Il sogno della Pianese si arena all’Adriatico. Stavolta la spensieratezza e la voglia di stupire, che avevano permesso agli uomini di Formisano di viaggiare col vento in poppa fino al 2° turno playoff, non sono bastate. Troppo Pescara per i toscani, che hanno dovuto ammainare le vele e fare l’inchino alla qualità della formazione di Baldini.
Fattore cornerIl mare per i toscani è parso subito in burrasca. E non solo per la pioggia battente che fin dall’inizio ha caratterizzato la sfida. I biancazzurri dimostrano di aver interiorizzato le parole del proprio allenatore, che in conferenza stampa aveva detto: “Abbiamo a disposizione due risultati su tre, ma scenderemo in campo come se dovessimo rimontare una sconfitta per 2-0”. E così è. La partenza è travolgente e al 6’ arriva già il vantaggio. Con la specialità della casa: i calci d’angolo. Cross di Squizzato, pallone prolungato sul secondo palo e mancino decisivo di Edoardo Pierozzi. Nella regular season il Pescara si era distinto come la squadra di tutta la Serie C che batte più tiri dalla bandierina (una media di 5.9 a gara) e come la formazione del Girone B che segna di più da corner (10 reti). Gli abruzzesi si confermano spietati, sbloccano il match e continuano a premere sull’acceleratore. La Pianese prova a sua volta a rendersi pericolosa da calcio piazzato, ma si espone a una serie di ripartenze letali. Il motivo per cui la nave non affonda ha un nome e un cognome: Pietro Boer, che si supera a più riprese su Merola e Bentivegna.
Nel segno del 10Sembra comunque solo una questione di tempo e infatti Davide Merola, con un sinistro fulminante, porta il punteggio sul 2-0. Stavolta neanche il portiere ex Roma può fare nulla. Per il “dieci” biancazzurro si tratta del decimo gol in stagione (il quarto nelle ultime tre partite). Un bottino di tutto rispetto, che però non è sufficiente a spiegare l’importanza del fantasista per la squadra. Quando riceve palla, l’impressione è che possa inventare sempre qualcosa. Un’imbucata, una percussione, un tiro, un fraseggio nello stretto. Semplicemente imprevedibile. E anche immarcabile, perché non sta mai fermo: una volta parte coi piedi sulla linea laterale, un’altra si accentra; una volta attacca la profondità, quella successiva viene in contro. Il numero che porta sulle spalle non è un caso. Nella ripresa la sua prestazione potrebbe arricchirsi anche di un assist, ma Boer è strepitoso su Ferraris e tiene a galla i suoi.
Pianese a testa altaGli uomini di Formisano, in ogni caso, non abbandonano la nave. Come promesso alla vigilia, vendono cara la pelle. Mignani sfiora il 19° sigillo stagionale e poi Bacchin realizza l’1-2. Per un attimo sembrano accendersi le speranze di un’incredibile rimonta, ma gli abruzzesi non concedono più nulla. Simeoni e compagni escono sconfitti, ma consapevoli che la stagione 2024/25 è stata una traversata da sogno. Il Pescara approda al turno successivo e attende il sorteggio per scoprire l’avversario della prossima regata.
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