Ilaria Sula è stata uccisa a coltellate dall'ex fidanzato, che ha poi chiuso il corpo in una valigia e l'ha gettato in un dirupo nel comune di Poli. Dai primi risultati dell'autopsia sarebbe emerso che la giovane è stata colpita con tre coltellate all’altezza del collo, che le avrebbero provocato uno shock emorragico. Durante l'interrogatorio l'ex fidanzato ha confessato il femminicidio. “È stato un raptus, ho perso la testa, non volevo ucciderla", avrebbe dichiarato Samson, accusato di omicidio volontario aggravat
Ilaria Sula, studentessa di 22 anni originaria di Terni, è stata uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato Mark Antony Samson, 23 anni, che ha poi chiuso il suo corpo in una valigia e l'ha gettato in un dirupo sulle campagne dei Monti Prenestini. La giovane donna sarebbe stata colpita da tre coltellate al collo, che le avrebbero provocato uno shock emorragico rivelatosi fatale. È quanto emerso (in base a quanto appreso da Ansa) dai primi risultati dell’autopsia disposta dalla procura di Roma ed eseguita presso l’Istituto di medicina legale de La Sapienza. Di Sula non si avevano notizie dalla sera del 25 marzo, quando ne era stata denunciata la scomparsa dal quartiere Furio Camillo di Roma. Dopo averla uccisa nell'abitazione in cui viveva con i genitori nel quartiere Africano, Samson ha confessato agli inquirenti il femminicidio. “Andate a prenderla, l'ho gettata in un dirupo, il suo corpo l'ho chiuso in una valigia”, ha detto. Attualmente il ventitreenne, che si trova a Regina Coeli, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l'occultamento di cadavere. Mentre la procura di Roma ne ha chiesto la convalida del fermo, si valuta l'aggiunta di due aggravanti: premeditazione e della crudeltà.
La scomparsa di Ilaria SulaOriginaria di Terni, Ilaria Sula studiava all’Università a Roma, al terzo anno della facoltà di Statistica alla Sapienza. Dopo la sua scomparsa lo scorso 25 marzo, in molti, tra amici e colleghi universitari, avevano diffuso appelli per il suo ritrovamento. La madre e il padre avevano presentato la denuncia di scomparsa al commissariato San Lorenzo. Tra gli elementi che hanno insospettito gli inquirenti c'era il fatto che la vittima non aveva portato con sé i trucchi, segno che questo frettoloso allontanamento non doveva durare troppo a lungo. L’ultimo avvistamento era avvenuto alla periferia nel quadrante Est di Roma, a piazza del Quarticciolo.
Il femminicidioLa ventiduenne è stata uccisa a coltellate dall'ex fidanzato all'interno dell'abitazione di lui. Al momento del femminicidio, in casa erano presenti anche i genitori di Samson, sulla cui posizione indaga ora la Procura. Dopo averla uccisa, il ventitreenne si è sbarazzato del corpo della vittima chiudendolo in una valigia e gettandolo in un dirupo, nei pressi del Comune di Poli, tra Tivoli e la capitale. Poi, secondo il suo racconto, sarebbe risalito in auto e, tornato in città, avrebbe gettato il coltello in un cassonetto e il telefono della ragazza in un tombino nella zona di Montesacro. Subito dopo la scomparsa della studentessa, gli investigatori si sono concentrati su Samson che, durante l'interrogatorio, oltre alla confessione, ha indirizzato gli inquirenti all'individuazione del corpo.
L’ex fidanzato: “È stato un raptus, no premeditato”“È stato un raptus, ho perso la testa, non volevo ucciderla", avrebbe detto (secondo quanto appreso dall’Agi) l'ex fidanzato Mark Antony Samson, nel corso dell'interrogatorio di ieri. "Non ho premeditato l'omicidio", ha aggiunto. Nel corso dell'atto istruttorio, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere in relazione al ruolo ricoperto dai genitori che, al momento, non risultano iscritti sul registro degli indagati.
Auto di Samson immortalata il 26 marzo nella zona dove ha abbandonato il corpoUna telecamera di sorveglianza ha immortalato l'auto di Mark Antony Samson,, intorno alle 18 del 26 marzo, nella zona di Pola, in provincia di Roma, dove il giovane si è sbarazzato del corpo della ragazza, chiuso in una valigia, gettandolo in dirupo. In base a questo elemento l'omicidio potrebbe essere avvenuto nelle 22 ore precedenti visto che l'ultimo messaggio vocale della 22enne risale alla sera del 25 marzo e nelle ore successiva ne era stata denunciata la scomparsa dal quartiere Furio Camillo di Roma.
Vedi anche Trovato corpo di Ilaria Sula, 22enne scomparsa a Roma. Ex confessa Le indagini e l'analisi delle celle gpsLe prime a dare l'allarme, dopo la scomparsa di Ilaria Sula la sera del 25 marzo, sono state le coinquiline della ragazza, che vivevano con lei in un appartamento nel quartiere San Lorenzo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il telefono della vittima sarebbe rimasto acceso per qualche giorno dopo la scomparsa. Durante la confessione, il 23enne, incastrato dall'analisi delle celle gps, ha ammesso di aver utilizzato lo smartphone della studentessa per inviare messaggi a parenti e amici: “Non vi preoccupate, sono partita. Torno presto”, aveva scritto. Nel frattempo, emerge un testimone: si tratta di Giovanni Spanò, dentista che aveva in cura entrambi, il quale ha raccontato che "lei non si vedeva da un po’, mentre lui l’ho incontrato lunedì scorso: sorridente e gentile, come sempre". Nonostante la confessione, restano ombre sul racconto di Samson.
I dubbi sul ruolo dei genitori di SamsonRestano dubbi sulla posizione del padre e della madre del 23enne, che al momento del fatto si trovavano in casa insieme a lui. Il rischio, per loro, è quello di accusa di concorso in omicidio. Gli inquirenti sospettano che qualcuno possa aver aiutato Samson a far sparire il cadavere della studentessa. Dopo la confessione davanti ai pm coordinati dall'aggiunto Giuseppe Cascini, il 23enne non avrebbe fornito dettagli sul movente, ma si sarebbe limitato a dire: “Mi dispiace”.
Leggi anche Mark Samson, chi è il 23enne accusato dell’omicidio di Ilaria Sula TAG:RetroSearch is an open source project built by @garambo | Open a GitHub Issue
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