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MeGa, torna in versione rinnovata la galleria virtuale di Popsophia

La nuova digitalizzazione della galleria virtuale MeGa sarà visitabile ad Ancona, nell’ambito del festival Popsophia, dall’8 all’11 maggio 2025. Un’occasione unica per vivere un allestimento rinnovato, ancora più immersivo e suggestivo, che unisce arte, filosofia e tecnologia.

MeGa, acronimo dell’unione di Meta e Gallery, è la galleria modulare di Popsophia. Contenitore virtuale che si presta ad ospitare un pensiero, un concetto, in un connubio tra immersione e interattività. MeGa sperimenta una realtà parallela, una realtà speculare un “gemello digitale”. Questa replica digitale utilizza un modello avanzato per simulare il suo equivalente nel mondo reale. Il Digital Twin permette di collegare il mondo dell’arte a quello digitale e le nuove forme del virtuale diventano l’occasione per ripensare l’opera d’arte nello spazio immateriale.

Un approdo inevitabile, anche a fronte delle immancabili resistenze degli ‘artisti’. Quando si tratta di avvicinare la tecnica alla manualità, il mondo dell’arte si ritrae. Dopo un secolo di fotografia, di arte concettuale, di arte povera, di arti performatiche e di videoarte, i veterani di tutte le avanguardie ancora polemizzano sull’originalità dell’opera digitale.

Il virtuale, come mezzo artistico, apre nuove frontiere creative, consentendo agli artisti di suscitare emozioni e di sperimentare forme, materiali e dimensioni che sarebbero difficili o impossibili da realizzare nel mondo fisico. L’arte lascia, deve lasciare, la nostalgia del chiodo e aderire a questa irrealtà, molto più reale delle anacronistiche tele alle pareti.

La galleria modulare consente ad ogni mostra di utilizzare tutta la téchne, la professionalità tecnologica attuale, per realizzare l’atto creativo sincretico di stili e linguaggi diversi. Grazie alla galleria si accomuneranno esperienze, idee, emozioni e suoni. Mega permette l’attraversamento del tempo; passato, presente e futuro vi si alternano senza soluzione di continuità. È capace di coinvolgere e stimolare l’osservatore attraverso l’esperienza immersiva e interattiva. La provocazione multisensoriale favorisce un coinvolgimento emotivo più intenso.

Il visitatore avverte un senso di partecipazione più profondo rispetto a qualunque visione passiva. Finalmente può andare oltre l’immagine e creare un suo ambiente realistico o fantastico. Viene immerso in un’esperienza, e percepisce le emozioni come più autentiche. La sensazione di “essere lì” favorisce l’empatia e la connessione emotiva con la narrazione. MeGa acconsente ad ognuno di scegliere un proprio percorso, di esplorare aspetti che hanno un significato interiore e che creano un senso di autonomia e di personalizzazione che aumenta l’interesse per la visita. Tutto questo contribuisce a rendere l’esperienza ancor più memorabile. Emerge il ricordo e il vissuto moltiplica il personale coinvolgimento rispetto alle precedenti esperienze passive.

Il digitale e il virtuale rappresentano l’inevitabile evoluzione dell’arte contemporanea; ampliano le possibilità espressive e contribuiscono alla riflessione sul ruolo e sull’uso delle tecnologie nel processo creativo. Si accede alla realtà virtuale di Popsophia attraverso il “Limen” o linea di confine. Appena superato si viene accompagnati da “Sophia”, la giovane compagna di viaggio AI. I suoi consigli permetteranno di familiarizzare con i comandi necessari alla navigazione nella galleria, e consentiranno di cogliere tutte le suggestioni del percorso.

Si attraversa un lungo androne, un corridoio in continua espansione: sono i “Passages”; passaggi laterali che conducono alle messe in scena presenti e future. Architetture sospese, gradevoli alla vista e piacevoli alla visita, abitate dalla dolcezza inquieta dell’arte.

Ciascun complesso ospita sei sale ed una sinestesia; tutte progettate per albergare un’opera, un video, un concetto… Una volta all’interno di ogni sala, si può interagire con l’opera avvicinandosi ad essa e ascoltare le soavi indicazioni di Sophia. I contenuti si attivano, divengono dinamici; la presenza dello spettatore li rielabora fino ad incontrare la natura ‘recondita’ dell’arte; conoscere, esplorare, interagire con lei. La successione delle sale compone la sintassi della mostra; un allestimento inedito e ancora inesplorato per esporre il pensiero come opera.

MeGa garantisce l’integrità della simulazione. Permette non solo di “partecipare” alle azioni della visita, ma di modificarle in tempo reale tramite i movimenti del proprio corpo. Una realtà virtuale in grado di registrare feedback umani e di adattarvisi.

MeGa supera l’eterno “già visto” e si nega all’arte autoreferenziale: è una “mostra della mostra”; un ambiente modulare, mutevole e in costante metamorfosi. Rende lo spettatore complice della scoperta amorosa e lo costringe all’imprevisto. Crea e ricrea lo spazio caldo della percezione a dispetto dell’algida memoria computerizzata dell’algoritmo. La sua interattività ti obbliga a una partecipazione mentale, ti stimola al pensiero critico e ti incuriosisce nello stesso tempo.

MeGa rafforza la conoscenza e l’emozione associate all’esperienza artistica, perché “il medium è il messaggio” e mai come in questa esperienza il mezzo, lo strumento diventa forma d’arte in sé. MeGa è un luogo ‘incantato’, una realtà superiore a quella in presenza e Popsophia ne racconta il contenuto attraverso il contenitore.

Evio Hermas Ercoli


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