“Papà ha ucciso la mamma”. Con una telefonata al 118 una bambina di 10 anni ha dato l’allarme e permesso l’intervento dei carabinieri, che hanno arrestato il padre. È accaduto ieri sera a Settala, alle porte di Milano. Dopo la chiamata, i militari della compagnia di San Donato si sono recati subito nell’appartamento dove viveva la famiglia. Hanno messo in sicurezza la bambina trovata mentre usciva dal palazzo seguita dal padre, visibilmente fuori di sé. Nell’appartamento, hanno rinvenuto il corpo senza vita della madre, una donna di 43 anni di origine marocchina, con diverse ferite da taglio. L'uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. "L'ho ammazzata", ha detto mentre veniva fermato.
Denunciato nel 2022L'uomo di 50 anni, ora in carcere da ieri sera con l'accusa di omicidio aggravato per aver accoltellato la moglie, nel novembre 2022 era stato denuciato ai carabinieri dalla donna per maltrattamenti poiché era stata minacciata di morte e picchiata. Da quanto risulta tre anni fa era stata attivata la procedura del codice rosso, anche per la bimba, allora di 7 anni, ma poi non è arrivato alcun provvedimento cautelare e nemmeno è stata conferita dalla Procura una delega agli investigatori. Da allora non sono state sporte altre denunce
La dinamicaLa bambina ha chiamato i soccorsi intorno alle 23, ma secondo le prime ricostruzioni l’omicidio sarebbe avvenuto un paio d’ore prima. La donna, già in pigiama, sarebbe stata aggredita mentre si preparava ad andare a dormire. Il suo corpo è stato trovato senza vita nella camera da letto, accanto a un materasso appoggiato a terra. Trovato anche il coltello con cui l'uomo avrebbe inferto una dozzina colpi. L’appartamento in cui la famiglia viveva è stato posto sotto sequestro. I carabinieri hanno già ascoltato alcune testimonianze, tra cui quella di una vicina che ha riferito che il 50enne era solito bere molto ed era spesso molesto. La bimba che verrà sentita in un'audizione protetta assistita da uno psicologo, tramite la magistratura minorile, sarà affidata a uno zio materno.
50enne arrestato con l'accusa di omicidio aggravatoL’uomo, un 50enne di origine marocchina, è stato arrestato e portato nel carcere di San Vittore con l’accusa di omicidio aggravato. Al momento dell’arresto era ubriaco e in stato di alterazione, e avrebbe ammesso: “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”. La bambina, illesa, è stata affidata a un parente. Sull’omicidio indagano i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano. Sul posto è intervenuto anche il pubblico ministero di turno a Milano, Antonio Pansa, che nelle prossime ore invierà al gip la richiesta di convalida dell’arresto con l’accusa di omicidio aggravato.
Il sindaco: “La famiglia sotto osservazione”La famiglia era "sotto osservazione" dei servizi sociali del Comune che, come ha spiegato il sindaco di Settala Massimo Giordano, erano "allertati da tempo" per via di una segnalazione. "Tutte le "procedure di controllo e assistenza erano state attivate". "Non ci sono parole per definire questo ennesimo femminicidio”, ha aggiunto, ricordando che c'è una bimba di 10 anni "protetta nell'immediato" e i servizi sociali sono "già attivi" per le procedure previste in questa vicenda per quanto riguarda la ragazzina minorenne. "Ritengo che tutto quello che la nostra amministrazione ha fatto era perfettamente conforme alle procedure" e che oltre "non si potesse andare. Mi è parso di capire che la situazione non fosse conflittuale" e comunque "controllata. Credo che i nostri sevizi avessero avuto un colloquio con la signora non da molto tempo" mentre "la bimba non aveva bisogno di aiuto perché la madre era in grado di seguirla”, ha osservato. La famiglia era arrivata a Settala da più di due anni. Lui allora era stato segnalato alle forze dell'ordine per i suoi comportamenti aggressivi.
Il racconto dei vicini: “L’uomo era già stato allontanato”L’uomo “era già stato allontanato ma la moglie, forse per paura di ripercussioni, lo aveva fatto ritornare". A raccontarlo all’Ansa è un vicino di casa della vittima. Come ha spiegato, il 50enne, aveva già "avuto in passato" comportamenti "aggressivi. Beveva. Non era una persona tranquilla, quando beveva. Avevo già avvisato". Un’altra vicina ha raccontato: “Sentivo ogni tanto la bambina che piangeva e magari chiedeva ogni tanto aiuto però poi finiva lì. Se fosse stata una cosa continuativa avrei chiamato... È capitato che chiedesse aiuto poi però la vedevo tranquilla". Il 50enne "era aggressivo" e "aveva il divieto di avvicinamento da quello che so io", un particolare questo da verificare ma che al momento alle forze dell'ordine non risulta.
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