Il maltempo continua a colpire buona parte dell’Italia e per oggi, mercoledì 23 aprile, la Protezione civile ha emesso nuove allerte. Tre regioni – Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto – sono state inserite in stato di allerta arancione, mentre in altre nove regioni è attiva l’allerta gialla. In Emilia-Romagna sono sotto osservazione la costa e la pianura ferrarese per rischio idraulico. In Lombardia l’allerta riguarda la bassa pianura orientale, e in Veneto le criticità maggiori si concentrano lungo il Po, il Fissero-Tartaro-Canalbianco e il tratto inferiore dell’Adige.
Dove scatta l'allertaL’allerta gialla coinvolge numerose aree per rischio idraulico e temporali. In Calabria sono interessati diversi versanti sia tirrenici che ionici; in Emilia-Romagna, la pianura reggiana di Po; e in Lombardia, la bassa pianura centro-orientale. A queste si aggiungono zone di Abruzzo, Basilicata, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sicilia e Umbria. In Abruzzo, ad esempio, le criticità maggiori si registrano nei bacini dell’Aterno, del Sangro e nella Marsica; nel Lazio l’allerta riguarda l’Appennino reatino, il bacino medio del Tevere, quello del Liri e l’Aniene. Anche in Lombardia si monitora una vasta area che comprende laghi, Prealpi, pianure e zone montuose, con particolare attenzione al nodo idraulico di Milano. In Emilia-Romagna si segnalano situazioni di potenziale criticità su pianure, colline e rilievi, dal piacentino al riminese. In Molise sono a rischio le aree dei Frentani, del Sannio, del Matese, dell’Alto Volturno e della costa. In Puglia le allerte riguardano il Gargano, il Tavoliere, il Subappennino Dauno, il Salento e diversi bacini idrografici. In Sicilia sono sotto osservazione i versanti ionici e tirrenici, lo Stretto di Sicilia, le isole Eolie e il bacino del Simeto. In Umbria si monitorano i bacini del Tevere, del Nera, del Chiascio, del Trasimeno e del Paglia.
Rischio idrogeologicoMolte di queste aree sono interessate anche da un’allerta per rischio idrogeologico, in particolare nei territori montani e nei bacini fluviali più fragili. A Milano, il Centro operativo comunale della Protezione civile ha invitato i cittadini a prestare particolare attenzione nelle zone soggette a esondazioni, soprattutto in prossimità dei fiumi e dei sottopassi. Si raccomanda inoltre di evitare la sosta sotto alberi, impalcature, dehors e tende, e di mettere in sicurezza oggetti sui balconi o altri materiali che potrebbero essere spostati dal vento. È fondamentale mantenere alta la vigilanza anche durante eventi all’aperto, per prevenire situazioni di pericolo legate al peggioramento delle condizioni meteorologiche.
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