Il Liverpool vince, la Terra trema. Ma in senso letterale. È ciò che un team di ricercatori dell’Università di Liverpool ha registrato nel corso della partita – decisiva per l’assegnazione del titolo della Premier ai Reds – contro il Tottenham: a ogni gol di Salah e compagni (e alla fine sono stati 5…), Anfield ha tremato. Vere e proprie onde sismiche, misurate con apparecchiature all’avanguardia ed equiparabili a tanti piccoli “terremoti”. Lo studio era stato “apparecchiato” dagli scienziati del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Oceano e dell'Ambiente dell'Università di Liverpool, che attendendosi una risposta del genere dal pubblico di Anfield si sono presentati allo stadio con lo stesso tipo di strumentazione che solitamente si utilizza per monitorare regioni a rischio sismico come il Cile o l'Italia. E a ogni festeggiamento dei 60mila sugli spalti sono stati in grado di catturare i movimenti del terreno. I dati del laboratorio hanno confermato la correlazione tra gol e attività sismica.
Al gol di MacAllister scossa di magnitudo 1,74In particolare, la scossa più significativa è stata causata dal gol del 2-1 di MacAllister, quello che al 24’ ha ribaltato il risultato dopo che il Liverpool era andato sotto 0-1: magnitudo di 1,74 sulla scala Richter (i piccoli terremoti, avvertibili ma che comunque non provocano danni, hanno una magnitudo pari circa a 2). La seconda scossa più forte, di magnitudo 1,60, è stata registrata al gol di Salah (4-1) sotto alla Kop. Il gol di Gakpo del 3-1 è stato di magnitudo 1,03, l'autogol di Udogie (5-1) di magnitudo 1,35, mentre al gol del provvisorio pareggio di Luis Diaz, Anfield non si è eccitato più di tanto: magnitudo 0,64. E a dimostrazione di come anche gli scienziati sappiano essere un po’ poetici, la dottoressa Farnaz Kamranzad, che ha preso parte allo studio, ha commentato: "È sorprendente vedere come i tifosi di calcio possano generare energia sismica: la scienza è ovunque, persino nascosta sotto il boato di un gol ad Anfield. Ogni applauso, ogni celebrazione, lascia una traccia sotto i nostri piedi: un’impronta sismica di gioia collettiva, scritta nella memoria della Terra…”.
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