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Sparatoria a Monreale, chi erano le tre vittime. FOTO
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28 apr 2025 - 06:13 15 foto
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Sono morti Massimo Pirozzo (26 anni), Salvatore Turdo (23) e Andrea Miceli (26 ). Feriti altri due ragazzi. Il racconto di una giovane: "C'è stata una rissa con lancio di tavoli, bastoni e bottiglie, poi gli spari". Fermato un 19enne palermitano accusato dei reati di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Si chiama Salvatore Calvaruso e ha piccoli precedenti penali
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COSA È SUCCESSO
- Sparatoria a Monreale, paese a dieci chilometri da Palermo, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile. Secondo la ricostruzione, i colpi sarebbero stati esplosi dopo una rissa nata tra un gruppo di ragazzi palermitani e un altro composto da monrealesi. Nell’agguato sono morte tre persone: si tratta di Massimo Pirozzo (26 anni), Salvatore Turdo (23 anni) e Andrea Miceli (26 anni). Feriti altri due. Secondo fonti investigative, gli autori sarebbero un commando giunto dallo Zen, con 8 o 10 ragazzi. Fermato un 19enne
Palermo, sparatoria in piazza a Monreale: la ricostruzione
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I TRE MORTI
- Tutti e tre erano originari di Monreale, dove risiedevano. Turdo (in foto, a sinistra) e Pirozzo (a destra) sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico di Palermo. Stesso destino per Miceli (al centro), morto dopo essere giunto al Civico in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione
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SALVATORE TURDO, 23 ANNI
- Turdo era un carpentiere e lavorava per la ditta edile del padre di Miceli: i due erano cugini. L'ultima foto pubblicata sul suo profilo Instagram risale a poche ore prima della morte: è un selfie a petto nudo, scattato allo specchio, come sottofondo il brano di Sfera Ebbasta e Shiva dal titolo Sei persa. C'è anche un video di uno scooter insaponato e pronto al lavaggio con scritto "ogni tanto tocca anche a lui" e poi la sua versione splendente
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MASSIMO PIROZZO, 26 ANNI
- Pirozzo "cambiava spesso lavoro", spiega una sua conoscente, che sottolinea come tutte e tre le vittime fossero "ragazzi tranquilli". Sul suo profilo Facebook, aveva condiviso un post con scritto: "Sono due le cose che non devi mai fare con me: mancarmi di rispetto e sottovalutarmi". Nutriva una forte passione per la musica elettronica tanto da scrivere che lavorava "presso Tomorrowland", uno dei più noti festival di musica elettronica a livello mondiale, che si svolge ogni estate in Belgio
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ANDREA MICELI, 26 ANNI
- Miceli era carpentiere e lavorava alla ditta edile del padre, insieme a Turdo: i due erano cugini. Dai social emerge la sua passione per il calcio e per l'attaccante della Roma Paulo Dybala. L'ultimo post risale a un giorno fa: è un video con la sua nipotina. "Ti starò sempre vicino e potrai contare sempre su di me", si legge. Secondo alcuni testimoni sentiti dall'Ansa, Miceli avrebbe messo al sicuro la fidanzata, chiudendola in auto e raccomandandole di non muoversi. Pochi minuti dopo è stato colpito dai proiettili
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GLI ALTRI DUE FERITI
- Come accennato, ci sono anche due feriti, pure loro di Monreale: si tratta di un uomo di 33 anni e di un ragazzo di 16, entrambi trasferiti dall'ospedale Ingrassia al Policlinico, sempre a Palermo. A quanto si apprende, i due non sarebbero in pericolo di vita
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CERCHI ROSSI SULL'ASFALTO
- La sparatoria è avvenuta a Monreale, davanti ad almeno un centinaio di testimoni, che in quel momento affollavano piazza Duomo e via Benedetto D'Acquisto, la strada dove è avvenuto il triplice delitto. Nastri bianchi e rossi delimitano la zona degli spari. Sul selciato gli investigatori hanno segnato dei cerchi rossi
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"SANITARI ACCERCHIATI E STRATTONATI"
- Secondo le testimonianze, i sanitari del 118 intervenuti subito dopo la sparatoria sono stati strattonati dai parenti e dagli amici dei feriti. Il primo equipaggio arrivato in via Benedetto D'Acquisto è stato accerchiato: i parenti chiedevano che fosse data priorità al proprio ferito. Sono stati attimi terribili per i sanitari
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"AMBULANZA DANNEGGIATA"
- Sempre secondo le testimonianze, parenti e amici di una delle vittime si sono riversati al Pronto soccorso dell'ospedale Ingrassia: non appena hanno appreso della morte, hanno danneggiato l'ambulanza. I sanitari sono riusciti a uscire dall'ospedale grazie a un cordone delle forze dell'ordine
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LE INDAGINI
- Sulla sparatoria indagano i carabinieri del Comando provinciale di Palermo che hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura del capoluogo nei confronti di un 19enne palermitano accusato dei reati di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Il ragazzo fermato si chiama Salvatore Calvaruso e ha piccoli precedenti penali. E' stato portato nel carcere Pagliarelli di Palermo.
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LA TESTIMONIANZA: "È STATO TERRIBILE"
- "C'è stata una rissa violenta, con lancio di tavoli, bastoni e bottiglie. È esploso il panico. Poco dopo si sono sentiti colpi di arma da fuoco, tutto è degenerato. Gente che fuggiva, altri che cadevano e venivano calpestati, chi si nascondeva tra le auto, chi piangeva a dirotto. È stato terribile". È la testimonianza di una giovane che si trovava nei paraggi di via Benedetto D'Acquisto
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"UNA TRAGEDIA SENZA PRECEDENTI"
- "Siamo dinanzi a una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro. Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani", ha detto il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, che si è recato in ospedale per esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. Il primo cittadino ha anche convocato una giunta straordinaria, che si riunirà nelle prossime ore
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"SCENE DA FAR WEST, SIAMO ATTONITI"
- "Sono sconvolto per quello che è successo, scene da Far West a cui Monreale non è abituata. Un momento di festa che si è trasformato in tragedia”, ha detto il deputato regionale e presidente del Consiglio comunale di Monreale Marco Intravaia (Forza Italia). "Tutta la città è attonita, confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine e che gli assassini siano assicurati presto alla giustizia", ha concluso
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M5S PALERMO: "INTERROGAZIONE SULLE ARMI"
- "Siamo sconvolti e profondamente addolorati per quanto accaduto a Monreale", affermano i consiglieri regionali e comunali del M5s della provincia di Palermo. "È inquietante constatare con quanta facilità persone senza scrupoli possano disporre di armi, trasformando le nostre comunità in teatri di violenza insensata", spiegano. Per questo presenteranno "un'interrogazione al governo per comprendere i dettagli che riguardano la detenzione e l'acquisizione delle armi da fuoco utilizzate per commettere un crimine così efferato"
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L'ARCIVESCOVO: "DUE VITTIME MEMBRI DELLA CONFRATERNITA"
- "Questa mattina, atterrato a Palermo con il primo volo da Roma di ritorno dalla celebrazione del funerale di papa Francesco, sono stato accolto con una notizia dolorosa, sconcertante e inaccettabile: un'assurda rissa sfociata in tragedia che ha portato la morte di tre giovani della nostra città, due dei quali membri della Confraternita del Santissimo Crocifisso. La violenza ha nuovamente colpito e questa volta i nostri ragazzi nel cuore di Monreale", ha detto l'arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi
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