Gli arresti in flagranza riguardano 5 cittadini austriaci e uno bosniaco, residenti in Austria, un cittadino albanese e uno italiano residenti a Udine. Un altro cittadino italiano è stato denunciato in stato di libertà. I reati contestati sono blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di manifestazioni sportive. A tutti sarà applicato il Daspo. Sono dieci le persone rimaste ferite nell’assalto nei pressi della stazione di Basiliano
Ieri sera a Udine, un gruppo di ultras friulani e del Salisburgo hanno assaltato un treno su cui viaggiavano supporter del Venezia. La Polizia, in base ai primi accertamenti, ha arrestato in flagranza 8 persone. Si tratta di 5 cittadini austriaci e uno bosniaco, residenti in Austria, un cittadino albanese e uno italiano residenti a Udine. Un altro cittadino italiano è stato denunciato in stato di libertà. I reati contestati sono blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di manifestazioni sportive. Alle 8 persone sarà applicato il Daspo, divieto di avvicinamento ai luoghi dove si svolgono eventi sportivi. Sono dieci le persone rimaste ferite, di cui alcune in "serie condizioni", durante gli scontri. Il Sindacato autonomo di polizia Sap precisa che due delle persone ferite sono agenti della Digos. Nel comunicato - firmato dai segretari provincia di Venezia, Giorgio Pavan, e di Udine, Dino Fabris - il sindacato esprime "solidarietà e darà sostegno a 360 gradi ai colleghi feriti".
Cosa è successoNel sabato sera di follia ultras, i tifosi friulani e quelli del Salisburgo, con cui sono gemellati da anni, hanno assaltato un treno in corsa nei pressi della stazione di Basiliano, poco dopo la partenza del convoglio da quella di Udine, alle 18.09. L'obiettivo era vendicarsi dei tifosi del Venezia che lo scorso 30 ottobre, in occasione della gara di andata, avevano aggredito e picchiato alcuni bianconeri, appena fuori della stazione lagunare di Santa Lucia. Per fermare il treno, una cinquantina di ultras, armati di manganelli e spranghe e incappucciati, hanno appiccato alcuni fuochi sulle rotaie. Quando hanno visto però che il macchinista sembrava deciso a proseguire, sono scesi sui binari, costringendolo a una frenata disperata per non investirli. Immediatamente è iniziata una sassaiola verso le carrozze occupate dai tifosi del Venezia, ma a bordo del convoglio c'erano anche numerosi viaggiatori estranei al match. Sul treno - secondo fonti delle forze dell'ordine - erano presenti circa 300 tifosi del Venezia nelle prime vetture e circa 130 altri viaggiatori nelle successive. Assieme agli ultras, come sempre accade in trasferte giudicate a rischio, c'era personale di scorta di protezione aziendale e della Polfer. Appena è iniziato il lancio di sassi, numerosi ultras veneti si sono precipitati fuori dal treno e sono iniziati scontri durissimi con i tifosi dell'Udinese e del Salisburgo, una cinquantina in tutto. La grande rissa è durata pochissimi minuti però perché, allertati dai colleghi a bordo, sono giunti in rinforzo quasi subito i colleghi del reparto Celere che fino a pochi minuti prima avevano scortato i lagunari alla stazione di Udine. Decisivo il ruolo dell'elicottero della Polizia, che ha raggiunto e sorvolato la zona subito dopo aver ricevuto l'Sos, illuminando a giorno l'area e mettendo in fuga gli aggressori, scappati a piedi e poi saliti a bordo di alcune vetture che li attendevano con il motore acceso poco distante.
I feritiDue i feriti più gravi - un veneziano e un austriaco - che sono stati portati d'urgenza in ospedale: non sono comunque in pericolo di vita. Altri cinque tifosi del Salisburgo e due friulani hanno riportato serie contusioni, ma hanno rifiutato il trasporto in ospedale. Anche un agente della Questura di Udine e un collega di quella di Venezia hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Già durante la gara c'erano stati disordini con lanci di fumogeni in campo e minacce reciproche. Ad accendere ulteriormente gli animi, è stato uno striscione, esposto dai veneziani, che irrideva gli ultras udinesi, ricordando l'aggressione di Venezia. Il dispositivo di sicurezza era imponente. Centina di agenti in tenuta antisommossa che hanno preso in consegna i supporter veneziani al loro arrivo in stazione e li hanno riaccompagnati al termine della gara. Gli investigatori della Digos erano anche al corrente delle infiltrazioni degli ultras gemellati del Salisburgo, che in curva nord hanno anche esposto uno striscione. Per non tralasciare alcun dettaglio, la Questura aveva anche predisposto un presidio di sicurezza, molto nutrito, alla stazione di Codroipo, la prima dove il regionale veloce avrebbe dovuto fermarsi.
Vedi anche Udinese-Venezia, ultras friulani assaltano treno con tifosi avversariRetroSearch is an open source project built by @garambo | Open a GitHub Issue
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