Abbiamo confrontato il testo pubblicato dal ministero dell’Istruzione con quello vigente, che risale al 2012. Nelle nuove Indicazioni nazionali sparisce il riferimento preliminare all’Europa e ai dialetti, ma compaiono le poesie a memoria e il corsivo. Si spiega che “solo l’Occidente conosce la Storia” e che l’insegnante è anche “Maestro”. Si suggerisce lo studio della Bibbia in prima elementare e del latino dalla prima media. La novità è l’IA, ma non si propone una strategia per introdurla in classe
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