini delle operazioni, riprese con delle telecamere subacquee, a quel punto si sono interrotte. Poi sono scattati l'allarme e il recupero del corpo.
Approfondimento Bayesian, chi sono le vittime dello yacht affondato a Palermo Il recupero del relittoA distanza di più di otto mesi, durante i quali non si sono fermate le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto, è iniziato il recupero dello yacht. La mattina del 3 maggio la gru galleggiante Hebo Lift 10 è arrivata al porto di Termini Imerese: si tratta della seconda imbarcazione che sarà utilizzata per riportare a galla il relitto. Stando al programma della società Tmc Marine, che coordina le operazioni, la prima imbarcazione Hebo Lift 2, era già arrivata il primo maggio a Termini Imerese, per le prime analisi e i lavori di preparazione nella zona del naufragio a Porticello.
Approfondimento Bayesian sei mesi dopo, indagini e silenzi sul naufragio dei misteri TAG:RetroSearch is an open source project built by @garambo | Open a GitHub Issue
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