Il portiere della Nazionale è stato protagonista nella qualificazione alla finale di Champions del Psg contro l'Arsenal battuto, anche al Parco dei principi, 2-1: "Sono emozionato, andiamo a giocare una bella finale dove ritroverò tanti amici". I momenti difficili sono alle spalle: "Non è stato facile, ora sto bene e mi vogliono tutti bene". Sul futuro: "Il club sa cosa voglio, dipende da loro"
È stato protagonista assoluto in questa fase a eliminazione diretta della Champions, ancor più nelle due gare di semifinale contro l'Arsenal, Gianluigi Donnarumma si gode la qualificazione del suo Psg alla finale contro l'Inter che si giocherà il prossimo 31 maggio a Monaco di Baviera: "Sono emozionato perché torniamo a giocare una bella finale, adesso mi godo la serata, l’ambiente è stato stratosferico - dice a fine gara a Prime Video - La cicatrice? Mi ha reso più cattivo". E in finale una specie di derby: "Sarà emozionante, ritrovo degli amici, anche il mio ex preparatore dei portieri Spinelli".
"Non è stato facile, ora mi vogliono tutti bene"Un Donnarumma che ha dovuto superare anche momenti non semplici da quando è a Parigi: "Non è stato facile all’inizio, la lingua, la nuova città, ma adesso sto bene e mi vogliono tutti bene". La sfida in finale con un altro grande numero uno come Sommer: "Contro il Barcellona è stato bravissimo, lui ha fatto più parate di me, gli faccio i complimenti perché ha fatto una partita fantastica ed è stata una partita bellissima". Sulle parate di oggi: "Quella più difficile? Su Odegaard". Un portiere che nonostate la sua esperienza continua a crescere: "Le parate basse? Ci lavoro tutti i giorni ma madre natura mi ha dato questa dote, ho lavorato tanto sui punti più deboli e sono migliorato in tutto".
"Se resto dipende dal club. Mbappé? Ora siamo più squadra"Prima il derby in finale e poi il rinnovo di contratto: "Con l’Inter sarà molto dura, perché li conosco ma sarà una partita molto bella. Rinnovo? Ho un anno di contratto, la scelta è della società e se vuole che io resti io resto ma c’è tempo per parlarne". Infine, un Paris che sembra diventato più squadra con l'addio a Mbappé: "Oggi come oggi siamo molto più squadra, giochiamo l’uno per l’altro, se c’è da rincorrere lo facciamo tutti insieme, sia chiaro Mbappé ci manca, è uno dei migliori al mondo, ma questa squadra è molto unita, ho vinto l’Europeo con l’Italia perché eravamo un gruppo unito e questo fa la differenza in ogni squadra".
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