L'uomo, dopo aver scaricato della merce, è stato accidentalmente investito dalla motrice condotta da un 62enne ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Melegnano e il personale dell''Ats. Un altro morto sul lavoro anche a Milano, in zona Lambrate-Città Studi
Un operaio italiano di 60 anni è morto all'istante, la notte scorsa, travolto da una motrice mentre camminava nel piazzale dell'azienda in cui lavorava a Carpiano, nel Milanese. L'uomo, dopo aver scaricato della merce, è stato accidentalmente investito dalla motrice condotta da un 62enne italiano ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Melegnano e il personale dell'Ats.
Vittima era in pensioneLa vittima era già in pensione ma aveva necessità di continuare a lavorare. "Oltre all'assurdità della morte sul lavoro, c'è l'inconcepibilità che questo accada a un pensionato, costretto a lavorare per arrotondare una pensione erosa dal caro vita", ha commentato Domenico Albanese coordinatore Uil Trasporti Lombardia che ha chiesto un "incontro urgente" con la prefettura di Milano e l'azienda e di sapere perché l'uomo "stesse lavorando in un polo logistico di notte".
Sindacati: "Strage continua, serve impegno concreto""L'ennesima vittima di un incidente sul lavoro, un uomo di 60 anni, dimostra ancora una volta quanto sia urgente e necessario intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. È inaccettabile che si continui a morire svolgendo il proprio dovere professionale". Lo affermano Paolo Capone, segretario generale Ugl e Maurizio Buonfino, segretario Ugl Lombardia, che in una nota esprimono "profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia" del lavoratore morto. Ai responsabili di Ugl fa eco anche Vincenzo Greco della segreteria Cgil di Milano: "E' una strage continua", ha commentato. "Non bastano più i minuti di silenzio e le promesse di intervento. Non basta continuare a parlare genericamente di 'sicurezza'. Servono ispettori del lavoro (a Milano ce ne sono solo 20), formazione, regole e responsabilità chiare. C'è bisogno di un impegno concreto da parte di aziende e istituzioni. Serve, soprattutto, una cultura del lavoro e della prevenzione che rimetta al centro la vita, la sicurezza e la salute delle persone". Poi l'appello: "Stop alla politica degli annunci, non è più accettabile che si risponda a ogni tragedia con parole vuote e misure di facciata. Ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta dello Stato e del sistema produttivo".
Altra vittima a MilanoNella stessa mattina un altro operaio è morto a Milano, in via Bassini, in zona Lambrate-Città Studi. La vittima, un muratore italiano di 24 anni, residente a Rovato, nel Bresciano, e originario del Kosovo è precipitato per 12 metri da un ponteggio al terzo piano ed è morto sul colpo. "Siamo di fronte a una strage, non a un'emergenza", ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, arrivando a Pescara per un evento sui referendum dell'8 e 9 giugno prossimi, commentando gli ultimi incidenti mortali sul lavoro. "Siamo di fronte a una vera e propria strage. La logica è sempre quella: si continua a morire perché la salute e la sicurezza sono considerate un costo e, anziché investire, si continua a far morire le persone. Di nuovo la solita logica - ha detto Landini ai cronisti - conta il profitto, al centro c'è il profitto, non la persona e la persona diventa una macchina".
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